Marzano: “Raggiunto importante obiettivo, non si
dimentichino gli altri lavoratori a tempo determinato. La sanità va avanti
anche grazie a loro”
La
strada verso la stabilizzazione del personale sanitario nella Asl Bat si fa
sempre più concreta, sono infatti stati pubblicati gli elenchi del personale
precario che ha maturato nel tempo i titoli per poter usufruire delle
disposizioni inserite nel decreto Madia. Dopo il via libero al percorso
intrapreso a livello regionale, nella Bat saranno circa 158 le lavoratrici e
lavoratori precari storici che, finalmente, potranno essere stabilizzati per
garantire qualità al servizio sanitario regionale e provinciale contando su un
lavoro sicuro e stabile.
“Siamo
soddisfatti del percorso intrapreso, riteniamo che questo sia un importante
obiettivo che si raggiunge dopo anni di lunghe battaglie messe in capo per la
salvaguardia dei livelli occupazionali, per la creazione di lavoro stabile e
non precario e per il miglioramento dei livelli di assistenza”, commenta il
segretario generale della Funzione pubblica Cgil Bat, Luigi Marzano.
“Non
possiamo, però, non continuare a sottolineare la grave carenza di personale in
tutti gli ospedali pugliesi ed nei presidi sanitari della Asl Bat in un contesto
in cui si parla sempre di potenziamento della sanità territoriale e di
miglioramento del servizio di assistenza. Dunque, bene le stabilizzazioni ma il
nostro auspicio è che non si dimentichi tutto quel personale con contratto a
tempo determinato che, seppur non in possesso dei requisiti previsti dalla
legge per la stabilizzazione, deve essere tenuto presente in quanto concorre
insieme a tutti gli altri colleghi al funzionamento della sanità in Puglia. Un
vero e proprio esercito di lavoratori pronto a continuare per garantire
maggiori servizi e migliore efficienza all’intero comparto della sanità
pubblica. Auspichiamo, dunque, che per questo personale si proceda alla proroga
dei contratti in essere sino a far in modo che possa accedere alle procedure
concorsuali nella riserva prevista per il 50% altrimenti anche dopo le tanto agognate
stabilizzazioni ci troveremo ancora di fronte al problema della carenza di
personale nella Bat”, conclude Marzano.
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