"La
città di Barletta vuole credere nelle potenzialità e nella
prospettiva del più vasto territorio per avere fiducia nel domani.
Per questo ci permettiamo di chiedere un incontro nel più breve
tempo possibile con tutti i soggetti coinvolti per affrontare in modo
convergente le problematiche aperte e individuare adeguate
soluzioni".
È quanto si legge nella lettera
che con il sindaco Pasquale Cascella è stata sottoscritta dal
presidente del Consiglio comunale Carmela Peschechera, dai vice
presidenti e dai capigruppo consiliari in occasione dell’ultimo
Consiglio comunale, dando seguito a quanto già definito nella stessa
sede lo scorso 24 marzo nella discussione su una interpellanza del
consigliere Giuseppe Losappio. Questa volta, dunque, è l’intero
Consiglio comunale a farsi carico della vicenda della fermata a
Barletta dei “Frecciarossa” della linea “Milano – Bari”. La
comunicazione, nella quale si tirano le fila delle iniziative già
avviate dal primo cittadino, è indirizzata ai Presidenti della
Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato e della
Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera,
Altero Matteoli e Ermete Realacci, al Sottosegretario del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro,
all’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia
Barbara Morgante, all’assessore regionale alle Infrastrutture e
Mobilità Giovanni Giannini, ai parlamentari, ai consiglieri
regionali e ai sindaci del territorio della Provincia di Barletta
Andria Trani. "Quali rappresentanti dell’Amministrazione e
di tutti i gruppi del Consiglio comunale – si legge nella lettera –
sentiamo il dovere di dare conto dell’aspirazione della comunità
cittadina e dell’attenzione del più vasto territorio rispetto
all’esigenza essenziale della fermata dei “Frecciarossa” sulla
linea Milano – Bari per la ripresa della crescita di un’area
vitale del Paese".
Nel rimarcare l’importanza
strategica dei convogli dell’alta velocità Cnella città
d’origine di Pietro Mennea, a cui pure è stato intitolato l’ETR
1000", si richiamano le incoraggianti risultanze emerse nel
documento di Puglia Promozione “Il turismo in Puglia nei primi mesi
del 2016”, che evidenziano risultati al di sopra delle aspettative
per i flussi turistici verso il territorio, con incrementi
riguardanti arrivi e presenze di visitatori, offerta di strutture
ricettive, e i pernottamenti che nella sola città di Barletta hanno
registrato livelli di crescita pari alle realtà a grande vocazione
turistica della regione.
VQueste opportunità –
aggiunge Cascella nella lettera sottoscritta con i rappresentanti del
Consiglio comunale – avrebbero bisogno di essere sostenute da una
rete infrastrutturale moderna, analoga a quella di altre realtà
territoriali dell’Adriatico". Altrimenti, c’è da temere
che "si disincentivino gli investimenti, si avvilisca
l’economia e si mortifichino le speranze di tanti giovani che
desiderano restare e contribuire a far sviluppare la propria terra".
Nella lettera condivisa si
sottolinea il ruolo determinante della mobilità sostenibile e il
costante interesse, da parte dell’utenza locale, per il trasporto
ferroviario che legittimano la prospettiva per Barletta di una
consistente domanda in grado di rendere vantaggioso, per Trenitalia,
il servizio di Frecciarossa.
Si rileva, inoltre, che "Il
nostro territorio non solo combatte strenuamente i problemi connessi
ai ritardi dell’alta velocità sia sulla linea Adriatica sia sulla
direttrice per Napoli (del tutto assente come città di arrivo
diretto) e per Roma, ma è quotidianamente costretto ad affrontare le
difficoltà del trasporto pendolare. In particolare lungo la tratta
Foggia – Bari i pendolari sono costretti ad affrontare difficoltà
accresciute dal disastro sulla linea della Ferrotramviaria del luglio
scorso". Per i firmatari della lettera "la dicotomia
infrastrutturale tra Nord e Sud è uno strappo da ricucire se
vogliamo pensare al domani in modo costruttivo non solo in termini di
economia, ma anche di rispetto ambientale, come le strategie
dell’Unione Europea ci impongono".
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