E’
stato uno degli argomenti al centro dell’incontro di lunedì scorso tra il neo
Assessore tecnico allo Sviluppo Economico e Marketing Territoriale, avvocato
Silvio Lattanzio e il Presidente di Unimpresa Bat, signor Savino Montaruli: “il
Centro Storico di Andria e le sue problematiche.”
Dall’analisi
di Montaruli emerse immediatamente lo stato di fortissima preoccupazione per l’involuzione
del Centro Storico andriese, sviluppatosi senza progresso e senza un minimo di
programmazione e fu lo stesso leader sindacale andriese ad invitare l’Assessore
ad “una consultazione allargata, che rappresenti anche un Patto per la Città
con il coinvolgimento dei residenti per approntare insieme a loro un vero Piano
di Sviluppo Strategico del Centro Storico visto che pare sia già iniziata una
linea discendente molto preoccupante a causa della mancanza di quel Piano
Organizzativo che proprio noi, anche in occasione degli incontri sulla Zona
Franca Urbana, abbiamo sempre sollecitato ma non siamo stati ascoltato da chi,
invece, ha voluto fare di quel luogo quello che oggi è cioè una grande area
disorganizzata ed assaltata ma senza uno sviluppo organico e diversificato tra
attività di somministrazione a percorsi commerciali ed artigianali di qualità
che coinvolgessero anche le botteghe artigiane e quelle dedicate all’Arte ed alla
Cultura.”
Oggi,
a distanza di un solo giorno dall’incontro con l’attento e disponibile
Assessore Lattanzio è giunta al Presidente Montaruli una nota molto
interessante inviatagli dalla signora Mirella Caldarone, residente proprio nel
Centro Storico di Andria la quale, sottolineando che il suo pensiero è anche quello
di moltissimi residenti in quella prestigiosa area urbana ed insistendo sulla
necessità che il centro storico, come avviene praticamente in tutte le altre
città, resti perennemente chiuso al traffico veicolare, se non per i residenti
e chi con i mezzi vi lavora, scrive testualmente:
“Buongiorno,
sig Montaruli. Ho letto con molto interesse dell'incontro che ha avuto con il
neo assessore Silvio Lattanzio. In particolar modo ho apprezzato la proposta di
un Patto per la Città con il coinvolgimento dei residenti del centro storico
"per approntare insieme a loro un vero Piano di Sviluppo Strategico del
Centro Storico visto che pare sia già iniziata una linea discendente molto
preoccupante a causa della mancanza di un Piano Organizzativo". Sono
un'abitante di una Piazza fondamentale del centro storico, Piazza La Corte, che
è divenuta teatro dei peggiori accadimenti di degrado umano. Come residenti
siamo molto sensibili a cercare soluzioni, in accordo con tutti i soggetti
sensibili alla qualità della vita nel centro storico, comprese le tante
attività rispettose del quieto convivere. Sono felice di ritrovare questo
argomento sulla tavola del vostro incontro: questo mi restituisce la speranza
che negli ultimi mesi si è andata assottigliando nel registrare peggioramenti
preoccupanti di vandalismo ed inciviltà. È importante coordinare gli sforzi e,
magari, istituire un osservatorio continuo in cui confluiscano segnalazioni e
idee da parte di chi il centro storico lo vive sia come abitante che come
commerciante, al fine di adottare misure (sanitarie, di pubblica sicurezza,
ecc) calibrate sui fenomeni quotidiani. Grazie per l'attenzione. Spero e conto
di poter partecipare al processo di sano rinnovamento del centro antico.
Grazie. Mirella Caldarone.”
Anche
da parte dei Commercianti emerge forte la condivisione di questo Strumento di Conciliazione
Sociale possibile quindi una propensione positiva della quale va tenuto conto e
che rappresenta un’occasione che non può essere vanificata quindi che va colta
immediatamente senza pregiudizio visto che, come tante altre, anche questa
volta nasce dal basso quindi dalla gente vera e da chi i problemi li vive e li
subisce.
Area
Comunicazione
UNIMPRESA
BAT
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