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News dalle Città della BAT

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lunedì 11 dicembre 2017

BAT : MINNITI SI SCORDA DELLA PROVINCIA

Lo scorso 9 ottobre la sua presenza è stata registrata a Foggia; poi il 10 novembre a Lecce per inaugurare le nuove sedi di polizia e carabinieri a Gallipoli, entrambe sistemate in un unico edificio di recente costruzione, poi la volta di Bari con la recente visita nella città di San Nicola nel giorno dell’Immacolata.
Un evento, quello barese, che ha visto il Ministro all’Interno Marco Minniti presiedere, nel periferico quartiere San Paolo, il Comitato metropolitano barese sulla sicurezza urbana.
All’incontro istituzionale ha partecipato anche il capo della Polizia Franco Gabrielli, alla presenza dei 41 sindaci dell’area metropolitana; dei vertici locali delle Forze dell’ordine, del prefetto di Bari, Marialisa Magno e del sindaco di Bari e della Città metropolitana Antonio Decaro. Nella città di Bari si è dunque insediato il primo Comitato metropolitano. Seconda esperienza di questo tipo in Italia dopo Catania.
Nel corso dell’incontro barese si è affrontata la problematica, delicatissima, della percezione di insicurezza non solo nella città di Bari ma in tutte le altre città dell’Area Metropolitana e la necessità di reperire ed ottenere maggiori finanziamenti da destinare al recupero delle periferie.
Al termine dell’incontro il Ministro ha parlato di "alleanza strategica” con i primi cittadini, perché - ha detto il Ministro - “per rendere più sicura una piazza non basta il presidio delle forze dell’ordine ma servono politiche urbanistiche, buona illuminazione, politiche di integrazione sociale, interventi di arredo urbano con luoghi più sicuri perché dove ci sono luoghi frequentati c’è più sicurezza”.
Pensiamo per un solo attimo a quanta rilevanza avrebbe avuto quella visita del Ministro e del Capo della Polizia qualora si fosse svolta nella Provincia di Barletta Andria Trani e quelle Autorità fossero venute a darci rassicurazioni sulla consegna delle chiavi della nuova Questura, ad esempio. L’incontro barese avrebbe potuto essere un incontro di Rete con il coinvolgimento anche dei 10 sindaci della provincetta in dismissione ma questo non è avvenuto. Perché questa emarginazione anche dal punto di vista istituzionale? Eppure le problematiche, le tematiche affrontate nel corso dell’incontro a Bari sono di strettissima attualità ed identiche anche in questo territorio; nelle sue città cocapoluogo, in quelle più piccole e persino in quelle murgiane. Il clima è roventissimo e rischia di diventare incandescente.
Al Ministro in odore di scadenza di mandato chiediamo: “Ministro Minniti cosa Le sarebbe costato invitare a quel tavolo anche il nostro neo Prefetto, i 10 sindaci in cerca di buone nuove e quel che resta delle istituzioni di questo lembo di Puglia?
Non sappiamo se il Ministro Minniti abbia dimenticato che esiste anche il Cerbero chiamato Bat ma se lo avesse dimenticato siamo qui noi a ricordarglielo perché, caro Ministro, da queste parti quelle condizioni delle quali le hanno parlato a Bari sono molto più acuite e presenti quindi non ci offuschi, non ci trascuri, non ci umili facendoci sentire figli di un dio minore. Se da qualche parte legge che le cose in questo territorio vanno bene non lo dia per scontato. Quei politici e burocrati che pur di non ammettere le loro incapacità amministrative e di governo continuano a rappresentare all’esterno una realtà virtuale che è molto diversa da quella vissuta dalla gente, dalle imprese e dal tessuto sociale, non sempre sono attendibili.
Venga a parlare con la gente, Ministro Minniti, e scoprirà che prima di andare a Bari a parlare di sicurezza urbana avrebbe dovuto fare un salto ad Andria, a Trani, a Bisceglie, a Canosa, a Barletta e a San Ferdinando, passando per Trinitapoli, Margherita di Savoia, Minervino Murge e Spinazzola e, dopo aver degustato le straordinarie specialità enogastronomiche di questa terra, avrebbe dovuto fare anche a noi le stesse rassicurazioni che ha fatto a Bari.
E’ vero, al contrario di Bari ad Andria non c’è un teatro dove farle trascorrere una piacevole serata nel giorno dell’Immacolata, come ha fatto al Petruzzelli di Bari, ma l’avremmo portata nel contenitore culturale nell’ex macello in via Canosa. Almeno si sarebbe reso conto in quale realtà viviamo, senza neppure un teatro; caso unico al mondo. O forse l’hanno rassicurata dicendole di non preoccuparsi perché ad Andria esiste uno dei pochissimi “Osservatori della Sicurezza” in Italia? Anche questa sarebbe una notizia infondata perché quell’Osservatorio, tanto decantato, non esiste più o se esiste non sappiamo proprio cosa faccia o cosa ci stia a fare.


