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domenica 25 novembre 2012

MARGHERITA DI SAVOIA : Unitre , visita all’azienda “Di Lecce s.r.l.”: «Valorizzare realtà positive del territorio»

Itinerari alla scoperta delle migliori realtà produttive del nostro territorio, per dare visibilità al lavoro spesso non sufficientemente valorizzato di tanti imprenditori locali e, al tempo stesso, stimolare la partecipazione attiva dei cittadini alla vita operosa della comunità. E’ quanto si prefigge l’Università della Terza Età di Margherita di Savoia, il cui vicepresidente, Ruggiero Mascolo, ci propone il resoconto della giornata trascorsa con gli iscritti presso un’azienda di trasformazione di prodotti agricoli.


“La visita dell’azienda Nicola Di Lecce s.r.l., che trasforma e commercializza le olive, prodotto simbolo della Puglia, è stata un’interessante esperienza che i soci dell’Unitre di Margherita di Savoia hanno realizzato sabato 17 novembre, in attuazione del programma di cittadinanza attiva.
Ci siamo recati in macchina presso l’azienda, su via Barletta e l’accoglienza da parte della nostra socia, signora Rita e della dott.ssa Carmen Dilillo, tecnologa alimentare, ci ha fatto subito intendere la disponibilità e la professionalità con cui eravamo accolti.
Foto di gruppo nel cortile,  ed è iniziato il percorso di visita che ha ricalcato quello che le olive fanno dal momento dell’arrivo dalla campagna sino alla vendita.
Ecco le olive verdi giganti, le belle di Cerignola, le Sant’Agostino, le baresane, le leccino, le termite di Bitetto, le pasole, tutte le varietà che poi vedremo sulle nostre tavole, pronte ad essere trattate secondo i metodi castelvetrano, sivigliano o al naturale.
Fatta la pesa, le olive passano alla defoliazione  e al lavaggio. Tramite una selezionatrice si dividono per genere: le olive nere, le verdi, le maculate.
Una seconda selezione, automatizzata, riguarda la calibratura. Le olive scorrono su un nastro trasportatore e tramite una rete dalle maglie di diversa grandezza, vengono raccolte in fusti a seconda della loro grandezza: a tal punto, questi vengono posti in fermentazione, che può durare da una settimana ad un anno, a seconda di vari fattori qualitativi e stagionali.
In questa fase, a seconda del tipo di olive, viene aggiunta nei fusti una soluzione di acqua e soda o acqua e sale. Per alcuni tipi, prima della fase di fermentazione, si procede alla denocciolatura.. Passano poi al reparto stoccaggio, in celle frigorifero a 8-9 gradi, temperatura che rallenta la fermentazione.
Ma il percorso non è terminato. C’è ancora da fare la desalazione, con lavaggio in acqua; l’acidificazione per abbassare il PH, l’ossidazione per le olive nere da essiccare al forno, la de- amarizzazione con soda e ossigeno per le olive al naturale.
Il tutto per arrivare infine alla fase di confezionamento in cui le olive vengono introdotte in contenitori di varia grandezza e peso, quali noi le vediamo nei negozi. Si procede ancora alla pastorizzazione (71 gradi per 21 minuti), all’etichettatura, all’imballaggio, alla palletizzazione del prodotto finito in altre celle frigorifero.
Sarà ora compito del settore commerciale immettere il prodotto sul mercato, divulgandolo a mezzo rappresentanti, fiere di settore, sito internet ed altri canali pubblicitari. Appositi mezzi di trasporto porteranno il prodotto nei grandi centri di distribuzione ove sarà venduto ai negozianti, sino ai banchi di vendita dei negozi e infine…alle nostre tavole!
Il 70% del prodotto è venduto in Italia; il resto raggiunge i mercati della Germania, della Gran Bretagna, sino all’Australia, agli USA, al Bahrain.
In un anno vengono lavorati circa 15.000 quintali di prodotto da una ventina di operatori distribuiti nelle varie mansioni produttive, amministrative, commerciali.
Al tutto sovrintende il titolare, sig. Nicola Di Lecce coadiuvato da moglie e figli di grande volontà, capacità, dedizione al lavoro oltre che di grande…statura fisica!
Di Lecce rappresenta una delle più evolute Aziende Pugliesi specializzate nella produzione di olive da tavola, con tecniche d’avanguardia e rispettose dell’ambiente, (il 50% dell’energia necessaria è prodotta da fonti alternative), certificate secondo le norme en-iso 14001-2004 e iso 9001: 2008.
Il percorso è terminato; ormai è mezzogiorno, la vista delle olive, lucide e grandi in salamoia, nere e consistenti al forno o altre aromatizzate, ci ha non poco stuzzicato l’appetito! E’ giunto quindi propizio un assaggio delle varie qualità, attraverso il quale abbiamo potuto riscontrare alla prova del palato quanto ci era stato raccontato.
Quali considerazioni fare?
In un momento di crisi generalizzata, in cui il Sud langue tra miseria, inefficienza e disservizi, questa azienda a conduzione poco più che familiare ci ha fatto un’impressione notevole. Sì, si può: con il lavoro, la tenacia, la giusta programmazione e spirito imprenditoriale, questa azienda è riuscita negli anni a diventare una bella realtà.
Non lo diciamo per pubblicizzare. Riteniamo giusto, in un discorso di sollecitazione alla cittadinanza attiva, scoprire queste positive realtà e indicarle all’opinione pubblica. Oltretutto, è stato per noi interessante istruirci nel settore e trascorrere insieme una bella giornata.
Il prossimo appuntamento? Domenica 2 dicembre, alla Certosa di Padula, la più grande certosa d’Italia. La visiteremo e poi pranzeremo, conosceremo, ci divertiremo insieme. Ma intanto, quotidianamente, l’Unitre svolge i suoi corsi: di storia dell’arte, mitologia, astronomia, attività motorie, francese, pronto soccorso, teatro, corale…e tanti altri ancora.
Perché non vi unite a noi? Le iscrizioni sono ancora aperte”.

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