UN
RESIDENTE NEL QUARTIERE SAN VALENTINO NON PUO’ SPENDERE QUATTRO EURO AL GIORNO
PER ANDARE AD ANDRIA.
Gli aumenti ci sono stati e sono partiti lo scorso 15
febbraio ma di questo quasi nessuno ne ha parlato ed è drammatico perchè o
significa che siamo tutti rassegnati o che siamo tutti morti viventi.
Noi non siamo né gli uni né gli altri anche se di
morti viventi in questa città ne vediamo tanti girovagare ogni giorno specie
tra quelli che dovrebbero dare le risposte ai cittadini, al di la delle
bandiere e dei colori politici.
Aumenti del costo del biglietto del trasporto pubblico
urbano che arrivano quasi al doppio del costo precedente e a farne le spese,
come sempre, sono i più disagiati, in primis gli anziani.
Sicuramente di questi aumenti non importa a coloro che
girano con gli stemmi del comune sui cruscotti ma a noi si e specie a noi del
Quartiere San Valentino di Andria che per la nostra festa degli innamorati
disillusi ci aspettavamo qualche opera invece di questa sgradita sorpresa
inattesa.
Se un cittadino della periferica, emarginata, zozza,
dimenticata e maltrattata periferia andriese deve recarsi ad Andria per due
volte al giorno pagando due corse andata e ritorno deve sborsare ben quattro
euro cioè quanto una famiglia mette in conto per fare la spesa e sfamare due
persone a pranzo.
Un esborso vero e proprio che non si può sopportare.
Per tutti i disagi che da quasi quarant’anni stiamo
subendo, umiliati, dovevano metterci a disposizione i servizi taxi gratuiti a
tutte le ore del giorno, invece neanche le pensiline e le strisce pedonali.
E il palazzetto dello sport? Il tendone per il quale
qualcuno beneficerebbe di moltissimi soldi pubblici per promuovere lo sport che
fine ha fatto? Per poterlo utilizzare cosa bisogna fare? Chi lo apre? E’
aperto? Chi lo gestisce? Quale Associazione? Come lo avrebbe ottenuto in
gestione? Quali orari svolge? Dove è scritto?
E il mercatino di quartiere scofolato anni fa, che
fine ha fatto? Gli animaialoni proliferano all’interno dell’area ormai
abbandonata mentre qualche negozio che aveva avuto il coraggio di aprire ha già
chiuso dopo qualche mese di inattività.
Uno sfacelo di fronte alla situazione delle casse
comunali, specie se le cose andranno come si pensa per i mancati introiti degli
aumenti Imu/Tasi, piene solo di pagamenti da fare ai creditori.
Che dramma, che sfacelo, che peccato.
Cos’altro dovremo subire ed attenderci?
I prossimi? Peggio di questi, la storia ci insegna.
Intanto è aumentato anche l'abbonamento mensile
ordinario da 17,50 a 30 euro e l'abbonamento mensile per gli ultra
sessantacinquenni da 11,50 a 19 euro.
Evviva la città dei ricchi, degli straricchi, dei
muti, dei sordi e dei non vedenti.
Il Presidente: Pietro Carnicelli
Il Segretario. Riccardo Anzioso
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