Il Regolamento contiene le nuove norme che dispongono in materia di
etichettatura, presentazione e pubblicità degli alimenti.
Fatta
questa premessa, occorre fare un aggiornamento circa l’argomento che più
preoccupa la categoria degli esercenti
specialisti dell’alimentazione e degli esercenti
pubblici e turistici, la tanto chiacchierata norma sull’indicazione degli allergeni
contenuti negli alimenti somministrati, ossia additivi alimentari, coadiuvanti tecnologici e altre
sostanze con effetti allergenici o di intolleranza scientificamente dimostrati
o prodotti.
Il MISE
(Ministero dello Sviluppo Economico) pensa di prevedere l’indicazione degli
allergeni su menù o registro o apposito cartello o altro sistema equivalente,
da tenere bene in vista.
Trattasi,
sia ben inteso, solo di un’anticipazione, suscettibile ancora di modifiche,
considerato che i rappresentanti delle categorie interessate, compresa la Confesercenti, hanno evidenziato come
sarebbe ben difficile che, vista la varietà dei piatti serviti nei pubblici
esercizi, il continuo aggiornamento dei menu ed il variare degli ingredienti
acquistati presso i diversi fornitori, si possa effettivamente indicare per
ogni pietanza la presenza specifica di allergeni. La richiesta fatta al Ministero è dunque stata quella di permettere che un’informazione scritta di
base possa essere integrata da un’informazione verbale.
Al
fine di chiarire alcuni aspetti complessi, la Commissione UE ha predisposto un
documento di “Domande e Risposte” rivolto tanto agli operatori
quanto ai controllori. Tra le domande: “Un
operatore del settore alimentare può fornire informazioni sulle sostanze o
prodotti che provocano allergie o intolleranze solo su richiesta del
consumatore?”. La risposta a
questa domanda è: “No. Tali indicazioni
devono essere rese accessibili e comunicate comunque e non fornite solo su richiesta
del consumatore”.
Per
ulteriori informazioni rivolgersi in sede o chiamare al numero: 0883888236.
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