Raggruppati nella Rete « Vivre la Ville ! », le Associazioni di residenti di molte città europee si riuniranno a Parigi il 31 maggio 2016 (infos suhttp://www.vivre-la-ville.fr/). L’obiettivo è lo sviluppo di un coordinamento europeo finalizzato al rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini nei quartieri dedicati all’intrattenimento notturno , nonché alla salvaguardia del patrimonio dei siti investiti dal fenomeno.Le derive della vita notturna sono certo un fatto notorio; non sono però una fatalità. La rete « Vivre la Ville ! » formula proposte concrete ed economicamente sostenibili per arginare i gravi fenomeni di deriva sociale, proposte lungamente maturate, frutto di esperienze comuni, analisi e strumenti acquisiti dalle associazioni che la costituiscono. Tra i politici responsabili in molte grandi città europee si è creato un clima di competizione internazionale intorno alla organizzazione della vita notturna. Questo è il motivo alla base del carattere nazionale e transnazionale della rete « Vivre la Ville ! ».
La situazione ha raggiunto un punto critico. Un numero continuamente crescente di quartieri è colpito da vere e proprie piaghe sociali: diffusione di alcol e droga, in particolare tra i giovani e i giovanissimi, danni alla salute pubblica per i residenti nei pressi di luoghi ed esercizi di somministrazione notturna, degrado dell’ambiente e delle città, in particolare degrado del patrimonio dei centri storici delle città.
Il costo socio-economico a breve e medio termine non è più sopportabile.
L’applicazione delle regole che dovrebbero proteggere da questo scempio non è più garantita ai cittadini dalla Forza Pubblica. La rete « Vivre la Ville ! » denuncia il rischio già in atto di una evoluzione regressiva del quadro legale stesso.
L’azione di lobbying dei venditori di alcol e dei promotori dello “sballo” continuo è ormai penetrata nel quadro istituzionale stesso. Un esempio sia il fatto che il controllo del disturbo nei quartieri viene, in certi casi, delegato ad attori privati (mimi e altri “animatori” della notte, costosi ed inefficaci) ciò implica finanziamenti accordati dalle autorità locali ad associazioni che, con il pretesto di alibi culturali, incitano di fatto al consumo di alcolici.
Da parte dei politici e delle autorità pubbliche non fare nulla è colpevole. E’ tutta una generazione di giovani che viene in parte sacrificata sull’altare di lobby ben conosciute. Sullo sfondo di una crisi economica persistente è facile sfruttare il disagio, lo sconforto, il pessimismo giovanile per ottenere profitti consistenti. La posizione di acquiescenza delle autorità pubbliche nazionali è in aperta contraddizione con le dichiarazioni pubbliche sullo sviluppo sostenibile. Tale atteggiamento irresponsabile è sempre più vissuto dai cittadini coinvolti come una negazione, una regressione e un abbandono.
La Rete « Vivre la Ville ! » intende intervenire con azioni tutte dirette verso uno stesso obiettivo: sulla base delle loro competenze, gli Stati membri e le istituzioni europee debbono agire con determinazione ed efficacia nella direzione dell’interesse generale.
La portavoce del Comitato, Avv. Antonietta di Lernia
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