Dal primo gennaio tutti a casa, si tratta di una
ventina di giovanissimi lavoratori
Una ventina di lavoratori in totale, per la maggior parte
donne di cui la metà a tempo determinato. Per tutti l'anno si chiude nel
peggiore dei modi: dal primo gennaio i loro nomi compariranno nelle liste già
corpose dei disoccupati. Si tratta degli operatori di un call center che ha
sede a Bisceglie, Acta s.r.l. il nome dell'azienda, che hanno ricevuto a casa
le lettere di preavviso di cessazione del rapporto di lavoro, la motivazione
riportata è: "licenziamento oggettivo" per chiusura aziendale senza
che però fosse attivata la procedura di licenziamento collettivo, come si
dovrebbe fare in casi del genere (ai sensi della legge 223).
"Questa di natura meramente procedurale – dichiara
Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat - è già una prima
contestazione che abbiamo fatto all'azienda ma abbiamo un'altra serie di
questioni da capire e chiarire di natura contrattuale perché non ci convincono
alcuni aspetti sulla gestione della subordinazione e della para-subordinazione.
L’azienda fa parte di un network nazionale che ha commesse fino al 2019, quindi
non capiamo bene il perché della chiusura. Per comprendere le ragione della
decisione abbiamo chiesto un incontro ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Inoltre,
segnaliamo che tutto ciò accade dopo che una decina di lavoratori decidono di
iscriversi alla Cgil. Sarà, senz'altro una coincidenza", conclude
Deleonardis.
Michela
Alicino
Ufficio
stampa Cgil Bat
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