“Sul PSR è passata la nostra
linea, gli altri si appuntino medaglie di latta”
Per la Xylella la proposta di un Accordo di Programma che responsabilizzi
Europa e Governo
“Gelate di marzo, serve intervento nazionale, gli agricoltori non
mettono tavola con gli slogan”
“Sulla
rimodulazione delle risorse del PSR Puglia 2014-2020 abbiamo avuto ragione noi:
i fondi destinati ai GAL, infatti, a differenza di quanto richiesto da
Coldiretti, non subiranno decurtazioni. Per il resto, passa la linea concreta e
responsabile di AGRINSIEME, vale a dire del coordinamento che rappresenta oltre
il 60 per cento delle aziende agricole e il 90% della cooperative
agroalimentari”. E’ Raffaele Carrabba, coordinatore regionale di AGRINSIEME
PUGLIA - il coordinamento che mette insieme CIA Agricoltori Italiani, Confagricoltura,
Alleanza delle Cooperative del settore agroalimentare e Copagri - a esprimere soddisfazione per la rimodulazione annunciata
dal governo regionale a nome di tutti i presidenti delle singole organizzazioni
che fanno parte del coordinamento.
LA LETTERA. “Nella nostra lettera
aperta del 23 aprile”, ha ricordato Carrabba, “chiedevano espressamente per il
PSR l’assegnazione prioritaria e prevalente delle risorse sulle misure
destinate agli investimenti, per privilegiare le aziende strutturate che oggi
rappresentano il 93% della PLV agricola, la Produzione Lorda Vendibile, tenendo
conto che le restanti imprese, quelle appena avviate, rappresentano solo il
restante 7%”, ha aggiunto il coordinatore regionale di AGRINSIEME Puglia.
“CHIEDIAMO UNA SMENTITA”. Le
organizzazioni di AGRINSIEME, sulla questione PSR, hanno preferito mantenere un
atteggiamento orientato esclusivamente al preminente interesse delle aziende
agricole. “C’è chi ha utilizzato le criticità del momento per guadagnarsi
titoli sui giornali e appuntarsi medaglie sul petto”, ha dichiarato Carrabba.
“Le organizzazioni di AGRINSIEME Puglia hanno scelto la concretezza, chiedendo
e ottenendo impegni precisi sulla rimodulazione del PSR. Per questo chiediamo
al presidente Michele Emiliano e all’assessore Leonardo Di Gioia di smentire
quanto asserito da Coldiretti a mezzo stampa”, ha spiegato Carrabba.
LE ALTRE PRIORITA’: LA XYLELLA. Oltre
alla rimodulazione del PSR, AGRINSIEME Puglia, anche nella recente lettera
aperta del 23 aprile, ha chiesto che la questione Xylella sia affrontata
attraverso la realizzazione di un preciso, completo e articolato ACCORDO DI
PROGRAMMA, come da articolo 8 paragrafo 2 del regolamento Sviluppo Rurale
1305-2013 Sottoprogramma tematici, sul modello del Piano Olivicolo, che
coinvolga Commissione Europea e Ministero della Politiche Agricole per un
rilancio strutturale del comparto olivicolo. “A breve presenteremo la nostra
proposta”, ha annunciato Carrabba, “poiché non è nostro uso fare richieste
senza dare ad esse fondamento e direzione”.
INTERVENTO NAZIONALE.
Carrabba è tornato anche sugli effetti della gelata di marzo 2018 e della
siccità patita nel 2017, chiedendo al governo regionale un approfondimento
immediato sulle azioni da intraprendere per evitare ripercussioni ancor più
negative su un’annata agricola già densa di problemi.
“Le
ultime gelate hanno devastato le produzioni olivicole, soprattutto nel Barese,
nella Bat e in provincia di Foggia: meno produzione significa meno reddito,
meno occupazione e una situazione di gravissima crisi. Occorre un intervento
nazionale, di questo governo o del prossimo che speriamo possa essere
immediatamente operativo. Gli imprenditori e i lavoratori agricoli non mettono
tavola con le promesse e gli slogan elettorali, si intervenga seriamente e
presto”. Resta in piedi, inoltre, la necessità di un quadro programmatorio
complessivo su ruolo, attività e servizi dei Consorzi di Bonifica, in assenza
del quale le aziende non possono far fronte alle richieste di contribuzione.
“Denunciamo anche l’assenza di una piena informazione sulle attività svolte dai
Consorzi e chiediamo altresì una revisione dei Piani di classificazione”.
“Nella scorsa programmazione, nella revisione della PAC, la ripartizione del
plafond degli aiuti accoppiati pari a 429 milioni di euro ha penalizzato
fortemente la Puglia a vantaggio dell’agricoltura del centro nord e, in particolare,
del settore della zootecnia bovina, a cui sono state assegnate il 52% delle
risorse. Entro il 1 agosto 2018 è possibile procedere alla revisione di questa
ripartizione delle risorse, pertanto, chiediamo di attivare uno specifico
Tavolo”, ha concluso Raffaele Carrabba.
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