                                                                                                            *Presidente UNIBAT 

martedì 28 novembre 2017

BAT : LA PROVINCIA, DOPO UN ANNO ANCORA ULTIMA IN TUTTO

E’ trascorso esattamente un anno dal rapporto sulla Qualità della vita promosso da ItaliaOggi-Università La Sapienza di Roma con il quale si fotografava la situazione riferita all’anno 2016 su affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero, tenore di vita. Il risultato posizionava il territorio della Provincia di Barletta-Andria-Trani nelle ultimissime posizioni passando, nella classifica finale della Qualità della Vita, all’82esimo posto sulle 110 Province esaminate, perdendo molte posizioni rispetto agli anni precedenti posizionandosi verso la coda della classifica nonostante nelle altre province medio-piccole la qualità della vita è stabile o in miglioramento. Fattori di negatività quali l’elevatissimo tasso di disoccupazione; l’emergenza ambientale e sanitaria; l’emergenza criminalità; il pauroso tasso di disagio sociale e povertà diffusa; l’elevato tasso di popolazione che sta continuando ad abbandonare questo territorio e delle imprese che preferiscono investire altrove i propri capitali; i servizi scolastici non certo eccellenti; il rapporto salute incerto e molto preoccupante rispetto alle malattie mortali; tasso di mortalità e patologie diffuse; la carenza di infrastrutture culturali e per il tempo libero e un generale diffuso senso di disagio che condiziona profondamente il tenore di vita dei cittadini. A distanza di un anno esatto giunge il Rapporto del Sole 24 Ore che non solo conferma quelle negatività ma rincara la dose facendo scalare ancora più in basso la bistrattata Provincia di Barletta Andria Trani che si posiziona al posto nr. 104 sulle 110 province italiane, praticamente ancora ultima in tutto. L’analisi evidenzia le negatività della Sesta Provincia su elementi quali: “Reddito, Risparmi, Consumi” (posto 91°); “Affari, Lavoro, Innovazione” (posto 97°), “Ambiente, Servizi, Welfare” (posto 101°), “Demografia, Famiglia, Integrazione” (posto 96°), “Giustizia, Sicurezza, Reati (posto 50°).
Di nuovo bloccata quindi la classe politica, dirigente e poliasservita locale.
C’è ancora molto da studiare.

 Associazione ”Io Ci Sono!” – Andria

venerdì 8 settembre 2017

BAT : PROVINCIA - IL GIOCATTOLO SI E’ DEFINITIVAMENTE ROTTO.

SULLA DISCARICA TUFARELLE UNA SEMPLICE REVISIONE DEGLI ATTI E NULLA DI PIU’.

