Coinvolte diverse ditte, che facevano capo allo stesso gruppo
imprenditoriale a conduzione familiare. Le società erano costituite,
avviate e messe in liquidazione periodicamente ma, di fatto, operavano
con continuità in totale evasione di imposta, omettendo di presentare le
dichiarazioni fiscali Iva, Ires, Irap.
'Fake Tax Credits' cioe' 'Falsi Crediti di Imposta': questo il nome dell'operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Barletta che ha permesso di scoprire una maxi evasione fiscale di oltre 6 milioni di euro di ricavi non dichiarati ai fini delle imposte sui redditi, oltre 600 mila euro di Iva e 2 milioni e mezzo di indebite compensazioni di imposte. Tre persone sono state arrestate. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, in particolare dal pm Michele Ruggiero, nasce da una denuncia presentata da Equitalia S.p.a. nei confronti di una societa' che opera nel settore edile che, allo scopo di evitare il pagamento di oltre 200 mila euro di imposte gia' iscritte a ruolo, aveva trasferito in modo fittizio la propria sede da Barletta in Romania.
La Guardia di Finanza, mediante perquisizioni, l'esame della
documentazione fiscale e amministrativo-contabile e complesse indagini
finanziarie sulle movimentazioni dei conti correnti societari e
personali delle persone coinvolte, ha scoperto un disegno criminoso
attuato attraverso diverse societa' che facevano capo allo stesso gruppo
imprenditoriale a conduzione familiare.
Si tratta di societa' che, costituite, avviate e messe in
liquidazione con cadenza pressoche' biennale, operavano, di fatto, con
continuita' aziendale (gli stessi lavoratori venivano licenziati per
essere riassunti nelle nuove societa' di volta in volta costituite) in
totale evasione di imposta, omettendo di presentare le dichiarazioni
fiscali Iva, Ires, Irap, e non versando tutte le imposte e i contributi
previdenziali ed assistenziali mediante il collaudato meccanismo della
compensazione indebita fino a marzo 2012.
Il meccanismo ideato con la collaborazione del consulente ed
intermediario abilitato alla trasmissione telematica dei modelli F 24
per le societa', ha consentito dal 2008 di aggirare il sistema
informatico dell'Agenzia delle Entrate, eludendo il controllo
automatizzato delle dichiarazioni dei redditi, Iva ed Irap che prevede
l'incrocio tra i dati riportati in dichiarazione e quelli desunti dai
versamenti d'imposta eseguiti mediante la presentazione dei modelli F24.
I tre provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina su ordine del
Gip del Tribunale di contempolano i reati di sottrazione fraudolenta al
pagamento delle imposte (in ordine al trasferimento fittizio in Romania
della sede di una delle societa' di famiglia), riciclaggio di somme di
denaro frutto dell'evasione fiscale, omessa dichiarazione, occultamento e
distruzione di documenti contabili, nonche' sottrazione fraudolenta al
pagamento di imposte. Il consulente delle imprese e intermediario che
curava la trasmissione telematica dei modelli F24, dovra' invece
rispondere di concorso nel reato di indebita compensazione di imposte.
'Fake Tax Credits' cioe' 'Falsi Crediti di Imposta': questo il nome dell'operazione portata a termine dalla Guardia di Finanza di Barletta che ha permesso di scoprire una maxi evasione fiscale di oltre 6 milioni di euro di ricavi non dichiarati ai fini delle imposte sui redditi, oltre 600 mila euro di Iva e 2 milioni e mezzo di indebite compensazioni di imposte. Tre persone sono state arrestate. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, in particolare dal pm Michele Ruggiero, nasce da una denuncia presentata da Equitalia S.p.a. nei confronti di una societa' che opera nel settore edile che, allo scopo di evitare il pagamento di oltre 200 mila euro di imposte gia' iscritte a ruolo, aveva trasferito in modo fittizio la propria sede da Barletta in Romania.
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