UNIBAT:
“COSI’ NON VA, NON VA, NON VA. QUEL MERCATO DOVEVA RESTARE IN
VILLA SOLO FINO AL 30 NOVEMBRE 2011. SERVE UN PROGETTO PER LA CITTA’.
DUE, TRE MERCATI DI SERVIZIO E PERCORSI COMMERCIALI PER ELIMINARE
L’ABUSIVISMO DILAGANTE CHE SPADRONEGGIA.”
“Una
durata massima di 18 mesi, Questo avrebbe dovuto essere il tempo di
permanenza e convivenza del mercato settimanale di Andria con la
villa comunale quindi dal primo dicembre 2011 la risoluzione ad un
problema reale che non è mai avvenuta”. Con queste affermazioni
UNIMPRESA BAT interviene sulla questione relativa al mercato
settimanale del lunedì di Andria che, a distanza di ventisei anni,
si svolge ancora oggi nell’area perimetrale alla villa comunale in
uno stato di convivenza diventato veramente impossibile oltre che
oramai improduttivo al punto che il ramo d’azienda relativo a
quello che, insieme al mercato di Foggia, era il più grande mercato
del meridione d’Italia ha toccato valore “zero”.
A
proposito dell’incancrenirsi della situazione e delle mancate
soluzioni ripetutamente proposte all’Amministrazione Comunale è
intervenuto anche il Presidente dell’Associazione di Categoria,
Savino Montaruli, il quale ha aggiunto: “lo scorso lunedì è
arrivato l’ennesimo rapporto da parte dei Rappresentanti di mercato
e quel rapporto parla ancora una volta di una situazione fortemente
peggiorata nel tempo con un crescente degrado che sta investendo non
solo il percorso mercatale ma anche le sue aree di attraversamento
cioè quelle interne alla villa comunale. Non solo quindi una
questione di natura estetica ma di sicurezza pubblica e di decoro
urbano. L’accumularsi di erba rinsecchita alta e folta, pronta a
prendere fuoco e la presenza di altri elementi di pericolo a
cominciare dalla mancata manutenzione del manto stradale, con enormi
buche lungo il percorso, l’assenza di indicazione degli stalli
delle postazioni di lavoro e un pressapochismo diffuso rappresentano
plasticamente una condizione di abbandono e di stallo preoccupante.
Intanto nulla si sta facendo per adeguare gli strumenti di
programmazione a quanto previsto dalla nuova legge regionale quindi
niente mercatini rionali, niente percorsi ed aree di stazionamento
delle vendite itineranti e dei produttori agricoli con conseguente
abusivismo dilagante che si è impadronito della città, niente
mercati di servizio e di prossimità, niente Farmer’s Market per la
vendita di prodotti a chilometro zero. Niente di tutte quelle minime
condizioni che faticosamente sono state inserite in strumenti
normativi ma che, complice un sistema di controlli e dirigenziale
inadeguato se non inesistente, continuano ad essere palesemente e
ripetutamente trasgredite. Il futuro? Noi non lo vediamo ancora.” –
ha dichiarato il leader sindacale andriese, membro eletto della 3^
Consulta Comunale Attività Produttive della città di Andria.
Area
Comunicazione
UNIMPRESA BAT
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