Hanno partecipato a un percorso di alternanza scuola-lavoro
Si è concluso alle Vecchie Segherie Mastrototaro il percorso di alternanza scuola-lavoro in filiera denominato “Un viaggio nel mondo dei libri… ed altro”, che ha visto protagonisti gli studenti della classe 3^ A del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Bisceglie. Il progetto, fortemente voluto dal dirigente scolastico prof. Cristoforo Modugno, ha visto i ragazzi impegnati per quasi cento ore sotto la guida dei tutor scolastici, prof.ssa Angela Maria Pellegrini e prof. Valter Tesoro, e dei tutor aziendali, il giornalista Antonio Procacci e la prof.ssa Rosa Leuci. “E’ stato un viaggio”, spiegano i ragazzi, “un viaggio tra l’odore di carta e l’inchiostro. Un viaggio che ci ha permesso di entrare nel fantastico mondo dei libri. Non solo da lettori, ma anche da scrittori, editori, tipografi, giornalisti. Tutte le professioni che ruotano attorno a queste pagine. Noi le tocchiamo, le leggiamo, sogniamo, viaggiamo con la fantasia. Ma mai ci soffermiamo a pensare cosa c’è dietro questi libri, un lavoro che può durare anche anni”.
Tanti gli appuntamenti che hanno contraddistinto il percorso formativo. Gli incontri con gli scrittori Stefania Giancane, Marcello Introna, Tommy Dibari, Roberta Cuttica ed Emanuela Canepa. L’incontro con l’editore Alessio Rega, che ha dato vita alla casa editrice Les Flàneurs. La visita alla Tipografia Grafiche Guarini di Bisceglie, la lezioni sul funzionamento di una libreria con gli addetti di “Vecchie Segherie ed altre storie”. E poi le lezioni su ufficio stampa e recensioni, con il tutor Antonio Procacci e il giornalista Giuseppe Di Matteo. L’incontro dedicato alla promozione dei libri attraverso i festival, come “Libri nel Borgo Antico”, a cui sono intervenute due delle organizzatrici, Loredana Bianco e Ilaria Ficarella. Infine le incursioni in mondi affini: dai quadri della pittrice ebrea Charlotte Salomon e alle canzoni del cantautore Antonio Bucci. Infine l’immersione nel magico mondo della televisione, con la visita agli studi di Telenorba. “Il corso”, concludono i ragazzi, “ha lasciato in ognuno di noi il seme della cultura. Ora toccherà a noi dargli acqua e luce, per far sì che cresca e germogli”.
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