IL
DIRETTORE ASL DELLE DONNE NON DENIGRI LA CITTA’ DI ANDRIA
MONTARULI
(LIBERE ASSOCIAZIONI CIVICHE): “IL DOTT. DELLE DONNE CHIEDA SCUSA AGLI
ANDRIESI”
Un
giorno un mio amico mi raccontava di essere stato in una pizzeria napoletana e
alla presentazione della ricevuta fiscale notava, proprio sotto la lista dei
prodotti consumati, una strana voce che indicava: “se va, va”. Tale dicitura,
non compresa nel listino ufficiale dei prezzi ma che richiedeva comunque il
pagamento di una somma di denaro, incuriosì il mio amico il quale chiese
spiegazioni al cameriere. Questi gli rispose: “ha letto proprio bene, “se va,
va”. Purtroppo non è andata. E fu così che quella voce venne decurtata dal
conto.
Dovrebbe
o potrebbe essersi ispirato a questo infantile quanto ingenuo “trucchetto” il
dott. Santorsola, tranese privilegiato per aver occupato ed occupare postazioni
istituzionali di tutto rispetto e rilievo, allorquando, il 10 marzo scorso,
annunciava sugli organi di stampa l’eventuale trasferimento della Direzione
Generale Asl/Bt nella sua città di Trani, grazie ad un finanziamento regionale
di 3 milioni di euro da destinare al restauro dell’ex convento degli
agostiniani, dichiarando testualmente: “... fa parte del protocollo di
riconversione della sanità sul territorio cittadino”.
Non
sappiamo se dopo quella di Barletta si sia riaperta la svendita del “meglio”
della città di Andria anche ad altre comunità vicine, come quella di Trani dove
già alcuni uffici pubblici sono stati trasferiti dalla città federiciana, né
sappiamo quale sia la strategia politica che si celi dietro i reiterati e
subdoli silenzi di una classe politica cittadina andriese completamente avulsa
dalla realtà e rinchiusa nel palazzone dorato a sbattersi in lotte interne
fratricide per affogarsi nel potere, sta di fatto che l’uscita del Santorsola
non è la prima sul tema. Il dott. Santorsola forse non aveva messo in conto che
seppur avesse potuto “contare” sui silenzi della politica distratta andriese
non avrebbe mai potuto avere vita facile con i Cittadini andriesi e con il
profondo tessuto Civico e Partecipativo che noi Cittadini siamo stati in grado
di determinare proprio al di fuori e senza quella contaminazione politica
inetta ed inutile. Esattamente a settembre 2010 un altro politico forestiero che
comunque “pesca” ad Andria, guarda caso collega consigliere regionale
del Santorsola, il barlettano aspirante futuro Sindaco della città della
Disfida, signor Ruggiero Mennea, tentava di mettere le mani su quella sede
facendosi scudo di un presunto risparmio economico che avrebbe comportato il
trasferimento del prestigioso presidio presso la sua città di Barletta. In
quella occasione, così come stiamo facendo oggi con il suo collega tranese,
rispondemmo al consigliere Mennea rimandando al mittente la proposta populista
che senza quella reazione decisa e ferma dei Cittadini andriesi e delle loro
Associazioni Civiche forse sarebbe pur passata sottotraccia, vista l’inerzia
che anche allora i politici andriesi, praticamente gli stessi di oggi,
vendevano a buon prezzo sulle strade della prostituzione politica diventata poi
consuetudine diffusa, al punto che la città oggi ha perso quasi la totalità
della rappresentanza istituzionale regalando, ancora una volta, tutte le
opportunità alla vicina Barletta che elegge ben tre Senatori con tutte le
conseguenze che i posteri avranno modo di subire sulla propria pelle.
Non
sappiamo quale sia stato, almeno sinora, il ruolo in tutto questo “movimento”
del nuovo Direttore della Asl Bt, dott. Delle Donne. Sta di fatto che proprio
dopo le reazioni pubbliche delle nostre Associazioni Civiche lo stesso
Direttore si è affrettato a dichiarare che il sopralluogo in quella che il
dott. Santorsola avrebbe voluto etichettare con tanto di targa inaugurale e la
benedizione dei nuovi Dei della politica locale e regionale, sarebbe stato
meramente di natura tecnica.
Premesso
che dal dott. Delle Donne ci attendiamo risposte sulle emergenze sanitarie di
questo territorio martoriato e violentato; sul registro dei Tumori e sulle
condizioni ambientali che ci portano via, ogni giorno, anime innocenti
sacrificate agli abusi ed all’illegalità oltre che alle inefficienze di un
sistema sanitario e di progetti di prevenzione praticamente inesistenti,
invitiamo il Dirigente suddetto ad evitare di sbilanciarsi nel gettare fango
sulla nostra comunità che lo ospita con tanto senso di accoglienza, come
abitualmente fa con “i forestieri”.
Egli
infatti sulla stampa ha affermato, tra l’altro: “.......Tuttavia, la questione pone
all’evidenza l’esigenza, sentita soprattutto dai dipendenti che lavorano nello
stabile della Direzione Generale di Andria e degli utenti che ne fruiscono, di
individuare soluzioni, strutturali o logistiche, che restituiscano una più alta
percezione di sicurezza e funzionalità alla sede attuale, fortemente
penalizzata dalla carenza di parcheggi e di presidio di sicurezza. Infatti sono
quasi all’ordine del giorno i furti di automobili di dipendenti e utenti della
struttura, che arrecano non solo ingenti danni economici a persone che si
recano in via Fornaci per svolgere il proprio lavoro quotidiano a servizio
della collettività, ma anche forte percezione di insicurezza derivante dal
timore del rischio gravissimo di aggressioni fisiche.”
Sarà
nostra cura verificare se queste gravissime dichiarazioni del dott. Delle Donne
siano state o meno oggetto di formali denunce presso le Forze dell’Ordine, le
Autorità politiche locali, il Sindaco e la Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Trani; se il Direttore della Asl/Bt o i suoi predecessori abbiano
adottato tutti i criteri di salvaguardia e messa in sicurezza delle cose e
delle persone che frequentano l’ufficio pubblico e se siano state presentati o
meno dati ufficiali che attestino la gravità di quanto dichiarato e sui
soggetti che si sarebbero resi autori di tali “furti, ingenti danni economici e
timore del rischio gravissimo di aggressioni fisiche” (presunte???). Queste
dichiarazioni le riteniamo oltremodo distruttive e assolutamente ingrate da
parte del Direttore che le ha esternate addirittura attraverso la stampa
on-line quindi visibile in tutto il pianeta ed oltre, alimentando una tremenda
immagine della nostra città quindi invitiamo il dott. Delle Donne a chiedere
scusa ai Cittadini andriesi per quella sua infelice uscita pubblica invitandolo
a concentrarsi sul suo lavoro e sui suoi già ardui compiti istituzionali per
l’esercizio dei quali viene peraltro profumatamente ricompensato da tutta la
collettività, anche dai cittadini andriesi, al cui servizio devono sentirsi ed
essere sia il Direttore, come tutti quei politici privilegiati che continuano a
dilettarsi nel gioco del Campanile.
Di
Campanili la città di Andria ne ha ben Tre e sono posizionati pure molto in
alto.
*Coordinatore Libere Associazioni Civiche
Andriesi
Componente
Effettivo Eletto della 1^, 3^ e 4^ Consulta della Città di Andria
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