TRINITAPOLI : Parola ai “dissidenti” del PD, “La situazione è al collasso”
IL CONSIGLIERE PASQUALE LAMACCHIA RISPONDE A TRE QUESITI PROPOSTI DA BAT COMUNICA
All’indomani del consiglio comunale che ha approvato il bilancio di previsione
la redazione del “Bat Comunica” ha posto tre quesiti al consigliere “dissidente” del Pd Pasquale Lamacchia sulla situazione politico-amministrativa di Trinitapoli.
Qual è la situazione politico-amministrativa nel centro sinistra di Trinitapoli?
Seppur i risultati elettorali non sono negativi, assistiamo ad un momento storico in cui la vecchia classe dirigente è al capolinea in termini di idee, di entusiasmo, di prospettiva. L'autoreferenzialità, il legame troppo stretto tra la partecipazione alla vita politica e il potere, la mancanza di una prospettiva per il paese e hanno logorato una classe dirigente che ha perso di vista il fine ultimo dell'impegno politico: l'interesse generale.I partiti ormai sono fuori dalla scena politica, non c'è più dialogo, confronto e viva partecipazione perchè non si discute di Trinitapoli e dei suoi problemi ma di "posizionamenti", incarichi, posti di potere. La politica è necessariamente occupata fisicamente dalle persone, e se le persone di "buona volontà" che hanno a cuore le sorti del proprio paese in cui vivono continuano a rimanere alla "finestra", commentando, preoccupandosi, interrogandosi, restando tranquilli con l'aggravante di un complice silenzio continueremo ad assistere inermi a quello che succede da buoni spettatori. E' necessario un rinnovamento nel "modo di fare" che non sia solo ed esclusivamente anagrafico, perchè altrimenti ascolteremo di nuovo la solita storiella del "largo ai giovani", speculare a chi ha interesse a mantenere comunque le proprie posizioni di potere. E' evidente a tutti che uno dei drammi del centro sinistra trinitapolese e della politica in genere è stato proprio la mancanza di un cambio generazionale causato da vari fattori, per la preoccupante emigrazione al nord della metà della popolazione giovanile e anche a causa di un persistente disinteresse verso ciò che rappresenta sacrificio.
Ieri il consiglio comunale ha approvato il bilancio, dalla sua relazione emergono critiche e perplessità su tutta l'amministrazione Di Gennaro, cosa deve preoccupare di più ai concittadini?
Sono ormai due anni e mezzo che il nostro gruppo politico ha rappresentato in varie occasioni critiche e perplessità sull'operato di Di Gennaro che purtroppo non hanno avuto mai ascolto seppur abbiamo sempre creduto in un ravvedimento e in un cambio di rotta. Le scelte che abbiamo contestato e che si sono rilevate dei gravi "pasticci" che non hanno avuto nessun seguito avendo rappresentato solo "tempo perso inutilmente" come il Rigassificatore, la vendita degli immobili comunali, le scelte sul Piano Strategico nel 2007, la Convezione ACI per l'installazione degli autovelox nel 2008, la Mega centrale a Biomasse nel 2009 sono stati i motivi di divisione più evidenti ma in realtà l'aspetto più preoccupante è risultata la gestione allegra delle risorse pubbliche che sono racchiuse all'interno del Bilancio di Previsione 2010 e più chiaramente evidenziate nel Consuntivo 2009. Purtroppo si registra l'inattività da parte dell'intera giunta se consideriamo le effettive entrate che il Comune non incassa: pari a più di 1 milione e mezzo di euro e che hanno causato lo sforamento del Patto di Stabilità con le relative sanzioni che si riverseranno sull'intera economia di Trinitapoli a causa della impossibilità di fare investimenti. A questo si aggiunge un incremento della spesa per quanto riguarda i servizi: 100 mila euro in più per la Raccolta dei Rifiuti, nonostante l'evidente poca efficiente e costoso gestione del servizio. A questo si aggiunge un "buco" di 230 mila euro circa nei confronti della SIA, la Società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti che peserà sulla prossima