TENSIONE CAUSATA DALLE VERIFICHE IN CORSO SULLE
DIMENSIONI DEI POSTEGGI.
LE
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: ”AREA MERCATALE INADEGUATA, NECESSARI INTERVENTI PER
DECENNI RIMANDATI. NON E’ POSSIBILE CHE BARLETTA NON ABBIA ANCORA UN PIANO DEL
COMMERCIO”.
INTANTO
IL “CASO ALTAMURA” FA TREMARE TUTTI I SINDACI CHE ORA RISCHIANO LA CHIUSURA
DEFINITIVA DEI MERCATI SE NON ADEGUATI IMMEDIATAMENTE.
COSA SI ASPETTA ANCORA?
CHIESTO
UN URGENTE INCONTRO ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
Siamo
alle solite ma con l’aggiunta di una situazione che, per varie e diverse
ragioni, viene alimentata da una pesante aria di tensioni che si registra in
quasi tutti i comuni che per anni, per interi decenni, hanno trascurato, non
hanno programmato e non sono stati in grado di applicare neppure le minime
norme previste dalla vigente legge regionale e dagli stessi regolamenti
comunali, laddove approvati e vigenti. Andria come Trani, Molfetta come Bisceglie,
Canosa come Minervino, Spinazzola come Margherita di Savoia e tutto il resto.
Proprio nelle città cocapoluogo Andria, Barletta e Trani le situazioni più
incresciose e Barletta, in questo caso, supera tutte le altre città con un Piano
del Commercio su Aree Pubbliche mai approvato né mai neanche discusso con tutte
le Organizzazioni di Categoria, come previsto dalla legge quindi ancora priva
di qualsiasi forma di programmazione e
di organizzazione mercatale, con il risultato che alle emergenze si risponde
creando altre emergenze ed ecco che proprio durante i recenti mercati dei
sabato passati, gli addetti al mercato stanno intimando affinché ciascun
operatore concessionario di posteggio torni ad occupare le dimensioni loro assegnate
moltissimi anni fa e in molti casi anacronistiche rispetto alle moderne
attrezzature di vendita oggi utilizzate che sono molto diverse da quelle di
allora. Tornare ognuno al rispetto delle norme va bene ma il rispetto delle
norme in una città dove il mercato è carente di moltissime minime condizioni di
sicurezza e igienico-sanitarie diventa quasi provocatorio per non dire ironico
e stucchevole. Mentre quindi un ulteriore allarme viene generato tra gli
ambulanti dalla notizia di approvazione del nuovo regolamento e delle tariffe
Tares da parte del comune, con la necessità di approfondite verifiche circa i
loro effetti che, specie sul settore alimentare, potrebbero essere di una certa
consistenza, come già preventivamente analizzato, si sollecitano il Sindaco, il
Dirigente e l’Assessore al Commercio a convocare urgentemente e in tempi
brevissimi tutte le Associazioni Provinciali e locali di Categoria per tentare di condividere percorsi
finalizzati ad affrontare e risolvere le molteplici problematiche tutte ancora
irrisolte e sul tappeto, al fine di evitare possibili ulteriori interventi che
possano addirittura determinare la chiusura del mercato di Barletta.
Proprio
a tal proposito, il “caso Altamura” sta già facendo tremare tutti i Sindaci che
se non intervengono con misure urgenti rischierebbero la chiusura dei mercati a
causa dei mancati adeguamenti alle rigide norme in materia di sicurezza e
igienico-sanitarie.
Crediamo che non sia
il caso di aspettare che si arrivi a tanto poiché i lavoratori che un lavoro ce
l’hanno, che se lo sono costruito autonomamente nel tempo e che non lo hanno
mai chiesto a nessuno, vanno tutelati almeno quanto tutti quei privilegiati che
un lavoro lo hanno avuto con molta, meno fatica.
Andria,
26 novembre 2013
Area Comunicazione
UNIMPRESA BAT
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