MONTARULI (UNIBAT): “I POLITICI ED I BUROCRATI SPIEGHINO ALLA PIAZZA CHE ENTRO POCHI MESI SI RISCHIA DI PERDERE I FONDI PER LA QUESTURA DELLA BAT”.
IL SINDACO DI CANOSA, IN PIAZZA, RINGRAZIA I RAPPRESENTANTI ANDRIESI PRESENTI.
Canosa c’è. La piazza c’è stata e c’erano (alcuni)imprenditori, cittadini, (alcune)associazioni, le Forze dell’Ordine e (pochissime)autorità politiche, civili e religiose. C’erano e ci sono anche state tante, tantissime assenze. Solamente qualche sindaco e pochissime figure istituzionali in una piazza dove la tensione la si tagliava con il coltello e dove l’incertezza, il disagio e il desiderio di riscatto si avvertivano forti, fortissimi. Con gli interventi del Sindaco Ernesto La Salvia, il quale rivolgendosi alla Delegazione di UNIMPRESA Bat presente anche col suo presidente Savino Montaruli ha pubblicamente ringraziato per tale presenza, e del Coordinatore regionale dell’Associazione Antiracket Antimafia, Renato De Scisciolo, sono stati assunti impegni istituzionali precisi sia da parte dell’Ente pubblico che dell’Associazione Antiracket, alla quale anche UNIMPRESA BAT è aderente, con la imminente organizzazione di un incontro proprio a Canosa con gli imprenditori locali per spiegare i “vantaggi” della denuncia e la necessità di arginare fenomeni così dilaganti e preoccupanti che si mescolano in un contesto, che non è solo quello di Canosa ma che riguarda, identicamente, altre realtà territoriali come Andria, Barletta, Bisceglie, Trani e l’interland, di illegalità diffusa, di costanti e frequenti fenomeni di mancato rispetto del codice della strada e delle pur minime condizioni di vivibilità e di civile convivenza. La serata a Canosa avrebbe dovuto quindi rappresentare un momento di condivisione e di unitarietà che in realtà non c’è stato e le assenze potrebbero nascondere significati subdoli e preoccupanti. Notevole la presenza degli Organi di Informazione e proprio nel corso della serata, tra i tanti interventi, si registra quello del Presidente UNIBAT Savino Montaruli il quale, accompagnato da un folto numero di compartecipanti, cartello alla mano, è tornato sull’argomento della mancate realizzazione della Questura della Bat asserendo che, se entro pochi mesi non dovesse concretizzarsi la fare attuativa prevista, i fondi andrebbero irrimediabilmente perduti ed allora la piazza, le piazze, potrebbero seriamente riempirsi e sarebbero in molti, politici e burocrati in primis, a dover dare spiegazioni pubbliche anche sui loro reiterati silenzi, anche su questo delicato argomento. Senza la realizzazione della Questura – ha aggiunto il Presidente – diventa strumentale ed inutile la richiesta di dotare il territorio di più uomini e più mezzi perché solo con la realizzazione di quell’importante Presidio si potrebbe pensare, sperare che qualcosa possa cambiare. Sta di fatto che la situazione è pesantissima e che l’allarme sociale cresce di ora in ora. I cittadini hanno paura, gli imprenditori vogliono scappar via e il futuro per questo territorio tanto bistrattato, isolato e maltrattato è sempre più grigio. Dopo decenni di immutata compagine direttoria e governativa crediamo che sia giunto il momento che qualcuno faccia mea culpa, faccia dei passi indietro e riconosca la propria inerzia rispetto ad una realtà che chiede ogni giorno azione e concretezza ma che vede soltanto ormai proclami di tipo opinionistico mentre quegli opinionisti sono stati chiamati a cambiare la realtà. Non sono stati e non sono ancora capaci di farlo – dicono da UNIBAT. Prima dell’inizio della Manifestazione Montaruli e De Scisciolo si sono intrattenuti a lungo con l'imprenditore canosino Nunzio Margiotta che ha rotto il silenzio e denunciato con coraggio.
