Regione Puglia,
Provincia di Barletta - Andria - Trani, Comune di Andria, Città Metropolitana
di Bari e Fondazione Bonomo: tutti riuniti attorno ad un tavolo per garantire
la vitalità della Fondazione Bonomo per la ricerca in agricoltura.
Un tavolo che,
secondo quanto emerso dal vertice odierno, diventerà permanente, con riunioni
sempre più frequenti, necessarie a trovare soluzioni che chiariscano
definitivamente il futuro della Fondazione.
All’incontro,
promosso dal Presidente della Provincia, Francesco Spina, hanno partecipato
l’Assessore regionale all’Ambiente Domenico Santorsola, i Consiglieri regionali
Ruggiero Mennea, Francesco Ventola e Marco Lacarra, il Sindaco di Andria Nicola
Giorgino, il Consigliere metropolitano di Bari Michelangelo Cavone, il
Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Bonomo Angelo
Visconti ed il Direttore generale del Dipartimento di Agricoltura della Regione
Puglia Gianluca Nardone, peraltro già Presidente della Fondazione Bonomo.
«Tutte le
istituzioni coinvolte nel tavolo permanente istituitosi quest’oggi hanno
dimostrato il proprio interesse a garantire il futuro della Fondazione Bonomo -
ha dichiarato il Presidente Spina -. In questo senso c’è una forte unità
d’intenti tra Provincia, Comune di Andria, Città Metropolitana di Bari e
Regione Puglia; durante l’ultimo Consiglio regionale, in sede di approvazione
del Bilancio, il Presidente Michele Emiliano ha assunto l’impegno preciso di
sostenere la Fondazione Bonomo, ritenendola una priorità per la Regione Puglia.
La stessa Provincia, in questi anni, ha fatto salti mortali per mantenere in
vita la Fondazione, nonostante le innumerevoli difficoltà. Ci sono problemi di
natura giuridica ed amministrativa che cercheremo di risolvere quanto prima, ma
ciò che è emerso è la volontà di tutte le istituzioni coinvolte di dar
continuità alle attività di ricerca che sono il vero cuore del “Bonomo”».
Al termine del
vertice il Presidente della Provincia Francesco Spina ha incontrato il
personale che in questi mesi ha collaborato con la Fondazione Bonomo. «E’ doveroso
chiarire che chi in questi mesi ha collaborato con la Fondazione lo ha fatto
con un rapporto di lavoro a progetto, dunque a tempo determinato. In casi come
questo è inevitabile che ci siano periodi in cui non vi sono progetti
finanziati e pertanto non si lavora, proprio come accade con i Gal. Ma tutte le
istituzioni hanno dimostrato quest’oggi, per l’ennesima volta, la propria
volontà di non disperdere l’inestimabile patrimonio dell’ex Centro Ricerche
Bonomo, profondendo ogni sforzo per garantirne la prosecuzione delle attività».
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