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lunedì 11 aprile 2016

ANDRIA : ASSOLUZIONI CONCORSO VIGILI URBANI, LA VICINANZA E LA SODDISFAZIONE DEL MONDO SINDACALE

“MA NON SI PUÒ PENSARE SIA STATO TUTTO UN GIOCO.”

Dopo quindici anni si chiude una delle più brutte pagine della città di Andria e della sua vita amministrativa. Una pagina probabilmente intrisa anche di elementi che mai conosceremo, forse anche “estranei” ai fatti ma che hanno prodotto sofferenze e patemi nelle persone, nei professionisti coinvolti in una lunghissima azione giudiziaria terminata nei giorni scorsi con l'assoluzione di tutti gli imputati.
La seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Bari, a seguito di rinvio della Corte di Cassazione, ha scritto quindi la parola "fine" alla vicenda giudiziaria riportando serenità assoluta nel corpo della Polizia Municipale ma anche in altri settori amministrativi della pubblica amministrazione cittadina.
L’assoluzione con formula piena da tutti i capi di imputazione per insussistenza del fatto ha suscitato moltissima soddisfazione in città e ciò viene anche da parte del mondo Sindacale e ed Associazionistico. Ad esprimersi sulla vicenda è stato, nei giorni, scorsi , anche il Presidente UNIBAT, nonché rappresentante impegnato del mondo associazionistico locale, Savino Montaruli, il quale ha detto: “conosco personalmente quasi tutte le persone coinvolte in questa tristissima vicenda e mai dico mai è venuta meno la mia fiducia e quella dei miei colleghi nei loro riguardi. Una conoscenza decennale con il dott. Agostino Balducci, il quale è stato  capo di importanti settori comunali in qualità di dirigente ma anche con la dott.ssa Tina Guicciardini, integerrima, seria e preparatissima professionista da decenni impegnata in un settore molto delicato qual è quello delle Attività Produttive del comune di Andria, con la quale i rapporti sono periodici e frequenti; con il Maresciallo Myriam  Mancini, impegnata nella Squadra Annonaria in un altro delicatissimo ed impegnativo compito in una città difficile come quella di Andria dove si trova ogni giorno a fronteggiare situazioni al limite e poi con il mio amico di conoscenza quarantennale, il Maresciallo Mimmo Ruotolo. Anche nei confronti di altri soggetti precedentemente assolti in questa stessa vicenda processuale la stima non è mai venuta meno.  Resta e rimane fortissimo – ha detto Montaruli – il rammarico per quanto accaduto e per la sofferenza causata in questi lunghissimi anni alle persone, ai professionisti ed ai loro cari. Nessuno può pensare che si sia trattato di “un gioco” quindi la consapevolezza di aver procurato tali sofferenze sia anche quella del dovuto riconoscimento del pieno ristoro, che non può e non deve essere solo morale, a quanti hanno subito anche la diffusa sottocultura del sospetto alimentata non poche volte da un’altrettanta sottocultura sovente e disinvoltamente esercitata da chi è avvezzo ad emettere sentenze sommarie e preventive con la sua mente condizionata dal pregiudizio. Anche questa vicenda quindi non passi inosservata e soprattutto nessuno pensi di poter connotare come “normale” qualcosa, come tutto quanto accaduto in questi lunghissimi anni, che di normale non ha proprio nulla o non dovrebbe avere nulla in un Paese normale ma che normale non lo è e che forse non lo è mai stato e mai lo sarà” – ha concluso il Presidente.
  

Area Comunicazione  UNIBAT

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