Continuiamo a leggere ogni giorno interventi da parte di esponenti della politica locale i quali, a turno, tentano di appropriarsi di “meriti” sull’iter governativo in merito all’effettivo riconoscimento della istituzione della Prefettura nella Sesta Provincia. Non vogliamo commentare quanto sia effimero attribuire o attribuirsi meriti che non esistono rispetto a ciò che è solo un atto dovuto il quale, per i ritardi accumulati, dovrebbe registrare solo “silenzi”; vogliamo, invece, riflettere su una domanda: cosa sarebbe la Prefettura senza la Questura? Questa è una domanda che ancora oggi, in concreto, non ha trovato risposta e la cosa ancor più drammatica è che nessun politico ne parla, nonostante le continue sollecitazioni, anche da parte nostra. E’ vero che, al contrario di ciò che accade nel comune di Barletta ove si è da molti mesi in campagna elettorale ed ognuno cerca di darsi visibilità e atteggiarsi a difensore delle Istituzioni territoriali avendo evidentemente poco o nulla da fare nei propri compiti istituzionali, ad Andria questo patema d’animo non c’è, quindi se si continua a dimenticare che la Questura non c’è ancora non fa granché effetto né ci possono essere conseguenze elettorali negative, almeno per ora. Ancora più drammatico è lo spirito con il quale ognuno si dispone di fronte a queste due importanti istituzioni: i politici barlettani continuano a parlare della Prefettura come se fosse una “loro creatura”, continuando ad avallare quella desolata scena che vide protagonista il Sindaco di Barletta in una conferenza stampa “in solitario” allorquando annunciò l’assegnazione del Palazzo del Governo nella città di Eraclio mentre i politici andriesi continuano a “sfuggire” all’argomento Questura come se la sua presenza o meno sul territorio fosse un optional e non, invece, una gravissima carenza con le conseguenze che conosciamo, anche in termini di limitazioni al controllo del territorio. Eppure il vigente Statuto della Provincia Barletta-Andria-Trani prevede che, nell’ambito del progetto Policentrico istitutivo, il Polo della Sicurezza sarà proprio nella città di Andria con l’operatività di Prefettura e Questura, insieme.
Allora a cosa serve continuare a disgiungere le due istituzioni? Perché non far camminare congiuntamente e simultaneamente l’operatività di entrambe, ben sapendo che l’una senza l’altra non possono esistere né operare realmente? Sono domande difficili da comprendere? Si, solo se si ha la mente offuscata, noi l’abbiamo chiara e limpida e molte cose le abbiamo capite, da tempo.
Le Associazioni: “Io Ci Sono!” – “Pro Andria Sesta Provincia”– “Libertà è Partecipazione” – “Libera Associazione Civica” – “Cittadini di Andria” – “Comitato Quartiere Europa” – “C.S.U./Cittadini Socialmente Utili” – “Associazione del Borgo Antico” – “Una città in Movimento” – “Fuori dal Giro” – “Comitato Audax” – “Associazione Aristarco Scannabue”
Nessun commento:
Posta un commento