In queste
ore nelle case, negli
esercizi commerciali e professionali della nostra città, arrivano i modelli di avviso di
pagamento relativi al saldo TARES dell’anno 2013. I termini di
pagamento sono già
scaduti il 31 gennaio
2013. A tal proposito, l’amministrazione ha
comunicato l’intenzione di prorogare questa scadenza alla fine del mese in corso. Ma siamo
proprio certi che nei prossimi anni non saranno inoltrati
avvisi per interessi di mora sui ritardi
nei pagamenti?
Non è solo il termine di pagamento a destare qualche perplessità. C’è
un incremento esorbitante se paragoniamo l’attuale tassa alla vecchia “TARSU,”
ed a risentirne maggiormente sono soprattutto per gli
esercizi commerciali e gli studi professionali. Molte cartelle
risultano anche errate. In
tanti hanno iniziato ad
affollare gli uffici comunali
di via
Bari per chiedere spiegazioni, (un
ufficio, tra l’altro, tanto efficiente
in passato, che è stato smantellato da questa amministrazione, in maniera scriteriata, per fare
posto ad Equitalia).
L’amministrazione, come al
solito, si è affrettata
a scaricare le colpe sul
Governo centrale come se la
cifra pazzesca dell’appalto
rifiuti non centrasse nulla! Senza parlare delle mancate premialità
– da noi più volte denunciate -. Nonostante i massimi risultati
raggiunti nella raccolta differenziata, grazie all’impegno profuso dai contribuenti, questi non hanno visto un
benché minimo abbattimento delle tariffe.
Ora, il
Partito Democratico, dopo aver proposto con tutte
le forze di opposizione una
petizione popolare per la riduzione
delle tariffe TARES e per la richiesta di
eliminazione del servizio di riscossione
coattiva dei Tributi
pregressi ad EQUITALIA, nei prossimi giorni, incontrerà le
parti sociali, ad iniziare dai
sindacati e dalle associazioni
di categoria, per vagliare le iniziative da mettere in
campo al fine di fermare questo
scempio che sta scuotendo la nostra
città.
Segretaria PD
Circolo di Andria
Maria Carbone
Nessun commento:
Posta un commento