Forse bisogna ricordare un po’ a tutti, che il bilancio della Regione Puglia è soffocato dalle norme di Tremonti, e che i pesanti tagli ai servizi che la Regione ha finora erogato ai cittadini (direttamente o tramite gli enti locali) e che in questi cinque anni col Governatore Vendola, hanno visto una crescita degli impegni e degli investimenti finanziari, non dipendono dalla mancanza di fondi delle casse della Regione ma dalla legge Tremonti, la n° 122/10 e dalle condizioni imposte dallo stesso Tremonti per la firma del Piano di rientro.
In sostanza, la Regione pur avendo le casse piene, non può spendere, ne in servizi ne in personale.
Anzi è costretta dalla legge Tremonti a bloccare le assunzioni di infermieri e medici nelle ASL, scoprendo un settore così delicato, quello della cura ai pazienti che verrà privato del TURN – OVER e della proroga dei contratti. Il fatto che tutto ciò coinvolge non solo la Puglia, ma tutte le Regioni italiane, non è certo una scusante, ma nel momento in cui si chiarisce come la volontà del Governo Nazionale sia in campo, a prescindere dai presunti meriti o demeriti di un territorio, aggrava le condizioni del Mezzogiorno, le cui regioni storicamente non sono nelle condizioni del centro nord, e aumenta la distanza con il Paese secondo la logica leghista di una separazione di fatto.
In questo tentativo di OMICIDIO del Sud e di macelleria sociale, si distinguono per superficialità gli esponenti del PDL felici di rivendicare il misfatto. Rendano conto ai lavoratori e ai PUGLIESI.
Il Coordinamento Cittadino IDV Andria
Circolo “G. Falcone”
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