Nella seduta di Consiglio Comunale, convocata mercoledì 17 dicembre a Palazzo di Città, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno urgente, firmato da tutti i capigruppo consiliari, relativo all’IMU sui terreni agricoli.
Tale ordine del giorno, trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Economia e delle Finanza, al Ministero dell’Interno, al Ministero delle Politiche Agricole ed all’Anci Nazionale, discusso e di concerto con l’Anci Puglia – il cui Comitato direttivo lo scorso 6 dicembre aveva considerato “del tutto insufficiente la proroga dei versamenti annunciati dal Governo in quanto il differimento del termine al 26 gennaio non attenua il livello di pensione sociale per una imposta inaccettabile ed insostenibile” – chiede al Governo l’annullamento definitivo dell’imposta mediante il ritiro del provvedimento.
Nel testo si fa presente che la retroattività della pretesa fiscale, l’incertezza dei criteri applicativi e gli effetti devastanti sui comuni e sulle comunità, ne evidenziano la possibile illegittimità costituzionale, l’iniquità e soprattutto l’inopportunità dell’imposta, visto che molti comuni interessati insistono in aree svantaggiate e fortemente esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico e spopolamento. Il settore agricolo è trainante per l’economia pugliese, l’unico a registrare incrementi occupazionali e un ulteriore inasprimento fiscale risulterebbe assolutamente inaccettabile e insostenibile. La Puglia tutta, Comuni in testa, è in allerta, pronta ad una forte mobilitazione civile tesa alla eliminazione dell’imposta ed eventualmente a valutare possibili azioni giurisdizionali. I sindaci esprimono forte dissenso nei confronti del Governo, per la politica dei tagli lineari, per questo ricorso improvvisato alla decretazione d’urgenza che genera incertezza e sfiducia nella pubblica amministrazione, costringe i Comuni a fare da esattori dello Stato, esponendoli a continue contestazioni, perdita di credibilità da parte dei cittadini, oltre a privarli di capacità e azione di programmazione.
I Comuni chiedono il coinvolgimento fattivo dei parlamentari pugliesi e l’interessamento del coordinatore nazionale Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, Fabrizio Nardoni, per porre all’attenzione di tutti i colleghi assessori la gravissima problematica dell’introduzione dell’IMU agricola.
I Comuni chiedono una azione più forte e incisiva di Anci Nazionale nei confronti del Governo, su questa questione, sul ripristino del fondo di solidarietà comunale e sulla legge di stabilità, le cui aperture concordate ad oggi, non soddisfano i Comuni pugliesi e non tengono conto delle esigenze e delle specificità dei territori.
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