La Puglia piace ed ora, ma in verità non da ora, piace
anche per festeggiare matrimoni di lusso con protagonisti stranieri. In verità
questa non è una notizia stravolgente visto che ne abbiamo parlato diffusamente
anche in precedenti circostanze. Ne abbiamo parlato diffusamente soprattutto
quando, ad esempio, le porte del celebre Castello Svevo di Trani di sono
aperte, anzi spalancate, per inaugurare quella che avrebbe dovuto essere,
secondo i responsabili della sua gestione, la sperimentazione di utilizzi
diversi e diversificati di quella straordinaria struttura. In realtà noi non ci
abbiamo mai creduto a questo cambio di mentalità così repentino. Forse quelle
dichiarazioni di circostanza dovevano solamente servire a spegnere le polemiche
sorte di fronte a quello “strano ed insolito” utilizzo del maniero trasformato,
di fatto, in una mangiatoia.
Prendendo per buone quelle
intenzioni “rivoluzionarie” ci mettemmo in paziente attesa, proponendo altresì
la stesura e la pubblicazione di una sorta di prezzario e un codice
regolamentare che fosse valido per tutti, anche per coloro che solitamente non
hanno santi in paradiso. Persino il comune di Trani presentò la sua proposta
affermando di voler utilizzare quel luogo per la celebrazione di matrimoni
civili.
E’ trascorso un anno ed oltre da
allora ed oggi, di fronte alla notizia che la Puglia è la meta prediletta in
assoluto, a livello mondiale, per la celebrazione di matrimoni da parte di
stranieri, ci viene da chiederci: ma di quale Puglia si parla? Esattamente così
come quando si parla di Turismo e di attrattiva della Puglia non ci si
riferisce certo a caratteristiche di questo territorio molto più noto per
essere primo in tutte le negatività che sarebbe lunghissimo elencare, anche per
i matrimoni celebri, per potere economico ma non certo per pregio, appannaggio
di giovani rampolli miliardari in cerca del loro nido d’amore in terra
straniera, la Puglia di cui si parla è un’altra.
Se è vero, come risulterebbe dai
dati in possesso di Jfc sul wedding tourism 2017, presentati nientepopodimeno
che da Confindustria Bari – Bat, che la Puglia è la prima regione d’Italia per
incremento della domanda da parte degli sposi stranieri allora è pur vero che
questa parte della Puglia, questo territorio di prossimità, non riesce a farsi
trovare “preparata” a coglierne l’occasione.
Questa impreparazione, per una
sposa che vorrebbe apprestarsi a ricevere tra le sue braccia lo sposo straniero
non è gratificante anche perché, in realtà, tutta questa attrattiva non sarebbe
poi così reale se si pensa che rispetto ad altre regioni come la Toscana i dati
registrati non sono poi così entusiasmanti. Se poi si aggiunge la recentissima
indagine che ha dimostrato scientificamente l’insoddisfazione dei turisti
rispetto ad accoglienza ed ospitalità, allora le considerazioni dovrebbero
andare ben oltre le apparenze.
Pare che sposarsi all’interno di
Castel del Monte sarebbe il sogno di moltissimi stranieri ma sposarsi nella
fortezza di Federico II non è possibile e non sarà mai possibile e forse è
meglio così, non solo per motivi oggettivi ma anche perché, conoscendo certi
meccanismi noti, non oso neppure immaginare le speculazioni che ruoterebbero
attorno ad una scelta di questo tipo.
Di sicuro, però, non si può
escludere aprioristicamente qualche fuoruscita estemporanea con il matrimonio
dell’anno fatto celebrare nelle stanze più intime dell’Imperatore, accontentando
le velleità di qualche arricchito dell’ultim’ora o peggio di qualche familiare
di personaggi ben immischiati nel giro che conta e che con le loro “chiavi”
riescono anche a far aprire i portoni dei castelli ma solo per i propri intimi.
Questo non accadrà, almeno a
Castel del Monte non accadrà. La sfacciataggine e la spudoratezza, almeno a
Castel del Monte, non arriverà a tanto.
In quanto al Castello di Trani aspettiamo di conosce la
lista delle prenotazioni ma visto l’andazzo e l’assoluta incongruenza di quelle
prospettive temiamo proprio che quella lista resterà sempre bianca, come
l’abito da sposa dell’unica fortunata della storia del Castello Svevo di Trani
costato sicuramente di più, molto di più dei duemila euro concordati per un
matrimonio regale.
Il Presidente
Savino
Montaruli
Nessun commento:
Posta un commento