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venerdì 13 maggio 2016

TRINITAPOLI : La città ha una sua anima, unica, preziosa da conservare. Il Sindaco è il primo cittadino, ma anche l’ultimo

Il resoconto degli ultimi anni di gestione dell’Amministrazione è nei fatti, che si sono incaricati di smascherare l’inganno della rinascita che stanno oltraggiando la storia ed il prestigio di Trinitapoli.
La maggioranza che ha governato il Comune negli ultimi anni è stata rinnovata al 90 per cento, il cambiamento, però, è solo nelle facce giovani; i metodi e lo stile, infatti, sono l’espressione della vecchia clientela, della simonia dei privilegi, dell’arbitrio, dell’improvvisazione amministrativa e soprattutto, questo nuovo, che orgogliosamente rivendica la sua discontinuità rispetto al passato, sta esprimendo un vuoto spaventoso di idee e progetti.
Trinitapoli ha una sua anima, unica, preziosa da conservare, una tradizione che non deve perdersi, ma deve essere coltivata e difesa. 
Il Sindaco è il primo cittadino, ma anche l’ultimo, non basta quindi un nuovo Sindaco, serve un “Sindaco nuovo”, libero da condizionamenti di parte, sganciato da carrierismi di partito. 
Noi crediamo che il consenso non si può costruire sul clientelismo. La priorità, pertanto, è la lotta al clientelismo che uccide la competitività e il merito.
Abbiamo assistito in questi anni (e tale pratica continua ancora) ad una gestione del potere “a circuito chiuso”: 
1. da candidati al consiglio comunale a componenti dell’Ufficio Staff del Sindaco; 
2. da componenti dello Staff a candidati consiglieri; 
3. da parenti di Consulenti incaricati e retribuiti dal Comune a candidati consiglieri, nonché consulenti incaricati e retribuiti essi stessi dal Comune. 
Va quindi svolta immediatamente un’opera preliminare di ricostruzione e recupero di tutte le opere distrutte in questi anni a partire dall’Unione dei Comuni, dal recupero delle risorse umane e le professionalità del Patto Territoriale che versa in uno stato di crisi profonda, la sosta camper ormai quasi del tutto demolita; i percorsi naturalistici della Zona Umida, il verde pubblico in stato di totale abbandono, i Tratturi per i quali non viene assicurata la manutenzione da oltre un decennio, e il bacino di accumulo delle acque reflue depurate. La Regione Puglia, proprio in questi giorni, ha approvato la Delibera di Giunta n. 388/2016 con cui si finanziano progetti per il recupero delle acque reflue. 
Vanno rilanciale le Società Tribigas e Bitrigas, partecipate dai Comuni di Trinitapoli e di Biccari che, nella vendita del gas, hanno ceduto clienti importanti dimezzando gli utili che riversano nelle casse dei Comuni, recuperando il vecchio progetto di costituire una partnership con il Comune di Trani che, attraverso l’AMET, vende e distribuisce energia elettrica, per offrire ai cittadini una soluzione sicura alle scelte energetiche per abitazioni e aziende. 
Va, quindi, recuperata la dignità di Trinitapoli sin ora umiliata nel contesto provinciale e territoriale. 
In cinque anni il costo della gestione del servizio di smaltimento è raccolta rifiuti è più che raddoppiato, mentre il servizio è più che peggiorato.
Il Movimento dei Cavalli ritiene che il servizio vada attentamente rivisto e vada rinegoziata la convenzione con la SIA. Non vogliamo essere profeti di sventura, ma ci pervengono notizie poco rassicuranti sul prossimo futuro della Società di Igiene Ambientale FG/4 che raccoglie e smaltisce i nostri rifiuti. Bisogna svolgere una massiccia riduzione dei costi della politica clientelare praticata in questi anni con l’abolizione dell’Ufficio Staff e degli incarichi nelle società partecipate del personale politico riciclato.  
E’ necessaria un’attenta opera di risanamento dei conti pubblici:

1. Adoperarsi per incassare tutte le somme previste in entrata e non concentrarsi solo sul versante delle spese come fatto sin’ora. 
2. Recuperare tutta la mole dei residui attivi mai incassati.
3. Assicurare ricavi dalla gestione della rete gas.
4. Approvare un serio Piano Generale di Sviluppo.
5. Diminuire la pressione tributaria.

E’ altresì improcrastinabile la liberalizzazione delle acque madri per lo sviluppo della termalità diffusa, interagendo con i Comuni vicini e con la Società che gestisce la Salina. 
In definitiva, occorre aguzzare l’ingegno e raddoppiare la vitalità. E’ nei momenti di crisi che va messa in campo la voglia di fare e si devono cercare nuove forme di impegno. 
Ce la possiamo fare, abbiamo dimostrato di saperlo fare in altri momenti, ci dobbiamo riuscire!

MOVIMENTO DEI CAVALLI
Lillino Barisciano

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