A fronte del pressante appello per la ricerca di
coperte e candele da parte di chi la povertà la conosce bene e la vive tutti i
santi giorni e cerca di alleviare le pene dei più sofferenti almeno dotandoli
dei minimi mezzi di sopravvivenza, la bella Andria si prepara a festeggiare un
altro di quegli eventi che solo a sentirne parlare si rimane disgustati. A
proposito di gusto o disgusto, a seconda se uno lo preferisce dolce o piccantino,
la prossima tappa sarà piazza Catuma e leggiamo che una delle iniziative di
punta per questa edizione sarà un’estrazione che risolverà definitivamente
tutti i problemi dei cittadini indigenti, al punto che la motivazione alla base
dell’evento è quella di stimolare il consumatore a fare acquisti e a combattere
la congiuntura economica sfavorevole che il nostro Paese sta attraversando,
mediante la dislocazione in città di postazioni ove sarà data ai consumatori la
possibilità di partecipare ad un'estrazione di due crociere per due persone, con
un acquisto minimo di 10 euro.
A parte il fatto che sarebbe bello sapere chi
pagherà questi viaggi in mete lontane ed esotiche, nella speranza che la
salmonella non attacchi i fortunati vincitori, è perlomeno ridicolo pensare che
il consumatore che non ha la possibilità di spendere soldi si trovi, magari se
tutto dovesse funzionare bene nell’estrazione, a dover vincere. Pensate un po’,
il precario o disoccupato o il cassintegrato che vive con trecento euro al mese
e che per pura necessità spende dieci euro per comprare il pane natalizio per
lui e i propri figli, si trova ad essere sorteggiato per andare in crociera.
Già lo immaginiamo quando torna a casa e lo comunica alla moglie, ai figli e
alla suocera convivente. “Carissimi, esorta il cassintegrato, pensavo di
acquistare un pò di pane e qualche fetta di mortadella invece ho vinto una
crociera ai Caraibi per due persone”. Immediatamente il volto della moglie
cambia espressione e tra incredulità e rabbia per sentirsi presa in giro
risponde: “Stù rukk rukk, vè truv’ la fatuik’ cà nan mbutim mange’” (questo
fannullone, vai a cercarti un lavoro perché non possiamo neanche mangiare”.
Dopo la moglie è la volta dei figli i quali rivolgendosi al padre vincitore
dicono: “papà, niu staim senza scarp a l’ pidd’ i’ tiu i’ mammà’ n vluit
allasse’ p’ scivvinn a dvrtui” (babbo, noi stiamo senza scarpe ai piedi e tu e
mamma volete lasciarci qui per andare a divertirvi). Infine è la volta
dell’anziana suocera convivente che, prossima ai cento anni e ormai poco lucida
ma sempre attenta afferma: “sti diu calavruis ma cio’ n steit a bghhie p fess a
tt quand?” (questi due sempliciotti ma per caso ci state prendendo in giro
tutti?).
Ormai completamente abbattuto, il povero fortunato
vincitore prende il biglietto e si reca presso il Municipio di Andria ove
chiede di parlare con gli organizzatori dell’iniziativa. A questo punto un uomo
sulla cinquantina con importanti compiti istituzionali, noto assaggiatore e
conosciuto specie in Piazza Catuma, lo guarda sorpreso e gli dice: “allora,
cosa c’è? Non volete andare in crociera? Abbiamo speso tante energie e tanti
soldi per farvi felici e voi rifiutate?” Il povero fortunato risponde: “Benedetto
signore, noi vorremmo anche partire per questa bell’avventura che il comune di
Andria vuole regalarci ma oggi parlandone a casa con i miei parenti ho capito
che questa crociera la faremmo volentieri se fosse qualcosa di utile per noi e
per la città. Per noi non sarebbe affatto utile perché non sapremmo neanche che
abiti metterci addosso e a chi chiederli in prestito. Se almeno la nave
servisse a trasportare per poi buttarli a mare, tutti i problemi che affliggono
la nostra città e la nostra società, sarei ben felice di partire anche senza
scarpe e senza abiti addosso ma purtroppo non è così.
Ecco perché ho deciso di rinunciare, di
riconsegnare il biglietto vincente e tornare a casa per trascorrere un Natale
povero ma tranquillo e dignitoso augurandomi che di queste iniziative sciocche
non ce ne siano più in futuro perché oltre ad essere dispendiose sono umilianti
e offensive.
La gente chiede ben altro ma nonostante tutti lo
sappiano si continua a far finta di niente, pur di dimostrare che tutta va
bene.
Di suicidi, umani e commerciali, non se ne parla
più ma continuano ad aumentare a dismisura, nell’indifferenza generalizzata di
Governo ed Enti Locali.
Meditate, meditate.
L.A.C.
Libera Associazione Civica Andriese
Il presente intervento è l’espressione di
esternazioni raccolte tra gli aderenti, soci e simpatizzanti della L.A.C. i
quali nel corso di un incontro hanno manifestato il loro libero pensiero del
quale l’Associazione si fa portavoce verso la stampa con la quale essi non hanno
possibilità di comunicare direttamente con gli attuali strumenti informatici.
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