“L’odierna riunione
della Commissione di Manutenzione degli edifici giudiziari svoltasi presso la Presidenza
del Tribunale di Trani, ha riproposto un paradosso che la città di Barletta non
può subire supinamente.
La nostra città,
capoluogo di provincia insieme a Trani e ad Andria, dispone di una sezione
staccata del Tribunale, da ogni parte riconosciuta adeguata ed efficiente, che
è stata dichiarata chiusa, superata, addirittura, per usare una espressione del
Presidente del Tribunale, “non più esistente”, ma che deve intanto sopravvivere
a se stessa perché non si sa dove, quando e come trasferire materiali
indispensabili per l’ordinata attività del Tribunale.
Quella struttura,
infatti, c’è. Non ci sono, invece, quelle nuove che dovrebbero garantire la
funzione giurisdizionale. C’è una valida sede, ma è penalizzata perché non è
stata interessata da interventi edilizi finanziati con mutui contratti con la
Cassa Depositi e Prestiti, come prevede la norma per le proroghe, pur essendo stata realizzata con
finanziamenti di cui la comunità locale si è fatta carico, sulla base di
richieste di organismi giudiziari, in applicazione di normative dello Stato e
per le specifiche finalità giudiziarie territoriali.
Non posso, quindi, che
ribadire lo sconcerto per questo paradosso che penalizza comunque un investimento
pubblico e, al tempo stesso, ostacola la
corretta e piena continuità dell’attività giurisdizionale in un territorio
complesso e delicato, per altro unito
dal vincolo – anche costituzionale – della istituzione Provincia, come ho fatto
notare in una lettera al ministro della Giustizia del 1° agosto. Di fronte alle
decisioni anticipate dal Presidente del Tribunale ma non ancora formalizzate in
atti pubblici, ho avvertito il dovere di rendere pubblica quella lettera al
ministro nel corso della riunione, perché non si può ignorare l’emergenza, che
costringe a inseguire soluzioni quanto mai precarie e inadeguate, come è emerso
dalla discussione di stamane, mentre a Barletta si chiude
una struttura pienamente funzionale. Il Comune di Barletta l’ha messa a disposizione
dell’attività giurisdizionale e conferma che è sempre lì, pronta e disponibile”.
Si allega lettera del Sindaco Cascella al ministro
della Giustizia On.Cancellieri
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