Sono in fibrillazione le locali associazioni di donatori di sangue, che sono in totale disaccordo con il direttore del servizio di immunoematologia e trasfusione della Asl Bat, dott. Suriano, il quale, con una nota, ha informato i sodalizi interessati (Avis, Fratres, Fidas, Cri) che, a partire dall’inizio del prossimo mese di giugno e sino alla fine di settembre prossimo, gli accessi per le attività donazionali di sangue presso il locale ospedale saranno ridotte ad una soltanto e fissate al solo sabato di ogni settimana.
La decisione è scaturita dal bisogno di assicurare le ferie estive al personale sanitario, nel rispetto degli obblighi contrattuali. «Possiamo comprendere le necessità organizzative, derivanti da norme contrattuali, ma non possiamo condividere – ha criticato Gianni Quinto, presidente della locale associazione Avis - il provvedimento adottato dal direttore del servizio di immunoematologia e trasfusione della Asl Bat, dott. Suriano, in base al quale ci vengono ulteriormente ridotti i giorni destinati alle donazioni di sangue presso la locale struttura pubblica ospedaliera. E’ infatti, questa, la seconda volta che subiamo una riduzione del servizio. Da tre sono scesi a due ed ora ad uno soltanto i giorni fissati per i prelievi. E questo ha creato in noi tutti, presidenti di associazione e donatori, un forte disappunto» .
Ha proseguito: «Siamo indignati perché una tale soluzione, di così grande rilevanza, è stata assunta alle porte di un periodo assai particolare, quale è quello estivo, in cui la necessità di garantire un approvvigionamento costante di sangue è richiesta addirittura a livello regionale. Ci saremmo, perciò, aspettati un provvedimento opposto, teso ad aumentare le donazioni estive. Non abbiamo, inoltre, condiviso che la decisione sia stata adottata in assenza di un nostro preventivo coinvolgimento e che sia stata trascurata la possibilità di essere, noi stessi, parte in causa di sperimentazioni alternative». «Per queste ragioni – ha concluso Quinto - abbiamo chiesto al direttore sanitario Asl Bat, dott. Polemio, e al direttore del dipartimento, dott. Peres, un incontro, urgente e comunque precedente all’entrata in vigore del provvedimento di riduzione delle donazioni di sangue, al fine di discutere il problema e studiarne le ripercussioni sulla popolazione».
La locale associazione di donatori volontari di sangue Avis è riuscita ultimamente, attraverso mirate campagne di sensibilizzazione, ad incrementare il numero delle donazioni: nello scorso anno sono state 240, rispetto alle 186 del 2009, e nei primi quattro mesi dell’an - no in corso si aggirano già sulle 140. A ciò va aggiunta l’attività svolta dagli altri sodalizi presenti sul territorio che sono, anche loro, in crescita. Per questo, a fronte di un impegno continuo ad aumentare le sacche di sangue disponibili in caso di necessità, non è pensabile una riduzione del numero delle giornate di prelievo, né è giustificabile il loro progressivo e perdurante assottigliamento.
Fonte : Gazzetta del Mezzogiorno
di ANTONIO BUFANO
La decisione è scaturita dal bisogno di assicurare le ferie estive al personale sanitario, nel rispetto degli obblighi contrattuali. «Possiamo comprendere le necessità organizzative, derivanti da norme contrattuali, ma non possiamo condividere – ha criticato Gianni Quinto, presidente della locale associazione Avis - il provvedimento adottato dal direttore del servizio di immunoematologia e trasfusione della Asl Bat, dott. Suriano, in base al quale ci vengono ulteriormente ridotti i giorni destinati alle donazioni di sangue presso la locale struttura pubblica ospedaliera. E’ infatti, questa, la seconda volta che subiamo una riduzione del servizio. Da tre sono scesi a due ed ora ad uno soltanto i giorni fissati per i prelievi. E questo ha creato in noi tutti, presidenti di associazione e donatori, un forte disappunto» .
Ha proseguito: «Siamo indignati perché una tale soluzione, di così grande rilevanza, è stata assunta alle porte di un periodo assai particolare, quale è quello estivo, in cui la necessità di garantire un approvvigionamento costante di sangue è richiesta addirittura a livello regionale. Ci saremmo, perciò, aspettati un provvedimento opposto, teso ad aumentare le donazioni estive. Non abbiamo, inoltre, condiviso che la decisione sia stata adottata in assenza di un nostro preventivo coinvolgimento e che sia stata trascurata la possibilità di essere, noi stessi, parte in causa di sperimentazioni alternative». «Per queste ragioni – ha concluso Quinto - abbiamo chiesto al direttore sanitario Asl Bat, dott. Polemio, e al direttore del dipartimento, dott. Peres, un incontro, urgente e comunque precedente all’entrata in vigore del provvedimento di riduzione delle donazioni di sangue, al fine di discutere il problema e studiarne le ripercussioni sulla popolazione».
La locale associazione di donatori volontari di sangue Avis è riuscita ultimamente, attraverso mirate campagne di sensibilizzazione, ad incrementare il numero delle donazioni: nello scorso anno sono state 240, rispetto alle 186 del 2009, e nei primi quattro mesi dell’an - no in corso si aggirano già sulle 140. A ciò va aggiunta l’attività svolta dagli altri sodalizi presenti sul territorio che sono, anche loro, in crescita. Per questo, a fronte di un impegno continuo ad aumentare le sacche di sangue disponibili in caso di necessità, non è pensabile una riduzione del numero delle giornate di prelievo, né è giustificabile il loro progressivo e perdurante assottigliamento.
Fonte : Gazzetta del Mezzogiorno
di ANTONIO BUFANO
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