Area Comunicazione
UNIMPRESA BAT
IL SINDACO DI CANOSA, IN PIAZZA, RINGRAZIA I RAPPRESENTANTI ANDRIESI PRESENTI.
Canosa c’è. La piazza c’è stata e c’erano (alcuni)imprenditori, cittadini, (alcune)associazioni, le Forze dell’Ordine e (pochissime)autorità politiche, civili e religiose. C’erano e ci sono anche state tante, tantissime assenze. Solamente qualche sindaco e pochissime figure istituzionali in una piazza dove la tensione la si tagliava con il coltello e dove l’incertezza, il disagio e il desiderio di riscatto si avvertivano forti, fortissimi. Con gli interventi del Sindaco Ernesto La Salvia, il quale rivolgendosi alla Delegazione di UNIMPRESA Bat presente anche col suo presidente Savino Montaruli ha pubblicamente ringraziato per tale presenza, e del Coordinatore regionale dell’Associazione Antiracket Antimafia, Renato De Scisciolo, sono stati assunti impegni istituzionali precisi sia da parte dell’Ente pubblico che dell’Associazione Antiracket, alla quale anche UNIMPRESA BAT è aderente, con la imminente organizzazione di un incontro proprio a Canosa con gli imprenditori locali per spiegare i “vantaggi” della denuncia e la necessità di arginare fenomeni così dilaganti e preoccupanti che si mescolano in un contesto, che non è solo quello di Canosa ma che riguarda, identicamente, altre realtà territoriali come Andria, Barletta, Bisceglie, Trani e l’interland, di illegalità diffusa, di costanti e frequenti fenomeni di mancato rispetto del codice della strada e delle pur minime condizioni di vivibilità e di civile convivenza. La serata a Canosa avrebbe dovuto quindi rappresentare un momento di condivisione e di unitarietà che in realtà non c’è stato e le assenze potrebbero nascondere significati subdoli e preoccupanti. Notevole la presenza degli Organi di Informazione e proprio nel corso della serata, tra i tanti interventi, si registra quello del Presidente UNIBAT Savino Montaruli il quale, accompagnato da un folto numero di compartecipanti, cartello alla mano, è tornato sull’argomento della mancate realizzazione della Questura della Bat asserendo che, se entro pochi mesi non dovesse concretizzarsi la fare attuativa prevista, i fondi andrebbero irrimediabilmente perduti ed allora la piazza, le piazze, potrebbero seriamente riempirsi e sarebbero in molti, politici e burocrati in primis, a dover dare spiegazioni pubbliche anche sui loro reiterati silenzi, anche su questo delicato argomento. Senza la realizzazione della Questura – ha aggiunto il Presidente – diventa strumentale ed inutile la richiesta di dotare il territorio di più uomini e più mezzi perché solo con la realizzazione di quell’importante Presidio si potrebbe pensare, sperare che qualcosa possa cambiare. Sta di fatto che la situazione è pesantissima e che l’allarme sociale cresce di ora in ora. I cittadini hanno paura, gli imprenditori vogliono scappar via e il futuro per questo territorio tanto bistrattato, isolato e maltrattato è sempre più grigio. Dopo decenni di immutata compagine direttoria e governativa crediamo che sia giunto il momento che qualcuno faccia mea culpa, faccia dei passi indietro e riconosca la propria inerzia rispetto ad una realtà che chiede ogni giorno azione e concretezza ma che vede soltanto ormai proclami di tipo opinionistico mentre quegli opinionisti sono stati chiamati a cambiare la realtà. Non sono stati e non sono ancora capaci di farlo – dicono da UNIBAT. Prima dell’inizio della Manifestazione Montaruli e De Scisciolo si sono intrattenuti a lungo con l'imprenditore canosino Nunzio Margiotta che ha rotto il silenzio e denunciato con coraggio.
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