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sabato 16 luglio 2011

MARGHERITA DI SAVOIA : Aquedotto pugliese, " la classe politica appare curare più gli interessi delle grandi lobby e della tutela dei loro capitali che non il benessere dei cittadini."

L’Artemia salina, al fine di mantenere viva l’attenzione sul tema dell’acqua come bene comune, ha tenuto lo scorso 14 luglio, un’assemblea pubblica presso il Lido Sirenetta. In questo mese di tempo, trascorso dal voto del 12 e 13 giugno, che ha sonoramente sancito l’abolizione di ogni forma di privatizzazione dei servizi idrici, il clima di vuoto e di silenzio sul tema (già registrato durante la campagna referendaria) è stato perfettamente replicato con pronunciamenti pressoché inesistenti di politici e partiti locali sulla situazione della gestione dell’Acquedotto Pugliese.
Come, invece, è stato esposto da Federico Cuscito, Rappresentante provinciale di Bari del Forum dei Movimenti per l’acqua, invitato dalla nostra associazione ad illustrare alla cittadinanza ciò che sta accadendo a livello regionale, la questione della gestione dei servizi idrici in Puglia,  è ben lungi dal chiudersi con il  trionfo della scorsa tornata referendaria. Cuscito ha, infatti, ampiamente spiegato come il Governo Vendola abbia approvato, il 14 giugno scorso, il giorno dopo il referendum, quando ancora i comitati erano in festa per la vittoria referendaria, una legge regionale che non ha tenuto in alcun conto gli accordi presi con il Forum stesso.
Tale legge, infatti, non fornisce alcuna certezza, anzi fa sorgere grossi dubbi circa la trasformazione reale dell’Acquedotto Pugliese da Società per Azioni in Soggetto di Diritto Pubblico, sul  fondo garantito per il diritto all’acqua non vincolato ad eventuali avanzi di gestione (cioè sulla quantità minima di 50 litri giornalieri di acqua garantiti a tutti) e, infine, sulle forme di partecipazione sociale (dei cittadini e dei lavoratori). In concreto, ha soggiunto Cuscito, non è abolita la quota del 7% che i pugliesi (e dunque anche i margheritani) pagano in bolletta come utili e, inoltre,  l’amministratore unico dell’Acquedotto Pugliese, secondo tale legge, viene nominato e revocato dal Presidente della Regione sentita la Giunta, perciò tale nomina risentirà inevitabilmente di una forte influenza di carattere politico-partitico e resterà priva del controllo diretto dei cittadini.  .
Questo atteggiamento che tiene in spregio la volontà popolare, è ancor più sorprendente se si considera che proprio Vendola e il suo partito, SEL, sono stati sostenitori dei due sì alla pubblicizzazione dei servizi idrici. La contraddizione appare di portata non indifferente. Si registra così un grosso strappo tra le parole ed i fatti e l’ennesima gigantesca voragine che le istituzione aprono nei confronti delle istanze dei cittadini.
Tutto ciò va ad inserirsi in una riflessione di più ampio respiro sul funzionamento della macchina democratica. La vicenda dell’acqua è divenuta paradigmatica del modello dominante a tutti i livelli di gestione della res publica: la classe politica appare curare più gli interessi delle grandi lobby e della tutela dei loro capitali che non il benessere dei cittadini.
Su tale situazione occorre, dunque, che la mobilitazione dal basso, resti alta. L’assemblea svoltasi a Margherita di Savoia, è solo una delle tante che nei prossimi giorni si terranno nei vari comuni della provincia di Barletta-Andria-Trani e delle altre province pugliesi e che porteranno ad una manifestazione unitaria a Bari finalizzata a spingere il Governo Regionale ad intervenire sul Regolamento legislativo, che ancora deve essere scritto, nel pieno rispetto di quanto il referendum ha sancito: l’acqua non è una merce e su di essa non si possono lucrare profitti di alcun genere.
L’Artemia Salina, contrariamente ad altre realtà filo-partitiche, comparse sul territorio, nell’ultimo mese prima dei referendum e scomparse il giorno dopo, e di cui si ignorano le attuali posizioni sulle decisioni del Governo regionale, continua a seguire con interesse gli sviluppi della questione e si impegna a tenere aggiornati e ad informare a riguardo i cittadini margheritani.
Comunicato associazione “Artemia salina”

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