L’orchestra non c’è mai stata e gli orchestrali di oggi non suonano più. Un  consiglio provinciale cominciato con un ritardo inaccettabile e sintomatico di una istituzione allo sbando totale. La sala consiliare allestita nell’Auditorium della Scuola non ha nulla di autorevole e racconta l’agonia del cerbero in affanno. Al tavolo, col Presidente Giorgino, sono seduti solo il Sindaco di Spinazzola, di Trinitapoli, di Margherita di Savoia, di Barletta e l’oramai ex di Bisceglie.
Sei su dieci con la Sindaca di Minervino, quello di San Ferdinando e quello di Canosa che prendono le distanze e restano in platea, con i cittadini ad ascoltare. Il Sindaco di Trani assente e i manifestanti molto adirati per il mancato rispetto; un’inaccettabile ritardo di avvio dei lavori che riguardavano l’autorizzazione all’allargamento della discarica a Tufarelle. Un tema delicato che ha dato l’occasione proprio all’istituzione provincia di manifestare tutto quel disagio dello stare insieme senza ormai condividere più nulla.
La Sindaca di Minervino, dimissionaria, prende la parola e le racconta (quasi) tutte sulla gravissima situazione venutasi a determinare. Per il resto silenzio assoluto degli altri Sindaci se non un intervento del Di Feo, ma solo dopo essere stato tirato per la giacchetta dai cittadini che hanno preteso un suo autorevole parere, sul tema. Il Sindaco del comune di Trinitapoli che dunque si schiera al fianco dei manifestanti affermando di essere pronto ad incatenarsi davanti alla discarica per impedirne l’ampliamento ma senza dire quando lo farà e se all’incatenamento siano invitati anche gli altri suoi autorevoli colleghi.
I Cittadini manifestanti che chiedono un atto di revoca degli atti approvati dal consiglio provinciale e un consiglio provinciale (a sei, compreso l’ex Spina) che invece vota all’unanimità un semplice ordine del giorno che prevede l’atto di indirizzo politico affinché il dirigente di settore provveda ad una revisione di quegli atti. Una sorta di (ri)verifica che non sappiamo dove possa portare.
Proprio nelle mani del dirigente, peraltro presente sul tavolo degli autorevoli ma senza mai prendere la parola restata tutta nella bocca dell’unico relatore, il Presidente, finiscono le responsabilità della revisione in quanto è lo stesso Presidente Giorgino a precisare quali siano le responsabilità che ricadano nelle competenze dirigenziali.
Alcuni interventi dalla platea di cittadini presenti all’incontro con la messa in evidenza del dato di fatto relativo alla quasi totale assenza di riferimenti ad aspetti sanitari e di salute pubblica strettamente interdipendenti dalla presenza di discariche sul territorio e alla fine tutto si conclude con un nulla di fatto se non la presa d’atto della totale assenza della “politica” andriese e degli altri comuni che, a detta del Presidente, al contrario di Canosa e di Minervino, non avrebbero intrapreso alcuna azione di contrasto e/o di contrapposizione rispetto all’ampliamento della discarica, come invece hanno fatto Canosa e Minervino.
Presenti anche alcuni esponenti del mondo associazionistico andriese; il Presidente di “Io Ci Sono”” e di UNIBAT, componente della 4^ Consulta Ambiente della Città di Andria, Savino Montaruli; il medico Berardino Leonetti; l’esponete di Onda d’Urto Antonio Tragno.
Anche il mondo sindacale, para sindacale, della cosiddetta rappresentanza delle imprese, anche del mondo agricolo, non si sono viste o almeno non si sono fatte riconoscere né hanno mai assunto alcuna posizione sul delicato tema.

                                                                          

                                                                                   *Presidente “Io Ci Sono!”

giovedì 20 aprile 2017

BAT : "Province, un grande pasticcio all'italiana."

Siamo sicuramente l'unico Paese al mondo che facciamo e attuiamo  anni prima una Riforma, la Delrio, dando per scontato che il referendum costituzionale avrebbe sancito la cancellazione definitiva delle Province. E, invece, è andata in modo diverso: gli enti continuano a esistere ma senza soldi. Il rischio fallimento non è nuovo; in questi ultimi anni il governo non solo ha tolto entrate alle Province, ma ha chiuso i rubinetti anche sul piano delle risorse da destinare a quei servizi che pure gli enti hanno dovuto garantire, due su tutti: manutenzione delle scuole superiori e delle strade provinciali. Insomma la sicurezza degli studenti e degli automobilisti da garantire senza soldi! I presidenti, prima hanno fatto i salti mortali, quando poi hanno capito che si dovevamo attrezzare per i miracoli, hanno alzato bandiera bianca e hanno cominciato a presentare esposti cautelativi contro il Governo in Procura, Corte dei Conti e Prefettura.
La Regione Puglia, muovendosi nei confini della sciagurata riforma non ha saputo fare di meglio se non istituire il corpo di vigilanza ambientale regionale. Assurdo! Per questo ho chiesto al presidente della Settima Commissione, Congedo, di invitare l'assessore Nunziante e i presidenti di Upi e ANCI per un'audizione che vada oltre le parole, ma che prospetti iniziative utili per dare una mano alle province pugliesi.

