Lo scorso 11 febbraio si è tenuta presso l’atrio del Comune di Margherita di Savoia, la conferenza dal titolo “Strategia "RifiutiZero": una soluzione reale per la gestione dei rifiuti” organizzata dalla nostra associazione e gratuitamente patrocinata dalla Provincia BAT e dal Comune di Margherita di Savoia. Alla conferenza, moderata da Maurizio Giacomantonio, presidente dell’associazione, sono intervenuti tre relatori di grande valenza: Agostino Diciaula e Dino Leonetti (medici ISDE) e Rossano Ercolini, responsabile dell’Osservatorio RifiutiZero di Capannori (Lu), il comune che per primo ha abbracciato in Italia la “Strategia RifiutiZero” e dove da più di un anno le “buone pratiche” sono adottate con successo, tanto che l’80 % dei rifiuti è stato sottratto alla discarica (qui una video-intervista da noi realizzata con lui il giorno dopo la conferenza: http://www.youtube.com/watch?v=Xkh4jkESX8s&feature=youtu.be).
La conferenza, svoltasi dinanzi ad una sala gremita, a testimonianza che l’interesse dei cittadini verso temi quali salute ed ambiente è sempre elevata e che il desiderio di riappropriarsi della politica sta crescendo sensibilmente anche a Margherita, e di questo le istituzioni non potranno non tener conto, ha avuto due momenti correlati. Nella prima parte, il dott. Diciaula e il dott. Leonetti hanno esposto la parte “oscura” del problema rifiuti, connessa alla soluzione più diffusa e nel contempo più pericolosa, quella degli inceneritori e delle discariche.
In particolare il Dott.DiCiaula ha ricordato che la legge italiana è molto precisa in tema di gestione dei rifiuti e prevede come misure privilegiate il riciclo, il recupero ed il riuso, rispetto all’uso dei rifiuti, come fonte di energia.
Nonostante ciò, dagli ultimi dati, emerge che nessuna Regione Italiana riesce ad arrivare agli obiettivi del 2011, anzi più della metà non raggiunge neanche quelli del 2003.
Tra il 2005 ed il 2009 in Italia la raccolta differenziata è aumentata in media del 9%, ma di oltre il doppio è aumentato l’incenerimento. Gli inceneritori operativi sono ben 56 nel 2011.
Enormi sono le conseguenze, non solo dal punto di vista economico, ma anche sanitario ed epidemiologico. Sul portale della Regione Puglia si può leggere che tra il 2005 ed il 2010 è stato ridefinito il sistema della gestione dei rifiuti passando dallo smaltimento in discarica dell’indifferenziato alla realizzazione di impianti per la realizzazione di CdR (combustibile da rifiuti). Non si parla, purtroppo, di riduzione, di riciclo, di riutilizzo.
Piccoli grandi successi, tuttavia, sono risultati essere quelli ottenuti dalle battaglie intraprese dai cittadini, come quella risultata vincente proprio a Modugno, la città del dott.Diciaula, che ha detto no all’inceneritore. L’ impegno dei medici, in questa direzione, è pertanto fondamentale. Certa è infatti la correlazione fra gli inquinanti, spesso cancerogeni, rilasciati nell’aria attraverso la pratica dell’incenerimento e numerose patologie. Senza dimenticare che le stesse polveri si depositano sui terreni (anche lontani parecchi chilometri dal luogo in cui sono siti gli impianti), inquinando le falde acquifere e rendendo tossici i prodotti della terra.
Il Dott. Leonetti, oncologo e membro del comitato “Andria città sana”, inizia la sua relazione, proseguendo in questo discorso, sottolineando il valore del lavoro di chi gira fra la gente sensibilizzando ed informando su tali problematiche.
Il Dott. Leonetti suggerisce di analizzare i costi sociosanitari e ambientali che derivano dalle scellerate politiche di chiusura del ciclo dei rifiuti: incenerimento e discariche. Sottolinea, inoltre, un’anomalia preoccupante: nell’intera provincia BAT esistono solo tre centraline per il rilevamento della qualità dell’aria installate dall’ARPA, pertanto auspica che i primi dati che a breve saranno disponibili grazie al “Registro tumori”, aiutino le amministrazioni ad usare meglio le risorse pubbliche e a programmare politiche di buone pratiche, rispettose dei dati.
Nella seconda parte, quella dedicata alla soluzione del problema della gestione dei rifiuti, Rossano Ercolini ha esposto i dieci “passi” per realizzare il percorso “RifiutiZero”. Il coordinatore dell’Osservatorio di Capannori ha sottolineato che questo progetto è “un obiettivo idealistico in un tempo realistico”, “una direzione virtuosa” verso la quale tendere. L’obiettivo è possibile solo attraverso la piena collaborazione dei cittadini, precisando che “i rifiuti non esistono, esistono materiali diversificati, materiali preziosi”, che possono, se ben sfruttati, persino avere ricadute positive sul sistema economico. Ercolini invita, infatti, a considerare che il riciclo dei rifiuti, che sarebbe meglio chiamare risorse, è una preziosa opportunità imprenditoriale e fonte occupazionale.
