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lunedì 23 ottobre 2017

BAT : CAMMINANDO SUI RIFIUTI, RESPIRANDO VELENI

Quella che negli anni passati amministratori pubblici, burocrati, sindacati, associazioni di categoria asservite e portaborse di qualunque livello e condizione millantavano essere la cosiddetta Green Bat si è rivelata la terra dei veleni ed ora la melma e i rifiuti vengono a galla o bruciano sotto la terra.
La consapevolezza di utilizzare quella Green Bat per il sol scopo di ottenere visibilità o peggio fondi pubblici da sperperare per foraggiare il sistema rende ancor più lampante il fallimento di queste classi politiche e dirigenti mescolate in una palla di neve ormai discioltasi al sole.
Dai rifiuti tombati a Trani e sulla murgia fino alle discariche di Tufarelle, Puro Vecchio e San Procopio, con conferimento di rifiuti pericolosi provenienti persino dall’Ilva di Taranto, passando per le strade e le campagne delle città ricolme di rifiuti mai raccolti e putrefatti. Una condizione che non risparmia nessuno. Da Andria a Barletta, da Trani a Bisceglie passando per Canosa e comuni murgiani. Un disastro ambientale maturato tra silenzi e trascuratezze di quelle cariche istituzionali e politiche che, paradossalmente e miseramente, addirittura oggi hanno il coraggio di intervenire sull’argomento quasi ad assolvere se stessi per la loro inerzia e immobilismo da quarta e quinta classe qual essi sono, ricercando responsabilità nei fantasmi chiusi nei loro stessi armadi blindati.
E ai cittadini tutto questo cosa provoca? Beffa su beffa con la beffa più grande che è quella di vedersi rovinata la salute, la propria vita e quella dei propri familiari. Continuano a meravigliarsi gli scienziati e i medici degli Ospedali del centro e nord Italia nel vedere l’enorme mole di persone che affrontano viaggi della speranza per farsi curare delle peggiori malattie e patologie contratte nella loro terra cioè nella decantata Green Bat. Viaggi della speranza che spesso sono senza ritorno o il cui ritorno è un biglietto a scadenza, spesso a brevissima scadenza considerata la gravità di quelle patologie che sono strettamente correlate con l’inquinamento ambientale e con la scarsissima qualità della vita nelle nostre città, nei nostri paesi.
La Provincia Bat piange i suoi morti mentre i cartelloni giganteschi, anche questa volta, mostreranno i sorrisi stampati sui faccioni di chi sulle proprie scrivanie, nei palazzi del potere, si esercita al Gioco dello Stratega Politico su come utilizzare i mezzi, qualunque mezzo, per arrivare alla poltrona del piano “superiore”.
I cittadini? I Giovani, le politiche del Lavoro e il dramma della disoccupazione? Le politiche ambientali e della salute pubblica? Meglio tenere le finestre, le porte e le orecchie ben chiuse, tanto le urla del dolore; i pianti delle vittime; la disperazione dei più deboli in quelle stanze ermeticamente chiuse ed insonorizzate non si sentiranno mai.


                                                                                 
                                                                                                          *Presidente “Io Ci Sono!”
                                                                                                             #iononsonocandidato


lunedì 10 aprile 2017

ANDRIA : UN CAPANNONE PER I SERVIZI ASL? LA CITTADINANZA NON NE SA NULLA.

