Il comitato territoriale Arcigay Bat “Le mine vaganti” esprime “la propria felicità e commozione per l’approvazione del ddl Cirinnà che sancisce le unioni civili tra persone dello stesso sesso nel nostro Paese”.
“Nonostante la dolorosa gestazione di questo disegno di legge che ha visto lo stralcio dell’art.5 sulla stepchild adoption in Senato – dichiarano Vincenzo Antonio Gallo, presidente Arcigay Bat, e Marcello Filograsso – riteniamo che l’11 maggio 2016 si sia scritta la storia, si sia registrato un enorme passo avanti per i diritti di tanti cittadini e tante cittadine che attendevano da tempo il riconoscimento dei propri diritti. Finalmente è stato colmato un vuoto normativo che dichiarava quasi “fuorilegge” l’amore tra due persone dello stesso sesso, che fino a oggi non potevano suggellare la propria relazione o mettere su famiglia come i loro familiari e amici eterosessuali.
La strada verso il pieno riconoscimento è ancora lunga, ma siamo fiduciosi nel fatto che saranno i giudici a valutare caso per caso per quanto riguarda la stepchild, dal momento che un Paese civile non può girare la testa dall’altra parte davanti a 100.000 bambini o ragazzi che vivono in una famiglia arcobaleno. Nel nostro piccolo noi di Arcigay Bat abbiamo cercato di far conoscere in tutti i modi i contenuti del disegno di legge, come fatto lo scorso anno con la manifestazione “Italia bacia Irlanda: confronto tra unioni civili e matrimonio egualitario” alla presenza della senatrice del Pd Monica Cirinnà e dell’europarlamentare Pd Daniele Viotti e come avverrà venerdì 13 maggio al convegno “Le unioni civili e il ruolo dell’avvocato nei contratti di convivenza”.
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