Qualche settimana fa la
citta' di Andria e' stata fregiata del premio ecosistema urbano 2014, il
parametro utilizzato per l'assegnazione del premio è la percentuale di raccolta
differenziata raggiunta dalla nostra città nel 2013. Resta comunque un dato di
fatto: Andria e' il primo capoluogo di Puglia per la raccolta differenziata...e
poi?
Qual e' il reale stato di
salute della nostra città e dei suoi cittadini?
Le problematiche ed i fattori
di rischio a cui siamo esposti sono molteplici e periodicamente vengono
esaminati con modalita' “spot”: elettrosmog? qualche giorno; mobilita'? tre
articoli; rifiuti? quando serve. Ma quando avremo delle risposte concrete?
Da una parte si realizzano
piste ciclabili e zone pedonali dall'altra si riapre al traffico il centro
storico rendendolo nuovamente invivibile, irrespirabile e poco piacevole.
Provvedimenti tra loro discordanti perchè non è ben chiaro se l'obiettivo sia
favorire la mobilità sostenibile o accontentare le diverse parti.
E' evidente che è in atto un
cambiamento della città, quindi sarebbe necessario attuare politiche di pianificazione e sensibilizzazione permanenti
e non provvedimenti poco duraturi e fine
a se stessi.
Sul fronte rifiuti si
raggiungono alte percentuali di RD ma gli abbandoni nelle periferie crescono ed
il servizio di pulizia e bonifica è sempre più raro.
Trend in crescita è il
fenomeno dei cassonetti "orfani" (di attività commerciali o di
condomini lasciati sempre all'esterno)
che sono ricettacolo di qualunque tipo di rifiuto senza controlli e sanzioni,
l'importante è potersi vantare del dato raggiunto.
Con il tempo, assopiti dai
numeri, si stanno trascurando diversi aspetti che sarebbero dovuti migliorare
ed invece peggiorano!
Le campagne di
sensibilizzazione che dall'inizio della raccolta porta a porta dovevano
interessare la cittadinanza a più livelli si sono arenate chissà dove,
lasciando lacune e limitando il coinvolgimento attivo della popolazione.
Crediamo che le Politiche
Ambientali vadano portate avanti in maniera più coraggiosa e rigorosa e non a
singhiozzo, un “ecosistema da premio” lo si raggiunge con politiche
lungimiranti e partecipate che tengano conto dell'interazione e dell'evoluzione
dei diversi fattori.
Nessun commento:
Posta un commento