Francesco VENTOLA".

lunedì 13 febbraio 2017

LA PROVINCIA BAT CON LA VALIGIA IN MANO

Una spersonalizzazione, un sezionamento, uno smantellamento scientifico ed irreversibile quello ai danni dell’Ente Provincia Bat. Un’operazione chirurgica che vede da una parte tantissimi medici legali ad eseguire autopsie sul cadavere per trovarne la causa del decesso e, dall’altra, l'anatomopatologo sempre a prelevare brandelli di tessuti sciupati e maltrattati. Una biopsia il cui esito è noto e consiste nel definitivo smantellamento dell’allattatrice generosa che tanto ha dato senza ricevere nulla in cambio. Fra qualche giorno la Provincia sarà per strada, con la valigia in mano, alla ricerca di un’altra allocazione, che qualcuno vorrebbe ormai fuori dalla città di Andria, come è sempre stato nella pianificazione strategica di taluni “rappresentanti” del territorio.
Un trasferimento apparentemente “forzato” ma che è il risultato di una lunghissima agonia resa ancor più lunga da incapacità e da leggerezze di chi, quando l’uovo è ormai svuotato, non trova più gusto nel succhiare dal buchetto superiore del guscio e sentire che non esce ormai più nulla dopo che moltissime labbra si sono, negli anni, poggiate su di esso per abbeverarsi senza risparmio.
Dopo il definitivo tradimento, con la subdola modifica dello Statuto originario il quale, recependo lo spirito dei fondatori e delle comunità, aveva definito la policentricità dell’Ente con i tre Poli dislocati in modo razionale nei tre cocapoluoghi, il Cerbero sembra ormai avviarsi verso morte definitiva e certa, anche se c’è ancora chi continua a volerlo rianimare per strappargli gli ultimi frammenti di carne e di interiora ancora commestibili.
Siamo certi che il blando e celato tentativo di chi vorrebbe “approfittare” dei problemi strutturali dell’edificio di Piazza San Pio X per paventare trasferimenti della sede istituzionale e legale altrove, in altra città, sarà reso vano dall’autorevole rappresentanza politica ed istituzionale cittadina a tutela della prerogativa della città di Andria. Se poi Luigi Antonucci voglia insistere nel chiedere al suo Sindaco
di proporre di ospitare gli uffici della sede della Bat nella sua città, nell’orto botanico, allora all’amici Gigi dico: facciamo quel cambio tanto atteso e sancito dallo Statuto fondante dell’Ente. Prenditi pure quella sede legale e completa la realizzazione del Polo Istituzionale, con sede legale, giunta e consiglio a Barletta, ma dacci subito, e dico subito, la sede della Prefettura, come anche già previsto nella legge dell’Ente, in modo che ad Andria, con la costruzione della Questura Bat in corso, si realizzi il Polo della Sicurezza, dando seguito all’accordo peraltro già sottoscritto e condiviso dai Sindaci il 28 luglio 2006.
Caro Gigi, forse stai continuando ad interloquire ed a rivolgerti alle persone sbagliate o comunque continui anche tu a dimenticare che dall’altra parte c’è il Popolo, la gente, gli elettori ormai svuotati della loro dignità e del voto stesso; coloro che pensando di dispensare deleghe di democrazia e di partecipazione ma che dispensano, inconsapevolmente nelle ormai rare occasioni di chiamata al voto, benefici e vantaggi a chi poi li dimentica il giorno dopo. Aprire il dibattito, aprire le porte, i portoni e i cancelli e confrontarsi sul campo: questo chiede la gente.
La maggior parte delle decisioni assunte da questo Ente nel corso di questi suoi lunghissimi anni di esistenza sempre in stato di convalescenza non sono state gradite ai cittadini della Bat ed ignorarlo o peggio non saperlo non fa bene alla politica né al mondo istituzionale e non fa neanche bene a quel timido tentativo di riavvicinamento che il mondo dei nominati vorrebbe provare a ricucire. Il tessuto e talmente sfrangiato che ricomporlo è diventato praticamente impossibile.
No, tutto questo non è accaduto per caso. No, non è stato un caso se oggi stiamo parlando di un Ente ammazzato dissanguato e della Politica che non c’è e che non si fa più.



*Presidente UNIBAT

lunedì 28 novembre 2016

BAT : AUGURI AI NUOVI ASSESSORI DELLA PROVINCIA CHE NON C’E’ PIU’

