I GIOVANI AGRICOLTORI ANDRIESI CHIEDONO UDIENZA URGENTE
AL QUESTORE PER CONOSCERE IL PIANO DELLA SICUREZZA.
La
preoccupazione degli agricoltori si sta trasformando in terrore. Non solo il
danno di vedersi sottrarre ingenti quantità di prodotto ma anche il timore di
poter essere aggrediti da bande appositamente organizzate, dedite a furti di
olive nelle campagne. Da minime quantità sottratte da improvvisatori fino ad
enormi quantitativi che vengono sottratti furtivamente da vere e proprie bande
organizzate, che rischiano seriamente di mettere in ginocchio le aziende
agricole.
Da qualche
settimana si è parlato di un Piano della Sicurezza senza che nei dettagli ne
sia stata data informativa diffusa, al punto che di risultati sul territorio
non se ne registrano ancora. Non abbiamo notizie di soggetti colti sul fatto
così come non si ha notizia di incontri pubblici organizzati ad hoc per la
trattazione del delicatissimo problema.
Per questo e per
altri motivi strettamente correlati allo stato di allarme attuale, compresa
l’organizzazione delle ronde di agricoltori a sorveglianza dei propri fondi, si
chiede un urgente incontro con il signor Questore di Bari e Bat, dott.
Esposito, al fine di trarne le dovute considerazioni nonché per dare a noi la
possibilità di formulare eventuali proposte che possano alleviare lo stato di
fortissima tensione sociale che si sta registrando nel territorio e che investe
anche importanti aree del barese e del sud barese.
Di esperienze in
materia di pianificazione degli interventi sulla sicurezza ce ne sono e sono
anche riconducibili ad azioni che negli anni passati, anche grazie al
coordinamento delle Forze dell’Ordine e del riferimento nell’Ente Provincia,
ormai di fatto dismesso anche nelle sue funzioni e possibilità di interventi
con proprie Forze, hanno dato dei buoni risultati, soprattutto verificabili.
Quest’anno cosa
è cambiato? Perché questi interventi tardano ad arrivare, almeno quelli più
visibili e con risultati apprezzabili?
In merito alla
destinazione dei prodotti sottratti furtivamente ci sarebbe da aprire un
capitolo molto interessante per capire quale sia la loro destinazione,
considerate anche le notevoli quantità sottratte.
Da queste
sommarie valutazioni emergono tanti aspetti tutti correlati che fanno parte
dello stesso meccanismo il quale, se non viene fermato con strumenti, uomini e
mezzi adeguati, rischia seriamente di mettere in ginocchio l’economia del
territorio oltre che delle singole aziende agricole.
Noi questo non
lo vogliamo.
Ufficio
di Coordinamento
C.L.A.A.
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