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giovedì 12 novembre 2009


PUGLIA : Sanità, Vendola non è indagato
informativa pm, una delle tante



Un'informativa dei carabinieri parla del presidente. "È solo un documento fra tanti. Attualmente non c'è nessun procedimento penale a suo carico". Precisa il capo della Procura della Repubblica del Tribunale di Bari, Antonio Laudati a proposito delle indiscrezioni pubblicate dal quotidiano Libero relativa al governatore e ad altre 10 persone

«Al momento non c´è alcun procedimento penale. Vendola non è indagato». Il procuratore Antonio Laudati parla a margine di una conferenza stampa sull´arresto di cinque ladri. Lo fa, commentando alcune indiscrezioni, pubblicate dal quotidiano "Libero". I carabinieri del nucleo investigativo, scrive il giornale, hanno depositato una informativa nell´ambito dell´inchiesta sulla gestione della sanità in Puglia.

Nella relazione c´è il nome anche del presidente della Regione e di altri dieci, tra esponenti politici (l´attuale assessore ai Trasporti Mario Loizzo e l´ex assessore alla Sanità Alberto tedesco) ed ex manager dell´Asl. Nell´informativa i militari parlano di tentata concussione in riferimento a presunte pressioni per la nomina di direttori amministrativi e sanitari delle Asl e di primari, pressioni commesse «al fine di rafforzare – scrivono – la presenza della propria coalizione politica nelle istituzioni locali».

Ma Laudati chiarisce: «L´informativa di cui fa cenno "Libero" - ha aggiunto Laudati - è una delle tante informative che in questo periodo sono state trasmesse alla Procura da quando l´ufficio del pubblico ministero ha organizzato un gruppo di lavoro per le indagini sulla sanità». Vendola, quindi, non è indagato. E non sono indagati neanche gli altri dieci a cui la relazione fa riferimento. «L´iscrizione delle notizie (di reato, ndr), l´inizio di un procedimento penale spetta al pubblico ministero. Tutte le posizioni saranno valutate nel prosieguo», puntualizza Laudati. Per il momento, quindi, c´è soltanto una relazione conclusiva dei carabinieri, non c´è alcun atto della procura e del pm Desirèe Digeronimo che coordina l´inchiesta. Questo almeno assicura il procuratore che sulla fuga di notizia aggiunge: «Prendo atto con rammarico che per quanto riguarda la Procura di Bari continua una sistematica violazione del segreto istruttorio, malgrado abbia compiuto sino ad oggi ogni sforzo possibile per poter tutelare la segretezza delle indagini. Di questo me ne assumo la responsabilità e me ne faccio carico anche se dovrò trarne delle conseguenze sotto il profilo organizzativo e processuale».

Nel frattempo le indagini della procura vanno avanti. Ora il pm dovrà valutare se far propria l´impostazione dei carabinieri. Oltre a quelli di Vendola, Loizzo e Tedesco, nell´informativa compaiono i nomi di Lea Cosentino e Guido Scoditti, rispettivamente ex manager delle Asl di Bari e Lecce, di Francesco Manna, capo di gabinetto della presidenza della Regione, di Adolfo Schiraldi, presidente del consiglio comunale di Triggiano, di Aldo Sigrisi, consigliere comunale di Terlizzi e di Francesco Petronella, collaboratore della azienda Tradeco e di Mario Malcangi, collaboratore di Tedesco.

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