In queste ore si parla di una questione che dovrebbe essere di interesse collettivo e generale ma che pare si stai consumando nelle stanze chiuse della politica e dei burocrati. Il caso sarebbe quello relativo all’attivazione di servizi ASL in un non meglio precisato capannone ubicato in prossimità della campagna ed agro andriese. Un capannone che non è ancora dato sapere quali servizi ospiterebbe anche se pare che il dottor Ottavio Narracci, direttore generale della Asl Bat, ne abbia parlato con i suoi interlocutori politici in privato. Si parla di trasferimento di alcuni uffici e servizi Asl Bt dunque con tutta probabilità di servizi agli utenti dove gli utenti devono andarci per ottenerli. A parte questioni puramente tecniche, come il cambio di destinazione d’uso del manufatto, il problema reale è capire l’utilità, il corretto utilizzo e l’effettivo interesse generale rispetto ad alcune questioni imprescindibili quali: la facilità e la comodità di raggiungere da ogni parte della città il capannone; la sua economicità rispetto a scelte che ovunque stanno andando in direzione completamente opposta rispetto a fitti e locazioni; la sicurezza rispetto all’enorme mole di traffico che un servizio sviluppa quindi la necessità di garantire idonee aree parcheggio che siano dedicate e non promiscue. 
Queste ed altre sono le argomentazioni ancora senza risposta, senza parlare della necessità di fornire servizi di prossimità in una città grande qual è Andria perché non si può mica pretendere, come di fatto accadrebbe con il capannone, che un cittadino residente in quartieri periferici, dall’altra parte della città, debba percorrere oltre cinque chilometri per recarsi al capannone. Rispetto a queste argomentazioni serie pare che il direttore generale, che evidentemente caldeggia questa anomala soluzione, affermerebbe che ci sarebbe ampia disponibilità di parcheggio a servizio della struttura destinata ad ospitare i servizi sanitari in via Barletta. Inoltre aggiunge: “l’apertura della suddetta struttura è da considerarsi una tappa intermediaria verso la definitiva collocazione dei servizi territoriali della città di Andria nell’attuale presidio ospedaliero all’indomani della realizzazione del nuovo ospedale andriese”. Come dire, spendiamo “soli” nove milioni di euro per affittare il capannone e poi si penza. Si, poi si penza, come dicono ad Andria. Il privilegiato direttore inoltre, assumendo evidentemente le vesti di politico navigato visto che si sostituisce a chi avrebbe invece il dovere istituzionale di dare queste spiegazioni ai cittadini ignari del’operazione finanziaria, si affretta ad affermare che i parcheggi ci sarebbe addirittura all’interno del Centro Commerciale Mongolfiera. 
Assumendo dunque le vesti di abile promoter di professione il direttore assurge al ruolo di salvatore delle le sorti del Centro Commerciale, rilanciandone l’attività procurandogli altra utenza e clientela. Come dire, in attesa che arrivi il tuo turno, prendi il bigliettino e vattene a fare spese all’ipermercato così concludi la tua giornata nel paradiso dello shopping cittadino. Al di la delle facili battute che in questo caso potrebbero proliferare all’infinito, siamo certi che tutto quello che sta accadendo attorno a questa vicenda sia solo un teatrino dove manca la parte principale cioè gli attori, i malati, i cittadini e tutti coloro che di sanità, spesso di malasanità, muoiono ogni giorno nella città che aspetta ancora di conoscere perché si continui a morire così tanto di tumori, di cancro e perché di questa terra dei veleni se ne parli sempre così poco. La Asl, prima di fare attività “promozionale” di interessi privati e privatistici dovrebbe spiegare perché oggi, ancora oggi, per pagare i diritti di Dia Sanitaria un commerciante debba lasciare la propria attività per recarsi ad un Cup vergognosamente fatiscente, in coda dalle 4 di mattina, mentre non è possibile pagare tali diritti in forma alternativa, on-line, in farmacia, in tabaccheria o dove diavolo si voglia. E’ curioso che una Asl che non riesce ad informatizzarsi ed a fornire minimi servizi che oggi dovrebbero essere alla portata di tutti con semplici operazioni informatizzate avalli con cotanta disinvoltura e leggerezza l’ipotesi di fittare per nove milioni di euro un capannone in prossimità della campagna andriese per poi dire: “ma questa è una soluzione provvisoria”. 
Noi aggiungiamo: figuriamoci quale sarebbe quella definitiva! Dott. Narraci, faccia il suo mestiere e soprattutto cominci ad incontrare pubblicamente i cittadini che vogliono, attendono risposte mai giunte sullo stato di salute di questa terra inquinata fin nelle sue falde più profonde. Ci dica, dott. Narracci, e ce lo dica prima che anche lei vada via come hanno fatto i suoi più fortunati predecessori, in tutta questa storia quale posto occupa veramente l’interesse del paziente e del cittadino? Non si faccia condizionare dalla politica e dai suoi meccanismi. Lei è un dipendente pubblico e la parola “Pubblico” deve guidarla in ogni sua scelta. In questa circostanza di interesse pubblico, nel capannone, ci venga a spiegare quale realmente sia e lo venga a dire in pubblico non nelle stanze chiuse dei palazzi del potere. 
Noi aspettiamo e se le risposte non arriveranno, ci faremo sentire, con le parole e soprattutto con le carte.

