Il
giorno della Befana ad Andria, nella centralissima corso Cavour, un’aria dall’odore
di smog, acre e pungente ha impressionato i cittadini che transitavano, a
piedi, in quell’area urbana tradizionalmente dedicata alla strusciata festiva e
via dello shopping nella seconda giornata dei saldi invernali. Mentre a livello
nazionale ancora non si placa la polemica che per settimane ha interessato
proprio l’inquinamento ambientale nelle città, in tutte le città della penisola
e mentre nella città di Federico altre giovani, giovanissime vite si spegnevano
proprio a causa di fattori
plausibilmente correlati alla qualità
all’inquinamento ambientale, non è passato inosservato quell’odore pungente di
gas di scarico sicuramente correlato all’elevatissimo flusso veicolare che
interessa anche quella zona della città, specie quando le arterie parallele
sono chiuse al traffico.
La
centralina posizionata, a nostro avviso impropriamente, in via Vaccina ha più
volte letto dati al di la dei limiti consentiti e comunque essendo posizionata
in una zona che non è certo quella più idonea per tale forma di monitoraggio
potrebbe fornire un’idea completamente stravolta della situazione reale in città.
Più
volte ad Andria si è parlato di inquinamento ambientale e di influenza di tali
concause relativamente al grande numero di morti per cancro e all’aumento
esponenziale di patologie legate all’apparato respiratorio, digerente e tumori
correlati. Se ne è parlato più volte e a nulla servono le timide rassicurazioni
degli scienziati anche perché i dati forniti ancora non sono aggiornati e
comunque sono allarmanti, come gli stessi dati scientifici e clinici hanno
certificato.
Noi
di “Io Ci Sono!” - dicono i dirigenti dell’Associazione di Volontariato guidata
da Savino Montaruli - cerchiamo di sostituire agli allarmismi il senso di
responsabilità e ci rivolgiamo all’Amministrazione comunale perché attivi
immediatamente soluzioni definitive per limitare al massimo il fenomeno
dell’eccessivo congestionamento da traffico veicolare, attivando il Park &
Ride dismesso ed abbandonato, chiudendo al traffico l’anello interno
all’extramurale ai veicoli particolarmente inquinanti e non conformi alle vigenti
disposizioni in materia e ripristinando il bike sharing dimenticato mentre ai
cittadini l’appello perché utilizzino tali aree di scambio e facciano uso dei
tanti bus navetta operativi in città, da rendere operativi in città, perché
crediamo sia giungo il momento delle decisioni coraggiose sempre rinviate in
virtù di una continua ricerca di mediazioni impossibili che ad oggi hanno
prodotto forse qualche spiraglio di populismo ma sicuramente nessun risultato
apprezzabile in termini di crescita e di sviluppo di una città ancora
perennemente alla ricerca di un progresso che tarda ad arrivare la cui qualità
della vita è sempre più compromessa e “al limite”.
Associazione ”Io Ci Sono!” – Andria
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