gestione.Intanto le spese aumentano e si continuano a prevedere il Premio dei Cavalieri di Malta oltre ai vari contributi dati agli amici e agli amici degli amici. Di difficile comprensione, per volontario oscurantismo da parte di Di Gennaro, è la situazione delle Società partecipate che gestiscono la manutenzione della rete gas di proprietà comunale e la commercializzazione del gas: da quanto abbiamo potuto assumere, un intreccio contabile evidenzia un debito da parte della Bitrigas nei confronti del Comune di Trinitapoli per 1 milione e 200 mila euro oltre ad un debito della Tribigas per 1 milione e 100 mila euro verso i fornitori di Gas.Capitolo a parte riguarda l'indebitamento: l'unico impegno dell'amministrazione Di Gennaro è il pagamento delle rate di ammortamento dei mutui della passata amministrazione Barisciano che sono servite per cofinanziare in minima parte le opere pubbliche realizzate in gran parte grazie all'intercettazione delle risorse comunitarie. La crescita quindi è pari a zero visto l'immobilismo e la decisione di non fare altri investimenti nonostante innumerevoli risorse comunitarie sono a disposizione per i Comuni . Dai dati ufficiali però, risulta un aumento dell'indebitamento locale pro capite. Molte altre considerazioni vanno fatte ma nel complesso possiamo dire che la gestione Di Gennaro è stata disastrosa per i conti pubblici. Vanno fatte analisi più approfondite per capire individuare meglio le cause che hanno portato a questa situazione difficile. Ci preoccupa il fatto che la prossima gestione dovrà necessariamente operare con rigore e forse aumentanto la pressione fiscale per i cittadini.
Quali sono le sue proposte per migliorare la situazione?
Una analisi condivisa dei guasti che hanno provocato una situazione economico e finanziaria disastrosa attraverso un coinvolgimento di tutte le forze politiche del consiglio comunale e la individuazione condivisa delle terapie da utilizzare per il risanamento avrebbe avviato un percorso serio nell'ottica di uno sforzo di unità istituzionale rispetto all'interesse del paese. Questa proposta, formalizzata in Consiglio Comunale in una mozione d'ordine presentata dal nostro gruppo (Elia, Izzillo) è stata bocciata nonostante una timida apertura da parte del Sindaco che subito dopo ha fatto un passo indietro per fibrillazioni all'interno della attuale maggioranza che non è più quella uscita dalle urne del 2006. Quindi le soluzioni saranno adottate dalla prossima amministrazione, visto che personalmente considero l'amministrazione Di Gennaro un capitolo ormai chiuso e appartenente al passato. Sarà indispensabile un impegno maggiore in termini di "tempo" da parte della Giunta che dal prossimo anno sarà ridotta a 4 invece che 7 per effetto di una normativa nazionale, si rende necessario un presidio quotidiano degli uffici comunali. Questi sforzi, ovviamente, devono essere fatti sul versante dell'interesse generale e non per interessi di piccolo cabotaggio. E' necessario, altresì, un maggior impegno sul versante delle entrate per fare incassare all'Ente le somme non ancora riscosse e tentare di risolvere le questioni attinenti alle società partecipate. Sarà necessario un impegno costante sul fronte dell'intercettazione delle risorse comunitarie, ridurre tutti i costi superflui per i bisogni secondari come feste e contributi inutili. Porre fine al vezzo della spesa "allegra" e l'impegno più delicato è quello della riorganizzazione del servizio per la raccolta dei rifiuti. In definitiva ci vuole uno sforzo collettivo per l'interesse di Trinitapoli che vada al di la delle appartenenze politiche. Ecco perchè chi ha condiviso le battaglie fatte durante questo mandato, per evitare scelte dannose alla collettività che ho già citato e chi intende adoperarsi per il bene comune deve unirsi per preparare una nuova squadra di governo alternativa a quella attuale.
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