                                                                                                            *Presidente Associazione di Volontariato “Io Ci Sono!”

Membro Eletto 1^, 3^ e 4^ Consulta Città di Andria

lunedì 13 giugno 2016

ANDRIA : NUOVA GIUNTA COMUNALE. “CIAO SILVIO, BENVENUTO PIETRO.”

IL PRESIDENTE UNIBAT INTERVIENE DOPO IL CAMBIO DI GUARDIA ALLO SVILUPPO ECONOMICO.

La nomina della nuova Giunta da parte del Sindaco di Andria Nicola Giorgino continua a registrare reazioni non solo nel mondo politico ma anche associazionistico locale. Immancabile la voce del Presidente UNIMPRESA Bat, Savino Montaruli, anche quale componente eletto e membro effettivo della Prima, Terza e Quarta Consulta comunale il quale è intervenuto su uno specifico Settore cioè lo Sviluppo Economico affermando:
“Saluto con un grosso ciao l’assessore uscente avv. Silvio Lattanzio e porgo il mio personale benvenuto, anche a nome dell’Associazione UNIMPRESA e della Terza Consulta comunale, al neo nominato assessore allo Sviluppo Economico, Marketing Territoriale, Politiche di Sviluppo Strategico e Politiche Agricole, Signor Pietro SGARAMELLA, persona impegnata nel mondo associazionistico - sportivo da sempre e punto di riferimento di tantissimi giovani andriesi. Il mio saluto cordiale a Silvio Lattanzio che con perseveranza, tenacia ma anche con il giusto equilibrio ha saputo assumere su di sé la responsabilità del Settore Sviluppo Economico in un momento difficilissimo per la città e soprattutto partendo praticamente da zero, vista a pressoché totale assenza di politiche concertative mai realmente attuate. Un Settore che non riuniva le componenti ormai da anni suscitando le rimostranze pubbliche di tutte le Associazioni di Categoria che ripetutamente hanno manifestato questo enorme disagio di fronte allo stallo perdurante. L’amico Silvio – ha detto Montaruli – ha avuto l’umiltà di comprendere che la difficile situazione non poteva che ripartire dalla concertazione quindi rigettando vecchie logiche legate al favoritismo, al clientelismo e alla salvaguardia dell’appartenenza quale unico elemento di valutazione, pessimo elemento di valutazione al punto che quelle vecchie logiche politiche hanno prodotto il nulla ed esaltato l’inesistente. Silvio Lattanzio ha aperto numerosi tavoli di confronto e di lavoro. Lo ha fatto coinvolgendo i suoi Colleghi Mastrodonato delle Politiche Ambientali, Legnetti dell’Innovazione Tecnologica ed ha coinvolto anche il prof. Rinaldi al Bilancio con il quale già abbiamo approntato Progetti “a costo zero” per il comune, finalizzati all’utilizzo di fondi pubblici europei per dare linfa ad un sistema locale ormai privo di qualunque risorsa spesso sperperata con disinvoltura e faciloneria. Un lavoro preliminare molto importante che è perdurato nel corso dei mesi che lo hanno visto alla guida del Settore. Silvio ha saputo interloquire con tutti, senza pregiudizio e con senso di rispetto soprattutto per le Istituzioni che ha rappresentato con serietà. Sono certo – ha detto il Leader sindacale andriese – che anche il neo assessore Sgaramella Pietro saprà far tesoro di questo cammino già intrapreso e soprattutto sia consapevole che quel cammino non può fermarsi e che deve produrre risultati per non essere vanificato quindi annientato. Sono convintissimo, conoscendolo da decenni ed avendo già avuto modo di incontrarlo per gli auguri, che l’assessore Pietro Sgaramella avrà il buon senso e la capacità di ascoltare e soprattutto di non farsi minimamente influenzare nelle sue difficilissime scelte che lo attendono, dando un segnale di discontinuità, come ha già fatto il suo predecessore, con vecchie politiche di pregiudizio sino ad allora attuare in spregio delle seppur minime legittime norme comportamentali e di civile confronto. Pietro Sgaramella saprà essere quello che è cioè una persona libera, indipendente, convinta del suo ruolo quindi non ricattabile – ha concluso il Presidente Montaruli”.

Area Comunicazione

UNIMPRESA BAT

martedì 23 settembre 2014

ANDRIA : Adolescenti vittime o carnefici? risposta a montarulli comitato "europa"

L'adolescente andriese: vittima o carnefice?