Alla conferenza sono state presenti anche le autorità istituzionali della Provincia, nella persona dell’Assessore all’ambiente, Avv. Gennaro Cefola e del Comune di Margherita di Savoia, nelle persone del Presidente del Consiglio, Avv. Nunzio Giacomantonio e dell’Assessore all’ambiente Domenico Ricco.
Se da un lato la presenza delle istituzioni a momenti di questo tenore, va registrata come indubbiamente positiva, dall’altra alcuni interventi lasciano perplessi.
In particolare, l’Assessore Cefola si è detto favorevole ad incontri di questo tipo, purché dotati di contraddittorio, come se fosse sempre necessario trovare un contraltare a quanto si afferma, come se non si potesse sfuggire allo schema mediatico a cui la televisione ci ha abituato nei talk-show, come se l’evidenza avesse bisogno di essere puntualmente contraddetta, come se cittadini che, tra mille difficoltà, provano a fornire un punto di vista alternativo a quello dei politici e dei lobbisti legati a doppio filo con il business degli inceneritori, dovessero persino preoccuparsi di dar loro ulteriore voce, dopo quella cha già gli è ampiamente concessa dalla ribalta di tv, radio e giornali. L’Assessore ha inoltre asserito che la strutturazione del meccanismo del “porta a porta” per la raccolta dei rifiuti, non è facilmente realizzabile, causa gli elevati costi. In ciò Rossano Ercolini è intervenuto prontamente, richiamando uno studio della Regione Lombardia che dimostra che il “porta a porta” è più economico del sistema stradale e permette di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata e di evitare, pertanto, ai comuni, le ecotasse per il mancato raggiungimento dei limiti di legge. E, seppur, in alcuni casi, i costi immediati siano a svantaggio del “porta a porta”, va comunque considerato il lungo periodo nel quale vanno valutati anche i vantaggi, non meramente economici (che pure ci sono in termini di risparmio nei costi di bonifiche e di cure per gli ammalati), ma anche in termini di salute dell’ambiente e dei cittadini. L’Assessore comunale all’Ambiente, Ricco, ha invece ragguagliato i presenti circa un raffinato progetto di “porta a porta” che sarà attivato a breve a Margherita e che consentirà al nostro Comune di far schizzare la percentuale di differenziata a livelli ragionevoli in tempi ristretti. Nell’apprezzare l’idea stessa di un progetto siffatto e l’indirizzo verso cui pare volersi muovere l’Amministrazione Comunale, Artemia si propone, non volendo lasciare la conferenza fine a se stessa, di chiedere di visionare tale progetto al fine di poterlo valutare con precisione, anche in chiave di poterlo eventualmente incanalare in un discorso legato alla formazione e partecipazione attiva dei cittadini e, quindi, inserirlo a più ampio respiro, nella “Strategia RifiutiZero”.
COMUNICATO ARTEMIA SALINA
La conferenza, svoltasi dinanzi ad una sala gremita, a testimonianza che l’interesse dei cittadini verso temi quali salute ed ambiente è sempre elevata e che il desiderio di riappropriarsi della politica sta crescendo sensibilmente anche a Margherita, e di questo le istituzioni non potranno non tener conto, ha avuto due momenti correlati. Nella prima parte, il dott. Diciaula e il dott. Leonetti hanno esposto la parte “oscura” del problema rifiuti, connessa alla soluzione più diffusa e nel contempo più pericolosa, quella degli inceneritori e delle discariche.
In particolare il Dott.DiCiaula ha ricordato che la legge italiana è molto precisa in tema di gestione dei rifiuti e prevede come misure privilegiate il riciclo, il recupero ed il riuso, rispetto all’uso dei rifiuti, come fonte di energia.
Nonostante ciò, dagli ultimi dati, emerge che nessuna Regione Italiana riesce ad arrivare agli obiettivi del 2011, anzi più della metà non raggiunge neanche quelli del 2003.
Tra il 2005 ed il 2009 in Italia la raccolta differenziata è aumentata in media del 9%, ma di oltre il doppio è aumentato l’incenerimento. Gli inceneritori operativi sono ben 56 nel 2011.
Enormi sono le conseguenze, non solo dal punto di vista economico, ma anche sanitario ed epidemiologico. Sul portale della Regione Puglia si può leggere che tra il 2005 ed il 2010 è stato ridefinito il sistema della gestione dei rifiuti passando dallo smaltimento in discarica dell’indifferenziato alla realizzazione di impianti per la realizzazione di CdR (combustibile da rifiuti). Non si parla, purtroppo, di riduzione, di riciclo, di riutilizzo.
