Si è riunita nel pomeriggio di giovedì 19 aprile, presso la
Sala riunioni del Palazzo di Città, la Commissione giudicatrice del concorso
alle borse di studio dell’anno 2018 bandito dall’Associazione del Centro Studi
Normanno-Svevi per il conferimento di 2 borse di studio da 2.500 euro ciascuna
a sostegno dell’attività di ricerca in “Storia della città di Barletta”
nell’ambito dell’omonimo progetto promosso dal Comune di Barletta e dalla
stessa Associazione.
La Commissione giudicatrice – composta dal Sindaco di
Barletta, Pasquale Cascella, Francesco Violante, presidente dell’Associazione
del Centro Studi Normanno-Svevi, Pasquale Cordasco, direttore del Centro di
Studi Normanno-Svevi di Bari, Antonietta Magliocca, presidente della Società di
Storia Patria per la Puglia, sezione di Barletta “S. Santeramo”, Victor Rivera
Magos, vice presidente dell’Associazione del Centro Studi Normanno-Svevi,
Danilo Leone dell’Università degli Studi di Foggia (delegato del prof. Giuliano
Volpe), Fulvio Delle Donne dell’Università della Basilicata – ha esaminato 6
candidature con altrettanti progetti di ricerca, espressione dell’interesse
verso la storia della città di Barletta di giovani storici, diplomatisti,
archeologi e storici dell’arte provenienti da diverse Università del
Mezzogiorno d’Italia (Bari, Napoli, Salento, Salerno).
La Commissione ha
valutato meritevoli di assegnazione della borsa di ricerca il progetto di
Alessio Russo, dottore di ricerca in Storia medievale presso l’Università
Federico II di Napoli, e Maria Boccuzzi, dottoressa di ricerca in Paleografia
latina presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. I due progetti si
sono classificati al primo posto ex aequo, conseguendo il punteggio di 24/30.
Alessio Russo ha
presentato un progetto intitolato I “cives armigeri” barlettani: città e d
esercito demaniale nella seconda metà del Quattrocento. Attraverso lo
spoglio della documentazione conservata nell’Archivio di Stato di Napoli e in
altri archivi italiani ed europei, il borsista indagherà sulla presenza di armati
barlettani nell’esercito dei sovrani aragonesi di Napoli, cercando di
individuare, attraverso l’analisi onomastica delle liste dei milites presenti
nella documentazione, l’apporto offerto da Barletta all’esercito regio e
l’origine familiare e la natura dei militari forniti dalla città. Un aspetto
particolare riguarda la possibilità, tutta da verificare, di trovare nelle
liste onomastiche la presenza di cavalieri o armigeri che abbiano partecipato
alla Disfida del 1503. Il progetto si pone comunque in diretta continuità con
gli importanti risultati in corso di definizione del laboratorio di indagine
storica e letteraria sulla Disfida di Barletta, valorizzando ulteriormente il
lavoro da costruire intorno alle iniziative culturali e turistiche legate all’evento
storico.
Maria Boccuzzi ha
presentato un progetto dal titolo I Capitula magnifice universitatis
Terre Baroli della Biblioteca comunale Sabino Loffredo di Barletta. Il
progetto si propone di elaborare una trascrizione, analisi critica ed edizione
di due dei libri di privilegi, statuti e capitoli conservati nella Biblioteca
Comunale di Barletta con la segnatura AP MS I 81 e 80. Si tratta di due
testimoni dalla bella redazione formale, uno in originale e uno in copia coeva.
Il primo reca l’autentica e il sigillo del reggente di cancelleria Jerónimo de
Coll ed è contrassegnato con la lettera B. Il secondo è certamente una copia
del primo ed è contrassegnato con la lettera C. Anche in questo caso il
progetto di analisi paleografica e codicologica dei testimoni si pone in piena
continuità con il laboratorio di indagine storica sul Quattro e Cinquecento
cittadino avviato dal 2016, proseguendo e allargando l’interesse sulle origini
della statutaria cittadina.
I borsisti dovranno
realizzare e concludere la propria ricerca entro il terzo mese dal conferimento
della borsa e i loro lavori saranno presentati alla città in un seminario
pubblico da calendarizzare nell’autunno prossimo.
La Commissione ha
espresso soddisfazione per l’articolazione e la ricchezza culturale dei
progetti presentati, auspicando che non vadano dispersi. Tutte le proposte,
infatti, si misurano con la ricchezza e la complessità della storia della città
di Barletta e del suo territorio nelle sue diverse articolazioni, e sono
conseguenza diretta anche dell’attenzione con la quale la comunità scientifica
italiana sta guardando ai risultati in rapido conseguimento e alle tematiche
sviluppate. La Commissione ha auspicato che questa buona pratica di sostegno
alla ricerca e alla valorizzazione del proprio patrimonio culturale attraverso
il lavoro di giovani ricercatori, in cui la città si sta distinguendo nel
panorama nazionale, possa proseguire anche negli anni futuri attraverso il
sostegno continuo e sempre maggiore della cittadinanza.
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