Il tema adolescenza è forse il più trattato in questo periodo triste della nostra città, più volte alimentato da sterili polemiche sollevate da comitati a volte inesistenti o da persone il cui solo obiettivo è quello di pubblicizzarsi per secondi fini a noi (forse) sconosciuti. Ma siamo a conoscenza di ciò che accade veramente nelle strade della nostra bellissima e gloriosissima Andria?
Partiamo dall'inizio.
Giovedi 18 Settembre 2014 le strade del quartiere Europa erano in sussulto per un evento che avrebbe fatto la differenza: l'FMI (festival della musica indipendente) organizzato dall’associazione culturale Ulisse con il patrocinio del comune di Andria.
Il “Festival della Musica Indipendente” creato dai giovani per i giovani, svoltosi nel parco Giovanni Paolo II, puntava alla riesumazione della movida andriese, deceduta a causa dell'ormai diffuso e caratteristico bigottismo di gran parte dei nostri concittadini. Tra gli invitati comparivano, oltre ai nostri dj del territorio più famosi, il gruppo di musica elettronica Aucan, formatosi a Brescia nel 2007 e ormai conosciuto a livello internazionale. All'evento erano presenti le forze dell'ordine per evitare ogni tipo di disordine, i quali non hanno avuto bisogno di intervenire a differenza delle aspettative di molti.
Ai miei occhi di partecipante dell’evento, posso senz’altro e senza ombre di dubbio affermare che tutto è andato secondo le norme e la buona convivenza civile e sociale, anzi è stata una grandissima occasione per la città di andria e per i suoi tanto “vituperati” adolescenti.
La perfetta riuscita dell'evento però, pur essendo stato un violento schiaffo a moralisti e malpensanti, non è stata sufficiente a smorzare le innumerevoli critiche sui quotidiani online, dando adito a nuovi commenti a volte infondati cresciuti esponenzialmente a causa delle tantissime condivisioni sui social network, arma a doppio taglio per lettori attenti o meno.
Il coordinatore del Comitato Quartiere Europa, sig. Savino Montaruli, scrive di quel Papa (n.d.r. Giovanni Paolo II) che “di fronte a quel degrado […] deve essersi coperto gli occhi e tappato le orecchie”. Mi domando come mai menzionare Giovanni Paolo II? E, come da titolo, chi siamo noi per giudicare un adolescente carnefice e non vittima? Di chi è la colpa, se una ragazzina di 12 anni stringe una bottiglia di vodka tra le mani? Non la vostra, penserete. La colpa è della società.
La risposta è giusta, ma non se data con superficialità. Chi è la società? La società non è un concetto astratto, come si suole intendere. La società siamo noi. La società sono io, è il lettore di questo comunicato, è colui che scrive di aver ascoltato musica "infernale", quando di infernale c'è solo il suo bigottismo, il suo clericalismo, il suo populismo e la sua pochezza umana. Come siamo arrivati fin qui, a questo punto di non ritorno?
Ma soprattutto: come si potrebbe risolvere questa questione sociale?
Probabilmente è troppo tardi, ma come si suol dire, meglio tardi che mai!
Perché non provare a stimolare la popolazione creando meeting, concerti, serate, spettacoli teatrali, mostre ed esibizioni? Le autorità, le associazioni, i comitati non devono solo puntare il dito e trovare i punti negativi in ogni cosa. Devono ORGANIZZARE E CREARE! Troppo facile parlare di genitori inaffidabili. O più in generale, è troppo facile parlare e basta, senza agire.
Che questo comunicato, questo sfogo o qualsiasi cosa sia non venga presa sul personale da alcuni lettori. Si spera più che altro che tutti si pongano delle domande e agiscano affinché la situazione migliori nell'interesse di tutti.
Un ultimo appunto, dimenticato: all'evento la vendita degli alcoolici era vietata ai minori ma soprattutto l'acquisto di bottiglie non era possibile. E gli organizzatori non lavorano nei vari supermercati. Detto ciò, mi stupisce la reazione del coordinatore del comitato di quartiere “europa”, giacchè da coordinatore di Unimpresa Bat avrebbe dovuto avvisare i commercianti del quartiere del divieto di vendita degli alcolici e/o super alcolici ai minorenni. Ma tant’è “Pecunia non olet”.

