Non possiamo che qualificare così l'ultimo show mediatico dell'Amministrazione provinciale (mai tale aggettivo
risultò più utile alla definizione politica della stessa) rispetto al tema dei saperi e della scuola più in generale, sol
leggendo l'opinione dell'Assessore Camero in merito al “piano di accorpamento” che in questi giorni si va deli -neando.
Forti delle “genialità meritocratiche” di livello nazionale dell'ex Ministro Gelmini, che con l'ultimo decreto legge
del luglio scorso ha confermato di voler trattare la scuola come un'impresa tagliandone alcuni “rami” per ragioni di tipo demografico, gli amministratori provinciali non hanno battuto ciglio e, da veri felloni, hanno dato seguito a questo indegno trattamento operando il così detto “piano di accorpamento” che, ahi noi, investirà anche qualche istituto barlettano.
Quello che è sul tavolo purtroppo coincide davvero con quello che appare: i luoghi di trasmissione della conoscenza trattati come se fossero un “peso sociale”, dunque, la loro riconduzione a dinamiche imprenditoriali che nessun vantaggio apportano dal punto di vista e sociale se non il senso dell'affare per chi ci vuole speculare.
È in questa triste prospettiva, unica origine del fenomeno del degrado formativo di questi anni nonché della così detta “fuga dei cervelli” in posti dove invece vengono realmente valorizzati, che assistiamo ad un altro fatto che ci preoccupa molto, la erogazione di ben 500.000 euro in “borse di studio” per i già facoltosi studenti dell'Università LUM che, a quanto si apprende, aprirà i battenti nella nostra provincia come primo (ed attualmente unico) polo universitario del territorio.
Sul tema della realizzazione un un serio interesse universitario nella BAT si potrebbe discutere a lungo, ci interessa per ora soltanto sottolineare che, un vecchio immobile privato in una zona semi industriale di Trani, che per tutta la scorsa estate è stato candidato ad ospitare il Tribunale, oggi viene destinato all'uso universitario (il proprietario ringrazierà) da una Università che, come premio per l'affare, riceverà una cospicua somma a titolo di “borse di studio”.
Noi di SEL a Barletta siamo palesemente contrari al finanziare sul territorio provinciale tali istituti privati che
evidentemente pensano alla cultura ed al sapere come fonte di arricchimento; riteniamo, dunque, che tali settori non siano “svendibili” al miglior offerente e per questo avremmo auspicato un interesse dell'Amministrazione provinciale ad investire meglio i nostri danari realizzando per esempio quelle opere di collegamento infrastrutturale, peraltro di tipo permanente, che potessero evitare, o affievolire, la carneficina che ogni anno si registra proprio sulle strade della provincia, specie in quelle che collegano l'entroterra BAT alle città che si trovano sulla costa; una su tutte la SP adiacente all'immobile oggetto di interesse da parte della LUM.
Per questo, rifiutando ogni tipo di mantra ed accanimento ideologico teso a ribadire che, da un lato che “i soldi non ci sono” e dall'altro a “demolire” la pubblica (si badi bene al termine pubblica) istruzione favorendo gli investimenti
di alcuni privati “da assalto”, proponiamo al presidente Ventola ed alla sua Giunta di: incontrare dappri -
ma le associazioni studentesche di ogni ordine e livello al fine di comprenderne le esigenze reali degli utenti e
poi di considerare meglio le vere ragioni sociali che guidano l'operato di tanti dirigenti scolastici che operano nel territorio e che ogni giorno toccano con mano le problematicità dello stesso.
Tale proposta la facciamo anche con forza al Sindaco Maffei ed in subordine l'Assessore Divincenzo invitandoli a dare l'esempio alla Provincia su questi temi e ad operare quindi subito nel segno di queste proposte, a partire proprio dalle modalità del piano di accorpamento, realizzando nei fatti quella partecipazione che su molte altre questioni ha già posto in essere con proficuo risultato.
Tanto si può fare per migliorare l'istruzione nella nostra bistrattata Italia, SEL ha le sue proposte, l'importante almeno è non peggiorare l'esistente.
