Si tratta della più importante celebrazione di questa confessione cristiana, che trae origine dal comando che Gesù stesso diede agli apostoli durante l’ultima cena: "Continuate a fare questo in ricordo di me”.
Lo scorso anno hanno assistito alla celebrazione a Trinitapoli circa 300 persone, tra testimoni di Geova e simpatizzanti. In tutta Italia sono stati oltre 435.000 coloro che si sono radunati per l’evento nelle circa 3.000 comunità sparse su tutto il territorio nazionale. A livello mondiale sono stati circa 20.000.000 coloro che si sono radunati per l’evento nelle più di 118.000 comunità presenti in 240 paesi.
Come avviene in tutti gli incontri dei Testimoni, l’ingresso è libero e non si fanno collette.
Ogni anno la Commemorazione della morte di Gesù viene celebrata dai testimoni di Geova nel giorno in cui, secondo la tradizione, morì il Figlio di Dio, corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico.
La celebrazione avrà inizio con un canto e una breve preghiera. Dopodiché un ministro di culto pronuncerà un discorso che spiegherà le ragioni per cui Geova Dio mandò Suo Figlio sulla terra a morire per tutta l’umanità.
Come fece Gesù durante l’ultima cena, saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso, che per i testimoni di Geova simboleggiano rispettivamente il corpo e il sangue del Figlio di Dio.
Infine, un altro canto e una preghiera concluderanno la cerimonia, che durerà complessivamente circa un’ora.
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