Luca Santovito
Giovane “adolescente” di Andria.

sabato 1 marzo 2014

ANDRIA : Dalla Tares ai distretti urbani ed altro ancora......Montaruli vuole discuterne in commissione

Facendo seguito alla nota ricevuta lo scorso 26 febbraio 2014 dalla Presidente della 3^ Consulta Attività Produttive, Professioni, Arti e Mestieri e dei Consumatori e Utenti, avv. Laura Maria Pia Tota, con la quale viene preannunciata la convocazione della Consulta, con la richiesta di suggerimenti di eventuali argomenti di rilievo che potranno essere oggetto dei punti da iscrivere all’ordine del giorno per la prossima, imminente riunione, il Presidente di Unimpresa Bat, nonché Vice-presidente della stessa Consulta comunale, Savino Montaruli, ha inviato alla Presidente Tota la seguente nota:

“Gentilissima, grazie per l'attivismo che dimostri non solo in seno alla Consulta e soprattutto per l’elevatissimo spirito di compartecipazione con il quale hai da subito caratterizzato il nostro lavoro, dando altresì esempio di rispetto per le persone e per l’Istituzione pubblica. Per quanto riguarda la prossima, imminente riunione ritengo che si debba altresì riporre l’attenzione almeno su alcune importanti questioni come la trasformazione della Zona Pedonale di via R. Margherita in Z.T.L., considerato l'avvicendamento all'assessorato alla viabilità (valutare anche contestuale invito a partecipare al nuovo assessore cui riproporre l'intera vicenda) e punto sullo stato dei lavori di pavimentazione e di riqualificazione ormai fermi dal mese di novembre scorso; la questione relativa all'attivazione del Distretto Urbano del Commercio visto che probabilmente, utilizzando la nostra iniziativa risalente a qualche anno fa, qualcuno pare stia già muovendo alcune pedine a nostra insaputa; la questione Tares visto che ad oggi, a distanza di un solo giorno da quella che dovrebbe essere la scadenza ma che a mio avviso è solo un temine ordinatorio, non si conosce ancora nulla in merito ad eventuali proroghe dei termini e/o dilazioni o altre iniziative in tal senso. Ritengo, inoltre, che si debbano fare alcune valutazioni in merito al ruolo della città di Andria in seno a Puglia Imperiale visto che recentemente si è palesata una frattura all'interno del Sistema Turistico Locale con la messa in discussione del ruolo dell'Agenzia Turistica. Poiché tale questione vede la città di Andria, con il suo Assessore di riferimento, molto attiva e ben disposta affinché si addivenga ad una soluzione condivisa da tutti i comuni ed Enti interessati perché tornino sui propri passi ed evitino ulteriori future fughe in avanti, ritengo che anche di questo argomento la 3^ Consulta debba farsene carico, anche in questo caso estendendo l'invito al settore competente per conoscere gli sviluppi degli ultimi recenti eventi di importanza fondamentale, visto che proprio il settore turismo rappresenta l’ultima chance per l’intero territorio. Quella potrebbe altresì essere l’occasione per conoscere le risultanze dell’incontro della Conferenza dei Sindaci convocata dal Presidente del Patto Territoriale per l’Occupazione Nord Barese/Ofantino, dott. Pasquale Maria Musci, che si terrà proprio nella giornata di oggi e quelle dell’incontro già convocato dal Presidente dell’Agenzia Puglia Imperiale Turismo, Michele Marcovecchio, per il prossimo giovedì 6 marzo, alle ore 10,00 presso la sede dell’Agenzia a Trani, nel corso del quale si discuterà, all’interno del Comitato di Pilotaggio, dell’adesione formale al Piano di Promozione ed eventi fieristici 2014, della proposta di organizzazione 2^ Edizione della Settimana del Patrimonio Culturale in Puglia Imperiale – valorizzazione beni culturali ed eccellenze enogastronomiche del territorio e sulla proposta di organizzazione 1^ Borsa del Turismo Puglia Imperiale, tutti argomenti importantissimi e realmente in grado di sviluppare un enorme indotto culturale, economico, turistico e di attrattiva per il nostro intero territorio e non solo per alcune minime, quasi insignificanti, frazioni di esso. In relazione allo sviluppo produttivo della nostra città, più in generale, ritengo inoltre necessario fare un punto della situazione, alla presenza immancabile dell'assessore di riferimento, al fine di conoscere quali siano i punti programmatori del crono programma da svilupparsi nei prossimi mesi e comunque finalizzati a lasciare traccia in un comparto fortemente compromesso e in persistente crisi qual è il settore piccolo commercio, compresa l'attività mercatale su aree pubbliche completamente bloccata da anni e in forte stato di tensione. Con la stima e l'apprezzamento che ben conosci, ti saluto caramente”.

