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martedì 4 dicembre 2012

BISCEGLIE : “La Donna nella storia sociale e politica a Bisceglie nel ‘900”

Carrellata di personalità femminili illustri della città di Bisceglie a cura di Mimì Capurso

«“Il valore aggiunto di una donna viene evidenziato quando femminilità, empatia, disponibilità verso gli altri si incontrano con tutto il resto. Essere donna significa oggi essere sempre più capaci di interagire con il mondo circostante, essere sempre più disponibili a cogliere il cambiamento, a capire le esigenze delle giovani generazioni. E credere che raggiungere il potere possa significare la propria realizzazione è il segno di una dolorosa grettezza mentale” (come ha scritto Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la medicina, Senatrice a vita).


Bisceglie annovera donne dalla personalità descritta dalla Montalcini. Il nostro da Paese arcaico e un po’ bigotto è diventato, anche per merito di non poche concittadine, aperto e civile. Ecco alcuni nomi, di ieri e di oggi, di donne scese in campo per la politica, per l’impresa, per la cultura, per le arti, per la solidarietà: Angela Ventura Silvestris, Giulia Santarcangelo La Notte, contessa Lucia Caprioli, le politiche Carmela Gelsomino (Pci) e Vittoria Cramarossa (Dc), Maria Petruzzeli–Boccia , Giulia Di Leo Belsito, Giuseppina Del Monaco (Sindaco), Luciana Ferrante, Luciana Sorgè, Marcella Di Gregorio etc.
Queste e altre concittadine troviamo nel libro dal titolo “La Donna nella storia sociale e politica a Bisceglie nel ‘900” (pubblicato da Eurografica s.n.c. Bisceglie 2003) della prof.ssa Maria Grazia Lamanuzzi-Angarano.
Sia chiaro: sono tutte donne che hanno ottenuto diritti ed uguaglianza, libertà e posto nella società , di sicuro non aspettando che le leggi cadessero dall’alto. Donne che hanno costruito la cittadinanza, e diventando perfino parte essenziale della nostra bella cittadina, senza però avere come idee e slogan tipo “il corpo è mio e lo gestisco io”.
Concittadine, in altre parole, lontane dalla stagione della “liberazione sessuale”, e che nulla o poco hanno a che vedere con lo spirito femminista, di sessantottina memoria.

Lamanuzzi-Angarano è anche autrice del volume “Vivere sociale e interazione umana” (Eurografica s.n.c. Bisceglie 2006). Così Luciana Sorgè, già Assessore alla Pace e alle Politiche Sociali del nostro Comune: “Maria Grazia, una signora seria e impegnata che conosco da tempo e che stimo anche come autrice di uno studio approfondito sull’impegno sociale e politico nel secolo scorso delle donne biscegliesi; ho letto tale studio, infatti, con grande interesse”.
Vittoria Cramarossa, sopra nominata, chi è? Cedo la “penna” alla prof.ssa Marcella Di Gregorio-Simone, curatrice con Elena Ventura e Mariuccia Monopoli dell’intelligente “Agenda di Bisceglie”, “piccolo atto d’amore per la nostra cittadina”( Tipografia A. Cortese, Dicembre 2005): “Donna di forte temperamento e di vivace intelligenza, si impose nella vita biscegliese negli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso per il suo impegno sociale e politico. Fu ispiratrice della costituzione a Bisceglie di un gruppo folkloristico cui ella stessa partecipò infondendovi entusiasmo vitale. Docente di lettere, s’impegnò in politica, non meno che nella scuola, e ricoprì importanti cariche istituzionali in un periodo in cui le donne solo da poco avevano ottenuto il diritto di voto. Fu, infatti, nella giunta eletta nel 1959, assessore alla pubblica istruzione; nel 1963, assessore all’assistenza e beneficenza, carica che le fu- riconfermata l’anno successivo dalla nuova giunta DC-PSI. Nel 1966 viene chiamata a sostituire il dimissionario prof. Giovanni Bruni nella carica di Assessore alla Pubblica Istruzione e nel 1968 la ritroviamo Assessore alla Sanità.
I biscegliesi, i senza niente in primis, si erano ormai abituati alla sua carismatica presenza nelle cerimonie ufficiali e la seguivano con rispetto e simpatia. La sua prematura scomparsa lasciò un vuoto nelle fila della DC biscegliese che per anni non è stato colmato”.

Fra le concittadine, non menzionate nel libro della Lamanuzzi, meritano di essere ossequiate in questa pagina di “BisceglieLive.it” la prof.ssa Grazia Del Vecchio-Rubini (1926-1997), Diplomata al Conservatorio in pianoforte, nonna della giornalista pubblicista, Silvia La Franceschina, stimata come donna e insegnante; Erica Musci, in arte Erica Mou, giovane cantautrice quest’anno premiata al Festival di Sanremo; Grazia Di Pierro( 1922-2007). La Di Pierro? Conosciuta da tutti i biscegliesi come Grazina “la comunista”, la “pasionaria”, la “rossa”. Iscritta alla sezione locale del Pci fin dal 1960. Una comunista che ha sempre difeso con coerenza, sia a livello sindacale che politico, i diritti delle donne. E, infine, non possiamo tralasciare Lucia Leuci, giovane artista e biscegliese verace, nata il 1977. Diplomata con ottimi voti all’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila. Vive e lavora tra Bisceglie e Milano dove insegna all’Istituto d’Arte.
Ora volentieri cedo la “parola” alla raffinata “penna” nazionale, Marcello Veneziani, noto scrittore : “Guardo con simpatia e attenzione la mia compaesana Leuci che è riuscita ad emergere dal pantano locale; non solo fioroni e pesche produce la mia terra, ma anche beni immateriali ed artistici, come le foto pubblicate di Lucia. Leuci è riuscita a farsi notare per le sue originalità, le sue foto, la sua partecipazione a rassegne, cataloghi, mostre. Ha una sua impronta, originalità. Mi fa piacere incontrare a Bisceglie una ragazza che non sogna di fare la velina ma vuol emergere attraverso ben altro uso dell’immagine, più creativo”.

Ha ricevuto simpatia e applausi dal colto pubblico che visita le sue mostre e ottenendo recensioni autorevoli da giornalisti nazionali come Veneziani appunto, Camillo Langone (Panorama, Il Foglio etc) e Luca Beatrice, noto critico d’arte e docente di Storia dell’Arte i varie Accademie europee.

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