L’anno scolastico è iniziato all’insegna dei problemi che già da
giugno lasciavano prevedere una ripresa difficile. Per quanto riguarda l’avvio
del servizio di refezione scolastica i problemi sono stati risolti ma emergono
nuove incognite che, ancora una volta, andrebbero a pesare sulle famiglie tranesi che
potrebbero pagare nuovamente gli errori di questa amministrazione.
Ad oggi infatti non si hanno notizie circa le modalità di
pagamento per il servizio di refezione
scolastica nonostante sia cominciato da ormai undici giorni; non vorrei si
tornasse con l’arcaico rituale della fila all’ufficio postale per il pagamento
del paleozoico bollettino. Fila che ovviamente i genitori dovrebbero ripetere
presso gli uffici comunali per portare in visione il bollettino pagato. In tal
caso quindi, sarebbero i cittadini a dover dimostrare di aver pagato la retta e
perdere mattinate nei vari uffici. Insomma, l’ennesima inefficienza della macchina amministrativa. A
proposito, il servizio di pagamento dei pasti non dovrebbe essere a carico
dell’appaltatore?
L’amministrazione dovrebbe pensare inoltre alle famiglie che
non possono permettersi di pagare la quota dovuta in un’unica soluzione,
famiglie che spesso riscontrano non poche difficoltà anche per l’accesso alle
agevolazioni previste.
Che fine hanno fatto i totem che venivano utilizzati negli
anni passati? Peccato siano scomparsi dalle scuole, il metodo di pagamento era
sicuramente più comodo e più facile da gestire per le famiglie.
Per quanto riguarda il servizio inoltre, chi controlla la
qualità dei pasti? E soprattutto, ci sono stati dei controlli?
In tanti Comuni si istituiscono le "commissioni
mensa", composte da genitori e docenti. In tal caso i genitori che fanno
parte di questa commissione sono autorizzati a visitare senza preavviso i luoghi dove vengono preparati i pasti; verificano quindi l'andamento del servizio, le
qualità organolettiche e il gradimento dei cibi serviti ai bambini. Il tutto
ovviamente a titolo gratuito!
E
ancora, chi ha deciso il menu scolastico?E’ bene ricordare che l'ufficio dovrebbe avvalersi della consulenza di un esperto nutrizionista che elabora i menu tenendo contro delle linee nutrizionali, dei gusti dei bambini, delle modalità di preparazione di un pasto trasportato e della capienza dei centri di cottura. Ci auguriamo che tutto questo sia stato fatto!
Infine una considerazione sui “pasti monodose” previsti dal bando di gara. Il pasto monodose viene spesso servito in vaschette di polipropilene termosigillate dove il cibo rimane per ore prima di essere servito ai bambini. Si tratterebbe di pasti sicuramente di qualità inferiore rispetto alla qualità dei pasti multi porzione.
Queste non sono polemiche, sia chiaro, ma un modo per salvaguardare i nostri bambini ed anche per assicurarci che la ditta incaricata per tale servizio rispetti i patti fatti con il nostro comune.
Claudio Biancolillo – Nuovo Centrodestra
Nessun commento:
Posta un commento