Andria, 27 febbraio 2014
Savino Montaruli
Presidente UNIMPRESA BAT
Vice-presidente 3^ Consulta

sabato 19 ottobre 2013

SAN FERDINANDO DI PUGLIA : TARES, IL SINDACO LAMACCHIA, “SIAMO COSTRETTI A COPRIRE INTERAMENTE I COSTI DEI SERVIZI”

TARES, ANCHE I SINDACI DELLA BAT COMINCIANO A PREOCCUPARSI, QUESTA MATTINA LA CORDIALE TELEFONATA DEL SINDACO DI SAN FERDINANDO DI PUGLIA AL PRESIDENTE DI UNIMPRESA BAT.
IL SINDACO LAMACCHIA: “SIAMO COSTRETTI A COPRIRE INTERAMENTE I COSTI DEI SERVIZI”. IL PRESIDENTE MONTARULI: “ANCHE IL MERCATO E IL PICCOLO COMMERCIO SONO UN SERVIZIO PUBBLICO E DOBBIAMO SALVARLI”.
ANCHE A BARLETTA LE TARIFFE SONO PRONTE PER IL VOTO IN CONSIGLIO COMUNALE.

Dopo la nota dell’Ufficio di Presidenza di UNIMPRESA BAT, inviata lo scorso 16 ottobre a tutti i Sindaci dei dieci comuni della Provincia di Barletta-Andria-Trani e al Presidente dell’Ente, con la richiesta di agevolazioni e abbattimenti delle tariffe Tares 2013 per le attività di micro e piccole imprese a sede fissa e commercio su aree pubbliche, arrivano le prime reazioni.
Questa mattina alla sede provinciale di Unimpresa Bat, ad Andria, è giunta la telefonata del Sindaco di San Ferdinando di Puglia, Michele LAMACCHIA, già presidente dell’A.N.C.I. Puglia, il quale si è intrattenuto per molti minuti con il Presidente dell’Associazione, Savino MONTARULI, firmatario della richiesta.
Il Sindaco Lamacchia ha espresso solidarietà per la condizione difficile che stanno attraversando le piccole imprese del nostro territorio riconoscendo il valore di queste ma affermando con chiarezza che sono enormi le difficoltà dei comuni nel dover garantire la copertura totale del costo dei servizi pubblici erogati.
Proprio a tal proposito il Presidente Montaruli ha ribadito il concetto secondo il quale, a maggior ragione proprio nei piccoli comuni, il piccolo commercio, a sede fissa e su aree pubbliche, rappresenta un vero e proprio servizio pubblico quindi va tutelato, salvaguardato e salvato perché sono ormai numerose le realtà in cui questa forma di piccolo commercio, per varie ragioni, sta scomparendo e il danno per la popolazione e per le economie locali è inestimabile quindi quello che c’è da salvare e da rilanciare va fatto subito e con la convinzione necessaria e dovuta.
Prima della telefonata del Sindaco di San Ferdinando di Puglia, il Presidente di Unimpresa Bat ha avuto una lunga conversazione anche con i referenti dell’Ufficio Tributi di Barletta dove si aspetta che le proposte di abbattimento delle tariffe venga discussa in Consiglio Comunale che fra qualche giorno si troverà a doverle approvare avendo già ricevuto il documento finanziario su cui deliberare.
Ora si attendono le mosse degli altri comuni che da quanto ci risulta stanno anch’essi vivendo momenti di tensione soprattutto a causa del clima di incertezza che si respira in questi giorni con chiarimenti che arrivano ogni ora circa le modalità applicative della nuova imposizione, ancora poco chiare anche agli addetti ai lavori.
Si attendono segnali forti anche da parte dei Consigli Comunali che si esprimeranno nel merito e che voteranno i provvedimenti, sperando che non combinino pasticci che darebbero origine a forme di dissenso che questa volta metterebbero seriamente in moto molto più che semplici e delicati sit-in di protesta.


                                                                                                                      Area Comunicazione

                                                                                                                        UNIMPRESA BAT