A pochi, pochissimi giorni dal voto referendario la politica locale continua a far finta di nulla e come nel film di Totò continua a dire a se stessa: “e che mi frega a me, che so’ Pasquale io!”.
La realtà invece è altro e parla di tutt’altro. Quella che nacque come lo strumento rivoluzionario che avrebbe dovuto sopperire alle tantissime inefficienze delle amministrazioni comunali e territoriali cioè la Provincia di Barletta Andria Trani, che pure nei suoi primi anni di operatività ha tentato di assolvere a tale compito, non esiste più e non esiste più non da oggi ma da tantissimo tempo.
Nonostante si voglia continuare a far finta di nulla ed interpretare una parte che in quel film straordinario del Principe di Napoli non esiste, i “protagonisti” della storia passata, recente ed attuale del cerbero, mostruoso cane a tre teste, devono prendere atto di trovarsi ad operare, ormai anche in solitudine, in un’ampolla vuota e con l’ossigeno in definitivo esaurimento.
Poiché la politica oltre ad essere l’arte dell’impossibile è anche l’arte dell’inesistente bisogna continuare a far finta di nulla e lo si deve fare fino in fondo anche quando l’immobile della sede legale diventa impraticabile, al limite del collasso statico. Fra qualche giorno, dopo il voto referendario, qualcuno potrebbe arrivare a chiudere definitivamente il portone del “gioiello” che pure in questi anni di “soddisfazioni” ne ha regalate tante, tantissime a tantissimi fedelissimi.
Tra un SI ed un NO si va dunque avanti ed ecco che arrivano pure le deleghe assessorili. Come dire, non sappiamo se a tavola arriverà il companatico ma le posate devono essere rigorosamente d’argento ed i bicchieri di cristallo, anche se si sa già a priori che resteranno vuoti. Vuoti, proprio come gli incarichi assessorili dispensati recentemente ai nuovi rappresentanti dell’Ente moribondo ed acciaccato.
Sono molti anni ormai che a Piazza San Pio X, come in tutte le altre sedi decentrate per le quali si continuano ancora oggi a pagare costosi canoni di locazione nonostante la maggior parte di quelle stanze siano desertificate e senza più personale, con superfici superflue ed inutilizzate, non si tengono più incontri, riunioni, seminari pubblici.
Sono anni ormai che quell’Ente non produce più rapporti umani ed istituzionali. Sono anni, moltissimi anni, ormai, che quell’Ente non svolge più quell’ambizioso ruolo che l’ha visto nascere e per il quale avrebbe dovuto esistere. Svuotato delle sue competenze l’Ente Provincia Bat deve fare i conti con la realtà e la realtà dice che il tempo della vacche grasse, anche per il cerbero, è finito e la tavola rotonda ha sempre meno sedie. Una tavola non più imbandita a festa eppure ancora sempre tanto appetibile, foss’anche solo come trampolino di lancio verso più ambite mete politiche, raggiungibili ormai senza fatica e senza grandi sforzi in un Paese dove a votare ci vanno sempre in meno.
Non so quali possano essere i compiti, i ruoli, le mansioni, le aspirazioni, le ambizioni, le prospettive e le prerogative dei nuovi assessori provinciali di fresca nomina da parte del fresco nuovo presidente ma credo che non servano a molto, forse proprio a nulla e questa, ovviamente, è una valutazione di carattere tecnica e non già nel merito delle qualità che ciascuna di quelle persone sicuramente possiede e dei tanti meriti insiti in ognuna.
Assessori senza portafoglio, in un territorio la cui condizione ambientale è disastrosa e forse irrecuperabile, anche dal punto di vista sanitario; dove le strade sfasciate non consentono neanche più agli autocarri di recarsi sui luoghi di lavoro; dove anche le nuove progettualità come la strada Andria-Trani manifestano lacune gravissime e generano solo malcontento e danni per le aziende, in un territorio con il più elevato tasso di disoccupazione con picchi di oltre il 54% per quella giovanile; dove le politiche culturali sono affidate all’improvvisazione e all’iniziativa autonoma dei singoli comuni, senza una programmazione organica e logistica comune. Un territorio dove l’economia si regge su pochissime eccellenze ma che ha perso e che sta perdendo le sue più antiche tradizioni agricole, professionali ed artigianali.
Di fronte a questo sfacelo certificato dalle statistiche e dai dati scientifici, porgo i miei auguri e quelli dell’organizzazione che rappresento ai neo assessori provinciali: ad Amedeo Bottaro, Vicepresidente con delega all'Ambiente, Partecipazioni Societarie e Personale; a Francesco Carlo Spina, Vicepresidente con delega ai Lavori Pubblici e Pubblica Istruzione; a Pasquale Cascella, Consigliere provinciale con delega al P.T.C.P., Pianificazione del Territorio e Paesaggio; a Francesco Di Feo, Consigliere provinciale con delega a S.U.A., Manutenzione e Patrimonio, Trasporti; a Michele Lamacchia, Consigliere provinciale con delega a Programmazione Economica e Finanziaria; ad Ernesto La Salvia, Consigliere provinciale con delega a Politiche Sociali e della Formazione; a Maria Laura Mancini, Consigliere provinciale con delega alle Politiche Culturali e Promozione Territoriale, a Paolo Marrano, Consigliere provinciale con delega a Vigilanza e Politiche della Sicurezza, a Michele Patruno, Consigliere provinciale con delega ad Agricoltura ed Aziende Agricole.
Un augurio, il più sentito, anche all’Assessore che non c’è, quello allo Sviluppo Economico ed alla Pianificazione Strategica Turistica le quali deleghe non so a chi siano andate in capo visto che nel lungo elenco non compaiono da nessuna parte.
Non oso chiedere ai nuovi sindaci-assessori con quali risorse intendano attuare i loro programmi di sviluppo, che non sono stati resi noti, nei settori di competenza né oso chiedere loro se pensano di fare come assessori provinciali meglio ed in modo diverso ciò che hanno fatto e che ancora oggi continuano a fare nei loro comuni come Sindaci. No, non chiederò tutto questo, non voglio metterli in imbarazzo anche perché in Piazza San Pio X, ad Andria, anche se il palazzo ormai sta crollando e l’altro giorno è stato fatto evacuare, bisogna fare finta di nulla e sorridere, sempre!
Auguri.