Piccoli grandi successi, tuttavia, sono risultati essere quelli ottenuti dalle battaglie intraprese dai cittadini, come quella risultata vincente proprio a Modugno, la città del dott.Diciaula, che ha detto no all’inceneritore. L’ impegno dei medici, in questa direzione, è pertanto fondamentale. Certa è infatti la correlazione fra gli inquinanti, spesso cancerogeni, rilasciati nell’aria attraverso la pratica dell’incenerimento e numerose patologie. Senza dimenticare che le stesse polveri si depositano sui terreni (anche lontani parecchi chilometri dal luogo in cui sono siti gli impianti), inquinando le falde acquifere e rendendo tossici i prodotti della terra.
Il Dott. Leonetti, oncologo e membro del comitato “Andria città sana”, inizia la sua relazione, proseguendo in questo discorso, sottolineando il valore del lavoro di chi gira fra la gente sensibilizzando ed informando su tali problematiche.
Il Dott. Leonetti suggerisce di analizzare i costi sociosanitari e ambientali che derivano dalle scellerate politiche di chiusura del ciclo dei rifiuti: incenerimento e discariche. Sottolinea, inoltre, un’anomalia preoccupante: nell’intera provincia BAT esistono solo tre centraline per il rilevamento della qualità dell’aria installate dall’ARPA, pertanto auspica che i primi dati che a breve saranno disponibili grazie al “Registro tumori”, aiutino le amministrazioni ad usare meglio le risorse pubbliche e a programmare politiche di buone pratiche, rispettose dei dati.
Nella seconda parte, quella dedicata alla soluzione del problema della gestione dei rifiuti, Rossano Ercolini ha esposto i dieci “passi” per realizzare il percorso “RifiutiZero”. Il coordinatore dell’Osservatorio di Capannori ha sottolineato che questo progetto è “un obiettivo idealistico in un tempo realistico”, “una direzione virtuosa” verso la quale tendere. L’obiettivo è possibile solo attraverso la piena collaborazione dei cittadini, precisando che “i rifiuti non esistono, esistono materiali diversificati, materiali preziosi”, che possono, se ben sfruttati, persino avere ricadute positive sul sistema economico. Ercolini invita, infatti, a considerare che il riciclo dei rifiuti, che sarebbe meglio chiamare risorse, è una preziosa opportunità imprenditoriale e fonte occupazionale.
Alla conferenza sono state presenti anche le autorità istituzionali della Provincia, nella persona dell’Assessore all’ambiente, Avv. Gennaro Cefola e del Comune di Margherita di Savoia, nelle persone del Presidente del Consiglio, Avv. Nunzio Giacomantonio e dell’Assessore all’ambiente Domenico Ricco.
Se da un lato la presenza delle istituzioni a momenti di questo tenore, va registrata come indubbiamente positiva, dall’altra alcuni interventi lasciano perplessi.
In particolare, l’Assessore Cefola si è detto favorevole ad incontri di questo tipo, purché dotati di contraddittorio, come se fosse sempre necessario trovare un contraltare a quanto si afferma, come se non si potesse sfuggire allo schema mediatico a cui la televisione ci ha abituato nei talk-show, come se l’evidenza avesse bisogno di essere puntualmente contraddetta, come se cittadini che, tra mille difficoltà, provano a fornire un punto di vista alternativo a quello dei politici e dei lobbisti legati a doppio filo con il business degli inceneritori, dovessero persino preoccuparsi di dar loro ulteriore voce, dopo quella cha già gli è ampiamente concessa dalla ribalta di tv, radio e giornali. L’Assessore ha inoltre asserito che la strutturazione del meccanismo del “porta a porta” per la raccolta dei rifiuti, non è facilmente realizzabile, causa gli elevati costi. In ciò Rossano Ercolini è intervenuto prontamente, richiamando uno studio della Regione Lombardia che dimostra che il “porta a porta” è più economico del sistema stradale e permette di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata e di evitare, pertanto, ai comuni, le ecotasse per il mancato raggiungimento dei limiti di legge. E, seppur, in alcuni casi, i costi immediati siano a svantaggio del “porta a porta”, va comunque considerato il lungo periodo nel quale vanno valutati anche i vantaggi, non meramente economici (che pure ci sono in termini di risparmio nei costi di bonifiche e di cure per gli ammalati), ma anche in termini di salute dell’ambiente e dei cittadini. L’Assessore comunale all’Ambiente, Ricco, ha invece ragguagliato i presenti circa un raffinato progetto di “porta a porta” che sarà attivato a breve a Margherita e che consentirà al nostro Comune di far schizzare la percentuale di differenziata a livelli ragionevoli in tempi ristretti. Nell’apprezzare l’idea stessa di un progetto siffatto e l’indirizzo verso cui pare volersi muovere l’Amministrazione Comunale, Artemia si propone, non volendo lasciare la conferenza fine a se stessa, di chiedere di visionare tale progetto al fine di poterlo valutare con precisione, anche in chiave di poterlo eventualmente incanalare in un discorso legato alla formazione e partecipazione attiva dei cittadini e, quindi, inserirlo a più ampio respiro, nella “Strategia RifiutiZero”.
COMUNICATO ARTEMIA SALINA
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