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sabato 5 marzo 2016

PUGLIA : Tributo 630 Consorzi di Bonifica. Agrinsieme chiede di sospendere gli avvisi di pagamento

Verificare se sussistono le condizioni per sospendere gli avvisi di pagamento del tributo 630 emesse dai Consorzi di Bonifica pugliesi commissariati.

E’ quanto chiesto e ribadito più volte da Agrinsieme Puglia - il coordinamento delle organizzazioni agricole C.I.A.-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative settore agroalimentare (Legacoop, Confcooperative, Agci ) e Copagri – sia all’assessore regionale alle risorse agroalimentari Leonardo Di Gioia sia al commissario straordinario dei Consorzi di bonifica pugliesi Gabriele Papa Pagliardini.

Agrinsieme Puglia sta seguendo da due anni la vicenda dei consorzi di bonifica pugliesi e negli ultimi mesi si è fatto promotore di una serie di iniziative nei confronti della Regione Puglia e dei Consorzi al fine di evidenziare come il pagamento del tributo 630 sia ingiusto nei confronti degli agricoltori, in quanto non risultano essere state compiute dai consorzi commissariati le opere di bonifica sui territori e dunque gli agricoltori non hanno ricevuto alcun vantaggio.

Sia chiaro: Agrisieme Puglia ritiene i Consorzi di bonifica un importante strumento per la tutela e la salvaguardia del territorio e per tutti i servizi che tali consorzi dovrebbero erogare agli agricoltori. Però tali consorzi devono funzionare regolarmente e non, invece, esigere solo il pagamento dei tributi, che sono ritenuti da Agrinsieme Puglia ingiusti ed iniqui. 

Nella emissione di tale cartelle, tra l’altro, come più volte ribadito nei mesi scorsi, i Consorzi di Bonifica non hanno mantenuto gli impegni assunti con le organizzazioni professionali agricole. Sono diversi i punti che non rispondono agli accordi sanciti dai tavoli tecnici avuti a luglio 2014 e a febbraio 2015.

Primo fra tutti il mancato rispetto del risparmio di almeno il 60% sulla contribuenza nell’ambito della revisione economica e dell’abbattimento degli importi. Gli importi riportati negli avvisi, infatti, sono stati solo di poco ridotti e non certamente del 60%. Tra l’altro sono stati emessi avvisi di pagamento anche a carico delle aziende di Lecce, Brindisi e Taranto, territori colpiti dalla Xylella fastidiosa, per le quali era stata chiesto l’esonero.

Prima di emettere gli avvisi, inoltre, vi era l’impegno di sottoporre al tavolo tecnico i piani industriali dei Consorzi di bonifica per la dovuta analisi. Cosa che non è avvenuta. 

Per non parlare, poi, del mancato avvio dei lavori di manutenzione straordinaria che dovevano avvenire prima della emissione degli avvisi che, tra l’altro, sono relativi all’anno 2014, annualità nel corso della quale i Consorzi non hanno erogato alcun servizio di bonifica. 

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