Michelangelo Acclavio
Coordinatore SEL Barletta
1
risultò più utile alla definizione politica della stessa) rispetto al tema dei saperi e della scuola più in generale, sol
leggendo l'opinione dell'Assessore Camero in merito al “piano di accorpamento” che in questi giorni si va deli -neando.
Forti delle “genialità meritocratiche” di livello nazionale dell'ex Ministro Gelmini, che con l'ultimo decreto legge
del luglio scorso ha confermato di voler trattare la scuola come un'impresa tagliandone alcuni “rami” per ragioni di tipo demografico, gli amministratori provinciali non hanno battuto ciglio e, da veri felloni, hanno dato seguito a questo indegno trattamento operando il così detto “piano di accorpamento” che, ahi noi, investirà anche qualche istituto barlettano.
Quello che è sul tavolo purtroppo coincide davvero con quello che appare: i luoghi di trasmissione della conoscenza trattati come se fossero un “peso sociale”, dunque, la loro riconduzione a dinamiche imprenditoriali che nessun vantaggio apportano dal punto di vista e sociale se non il senso dell'affare per chi ci vuole speculare.
È in questa triste prospettiva, unica origine del fenomeno del degrado formativo di questi anni nonché della così detta “fuga dei cervelli” in posti dove invece vengono realmente valorizzati, che assistiamo ad un altro fatto che ci preoccupa molto, la erogazione di ben 500.000 euro in “borse di studio” per i già facoltosi studenti dell'Università LUM che, a quanto si apprende, aprirà i battenti nella nostra provincia come primo (ed attualmente unico) polo universitario del territorio.
Sul tema della realizzazione un un serio interesse universitario nella BAT si potrebbe discutere a lungo, ci interessa per ora soltanto sottolineare che, un vecchio immobile privato in una zona semi industriale di Trani, che per tutta la scorsa estate è stato candidato ad ospitare il Tribunale, oggi viene destinato all'uso universitario (il proprietario ringrazierà) da una Università che, come premio per l'affare, riceverà una cospicua somma a titolo di “borse di studio”.
Noi di SEL a Barletta siamo palesemente contrari al finanziare sul territorio provinciale tali istituti privati che
evidentemente pensano alla cultura ed al sapere come fonte di arricchimento; riteniamo, dunque, che tali settori non siano “svendibili” al miglior offerente e per questo avremmo auspicato un interesse dell'Amministrazione provinciale ad investire meglio i nostri danari realizzando per esempio quelle opere di collegamento infrastrutturale, peraltro di tipo permanente, che potessero evitare, o affievolire, la carneficina che ogni anno si registra proprio sulle strade della provincia, specie in quelle che collegano l'entroterra BAT alle città che si trovano sulla costa; una su tutte la SP adiacente all'immobile oggetto di interesse da parte della LUM.
Per questo, rifiutando ogni tipo di mantra ed accanimento ideologico teso a ribadire che, da un lato che “i soldi non ci sono” e dall'altro a “demolire” la pubblica (si badi bene al termine pubblica) istruzione favorendo gli investimenti
di alcuni privati “da assalto”, proponiamo al presidente Ventola ed alla sua Giunta di: incontrare dappri -
ma le associazioni studentesche di ogni ordine e livello al fine di comprenderne le esigenze reali degli utenti e
poi di considerare meglio le vere ragioni sociali che guidano l'operato di tanti dirigenti scolastici che operano nel territorio e che ogni giorno toccano con mano le problematicità dello stesso.
Tale proposta la facciamo anche con forza al Sindaco Maffei ed in subordine l'Assessore Divincenzo invitandoli a dare l'esempio alla Provincia su questi temi e ad operare quindi subito nel segno di queste proposte, a partire proprio dalle modalità del piano di accorpamento, realizzando nei fatti quella partecipazione che su molte altre questioni ha già posto in essere con proficuo risultato.
Tanto si può fare per migliorare l'istruzione nella nostra bistrattata Italia, SEL ha le sue proposte, l'importante almeno è non peggiorare l'esistente.
Michelangelo Acclavio
Coordinatore SEL Barletta
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