Il 22 giugno alle ore 11 la sottoscrizione dell’intesa
nella sala giunta con il Sindaco
Un
protocollo d’intesa in materia di concessioni e di appalti pubblici di lavori, forniture, servizi e clausola sociale tra
amministrazione comunale e Cgil, Cisl e Uil sarà firmato a Trani per la collaborazione tra parti interessate affinchè
nella gestione delle concessioni e degli appalti pubblici e servizi siano
raggiunti obiettivi che si rivelino efficaci a contrastare l’utilizzo del
lavoro nero e qualsiasi forma di lavoro irregolare e illegalità diffuse.
L’obiettivo che si intende perseguire è quello dell’applicazione, unitamente
alla legislazione del lavoro, dei diritti contrattuali rivenienti dalla
contrattazione collettiva sottoscritte dalle OO.SS. comparativamente
rappresentative e la contrattazione integrativa della Provincia di Bat e Bari
qualora esistenti, nonché dei successivi rinnovi, al fine di garantire altresì
la tenuta dei livelli qualitativi del lavoro; tenendone conto sia nella
costruzione della base d’asta della stazione appaltante sia, nel rispetto della
sua applicazione come requisito del soggetto contraente, con riguardo
all’obbligo di revisione periodica del prezzo, al fine di soddisfare le esigenze specifiche di pubblica utilità;
conseguire livelli di sviluppo compatibili con l’ambiente; creare nuovi posti
di lavoro; conservare i posti di lavoro esistenti e i diritti contrattuali ed
offrire opportunità di esplicazione del saper fare impresa sui versanti della
organizzazione e della innovazione tecnologica.
Queste
in sintesi le colonne portanti dell’intesa
che sarà firmata il prossimo 22 giugno alle ore 11 nella sala giunta del Comune
di Trani tra il sindaco, Amedeo Bottaro, e Giuseppe Deleonardis, segretario
generale Cgil Bat; Vito De Mario, segretario comunale Cgil; Giuseppe Boccuzzi,
segretario generale Cisl Bari-Bat; Antonia Sinisi, coordinatrice Cisl Bat;
Luigi De Ceglie, segretario comunale Cisl; Vincenzo Posa, coordinatore Uil Bat;
Domenico Cognetti, segretario comunale Uil.
“Si
tratta di una battaglia che abbiamo intrapreso oltre un anno e mezzo fa e nella
quale ci stiamo scontrando con alcune resistenze da parte di altre
amministrazioni”, spiegano Giuseppe
Deleonardis, segretario generale Cgil Bat, Giuseppe Boccuzzi, segretario Cisl Bari e Vincenzo Posa, coordinatore Uil Puglia. “Siamo, intanto, contenti
di aver centrato l’obiettivo a Trani, secondo comune della Bat dopo Bisceglie
dove riusciamo a giungere ad un accordo, e primo dei tre co-capoluoghi dove la
discussione è ancora ferma la palo. A Barletta, visto il cambio di
amministrazione, confidiamo sulla sensibilità del nuovo sindaco rispetto al
tema. Ad Andria, purtroppo, con Giorgino, e quindi con la Bat, visto il suo
ruolo da presidente dell’ente la discussione non decolla. Speriamo che la firma a Trani possa fare da apripista verso il
raggiungimento dell’obiettivo finale e cioè di coprire a tappeto tutto il
territorio con questa nuova logica di gestione degli appalti pubblici.
“Con
questo protocollo Cgil, Cisl e Uil costruiscono un avamposto contro queste
forme di illegalità diffuse – proseguono i tre sindacalisti – e per questo
abbiamo messo al centro la qualità del lavoro e del fare impresa, che significa
anche lotta senza sconti all’odioso fenomeno dei contratti collettivi pirata
applicati, che mortificano i lavoratori degli appalti, che soprattutto nell’edilizia,
stanno assumendo situazioni applicative preoccupanti. Mafia, sfruttatori del
lavoro e cooperative spurie, con questo protocollo, avranno vita dura ad
intrufolarsi negli appalti. Il protocollo è frutto di una collaborazione tra
Cgil Cisl e Uil, ed ha come obiettivo di contrastare il lavoro nero e
irregolare unitamente a garantire il rispetto di quanto previsto dai ccnl
sottoscritti dalle organizzazioni sindacali in materia di diritti dei
lavoratori compresa la cosiddetta clausola sociale. Il Protocollo andrà ad
implementare le norme del nuovo codice degli Appalti (Decreto Legislativo n. 50
del 18 aprile 2016) con prescrizioni operative che tendono a ridurre fortemente
i criteri di discrezionalità in capo alla stazione appaltante con la regolamentazione
del “management risk”, di modo che la Pubblica Amministrazione possa analizzare
i fattori di rischio corruzione, individuando le contromisure necessarie”.
“Inoltre,
con l’introduzione della clausola
sociale da inserire nei cambi di appalto riusciamo a garantire continuità
occupazionale dei lavoratori interessati dagli stessi, così come con la
responsabilità solidale che coinvolge tutti i soggetti interessati ad una gara
d’appalto. Solo così possiamo favorire una competizione giocata sui fattori
di innovazione e qualità dell’organizzazione del lavoro, abbattendo
precarizzazione e compressione del salario”, concludono Deleonardis, Boccuzzi e
Posa.
Michela Alicino
Ufficio stampa
Cgil Bat
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