UNA
TELEFONATA LUNGA VENTI MINUTI TRA LA SOPRINTENDENZA E IL
RAPPRESENTANTE DELLA 3^ CONSULTA COMUNALE.
Una
situazione di incertezza ancora tutta in evoluzione quella relativa
ai dehors nella città di Andria. La rabbia degli esercenti
“bloccati” nei loro investimenti e finiti nel limbo del buio
assoluto si mescola con l’urgenza di conoscere quale sarà la loro
sorte e quella di decine di attività imprenditoriali del centro
storico che hanno investito nei dehors, arredi esterni ai locali per
la somministrazione al pubblico di alimenti, pasti e bevande.
Questa
mattina la lunghissima telefonata tra il rappresentante della 3^
Consulta della città di Andria, Savino Montaruli, e il dott. Del
Conte, dirigente della Soprintendenza che sta lavorando il copioso
fascicolo sulla sua scrivania.
Una
telefonata durata venti minuti che ha consentito di fare il punto
della situazione e di apprendere che entro qualche giorno sarà reso
noto il Regolamento che riguarderà sia le nuove installazioni che
quelle già posizionate. Sarà inoltre resa nota la destinazione di
tutti quei manufatti realizzati senza il parere della Soprintendenza
quindi qualunque situazione di “abuso” non sarà più tollerata,
con tutte le drammatiche conseguenze del caso.
Una
telefonata cordiale quella di stamattina che ha denotato la volontà
di procedere con celerità dopo che da mesi le Associazioni di
Categoria, almeno quelle pochissime sensibili al problema, stanno
incitando il Settore Sviluppo Economico di Andria a procedere con
celerità per evitare ulteriori danni agli esercenti ed inasprire
ancor di più la delicata situazione che lascia anche presagire
l’avvio di azioni legali di tutela o di salvaguardia, oltre che
risarcitorie.
Da
Unimpresa Bat fanno sapere che stanno continuando a monitorare la
situazione e che se non arriveranno immediate le risposte attese si
procederà con un esposto alla competente Autorità di Controllo.
Area
Comunicazione
UNIBAT
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