L’impegno di attivisti e
cittadini di Barletta che da anni si battono per una gestione dei rifiuti
virtuosa in grado di assicurare tutela della salute e dell’ambiente e sana
economia non si arresta. Mentre la classe politica nazionale con l’articolo 35
del decreto sblocca Italia decide di rilanciare la morente pratica
dell’incenerimento dei rifiuti(definendo gli inceneritori opere di interesse
strategico),sancendo la possibilità di far viaggiare i rifiuti da regione a
regione senza le dovute autorizzazioni,i soggetti sociali aderenti al Movimento
Legge Rifiuti Zero Puglia accendono nuovamente i riflettori sul tema della
combustione dei rifiuti e sulla necessità di una riconversione del sistema
produttivo che ponga le basi per la realizzazione di un nuovo modello di economia
circolare..
Grazie a Zero Waste
Italy e GAIA (l’Alleanza Globale per le alternative all’incenerimento),
Barletta ospiterà il primo incontro internazionale contro l’incenerimento dei
rifiuti. ‘No alla combustione dei rifiuti né nei cementifici né in altri
impianti di trattamento termico’ si terrà, presso la Sala Consiliare
(C.so Vittorio Emanuele, 71), sabato 8 e domenica 9 novembre.
Attivisti italiani ed
europei porteranno le proprie esperienze, mostrando l’impegno che ovunque è
necessario per difendere il territorio da politiche nefaste che nulla hanno a
che vedere con il benessere e la qualità della vita delle persone. Paul
Connett, ideatore della Strategia Rifiuti Zero, mostrerà che un altro modo di
trattare i rifiuti e renderli risorse per tutti è possibile, mentre il Dott.
Agostino Di Ciaula, Associazione Medici per l’Ambiente (Isde Italia), esporrà i
rischi per la salute umana legati all’esposizione ai fumi nocivi rilasciati
durante la combustione.
La supervisione
dell’incontro sarà curata da Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Europe
e vincitore del Goldman Prize 2013, e Patrizia Lo Sciuto, Zero Waste Italy, in
collaborazione con il Movimento Legge Rifiuti Zero Puglia.
Per due giorni Barletta
sarà l’epicentro europeo delle mobilitazioni contro un modello di sviluppo
basato sulla crescita e sul consumo che impoverisce ovunque le nostre comunità
e distrugge l’ambiente.
La scelta della Città
della Disfida come luogo dell’evento non è casuale. Nel centro cittadino di
Barletta è attivo il cementificio Buzzi Unicem che incenerisce 65.000
tonnellate di combustibile da rifiuti all’anno. Siamo in presenza di paradossi
e assurdità. L’amministrazione comunale difatti da una parte ha avviato in
città il sistema porta a porta per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi
urbani, dall’altra non si preoccupa di affrontare e risolvere i problemi legati
alla pratica della combustione dei rifiuti che viene svolta sul territorio
nonostante sia in netto contrasto con le finalità di riduzione,riciclo e recupero
proprie della raccolta differenziata. Né si preoccupa di avviare azioni volte a
tutelare la salute della popolazione di una città come la nostra che è stata
inserita, ai sensi del Piano Regionale per la qualità dell’aria, tra i
comuni in zona C (da risanare), ossia quelli nei quali non solo si sono
rilevati superamenti dei valori di legge degli inquinanti da traffico veicolare
ma si rivela nel contempo la presenza di impianti industriali soggetti alla
normativa IPPC e quindi con rilevanti emissioni in atmosfera.
Alla luce di ciò appare
sempre più urgente perseverare nella realizzazione di occasioni utili ad
informare i cittadini sui rischi ambientali, sanitari ed economici legati alle
pratiche di combustione dei rifiuti, nonché sulle reali e già sperimentate
pratiche alternative che assicurano sana economia e qualità della vita. Senza
la partecipazione e la conoscenza di tali dinamiche, nessuno può pensare di
essere tutelato da chi svende quotidianamente il nostro futuro facendoci pagare
i costi sociali ed ambientali di scelte in grado solo di garantire profitto ai
soliti pochi (e noti).
Sabrina Salerno,Alessandro Zagaria -Movimento Legge Rifiuti Zero
Puglia
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