* Presidente UNIMPRESA Bat

venerdì 21 ottobre 2016

BAT : GIORGINO AUMENTA LO STIPENDIO DELLA SEGRETARIA GENERALE

DI QUELLA CHE L’ESPRESSO DEFINI’ LA PROVINCIA DEGLI SPRECHI.
CHI AVEVA RAGIONE? CHE FINE HA FATTO LA QUERELA DELL’EX PRESIDENTE VENTOLA?

Era il mese di luglio 2011 quando il periodico l’Espresso pubblicò un servizio giornalistico di approfondimento sulla Provincia Bat, definita degli sprechi. Il servizio d’inchiesta si apriva con una bella immagine fotografica della segretaria generale della quale oggi si parla su tutti i media per aver beneficiato di un aumento di stipendio del 50% da parte del neo Presidente della Provincia, il Sindaco di Andria.
Su L’Espresso veniva evidenziato proprio il mega ufficio color confetto della segretaria, dott.ssa Maria De Filippo, immortalata in posa ammaliante, vestita in bianco ed adornata con monili Chanel, secondo quanto scritto nell’articolo. Per quel super ufficio venivano spesi 70 mila euro mentre il cerbero, mostro a tre teste tanto detestato dagli stessi cittadini della provincia sprecona, si vantava di aver assunto ben 287 dipendenti le cui sorti e competenze future ancora oggi sono ignote.
In quell’intervista fu la stessa segretaria generale ad affermare: “io ho lavorato per sei mesi in macchina” ritenendo, dunque quell’ufficio super chic meritato e dovuto. L'articolo a cura di Tommaso Cerno andava anche oltre il mega ufficio dell’avvenente segretaria al punto che fu l’allora Presidente Francesco Ventola a querelare il settimanale L’Espresso per tutelare l’onorabilità, la reputazione e l’immagine dell’intera amministrazione provinciale.
La decisione del Presidente di ricorrere alla giustizia per tutelare l’immagine dell’Ente venne fatta conoscere a tutti i cittadini attraverso una sua lettera aperta. Oggi, a distanza di oltre cinque anni dall’articolo giornalistico e dalla querela quegli stessi cittadini si chiedono: “come è andata a finire? Ha avuto ragione l’Ente Provincia ottenendo il mega risarcimento con conseguente condanna dell’Espresso oppure cosa? E se a perdere in tribunale fosse stato l’Ente Provincia cosa è accaduto successivamente? Perché non se ne è saputo più nulla?
Notizie in merito all’intricata vicenda non è dato averne e la Delibera n. 62 del 14 luglio 2011 che stabili l’azione giudiziaria sia in sede civile che penale nei confronti della rivista settimanale “L’Espresso” non si sa che seguito abbia poi avuto.
La “difesa” della Provincia fu anche incentrata sul “contenimento della spesa” e ciò veniva qualificato essere un obiettivo perseguito da subito mediante l’adozione di procedure e mezzi - come l’utilizzo della carta intestata su fogli normali, una sola auto blu di rappresentanza e di due auto di servizio - che avrebbero consentito di ottimizzare gli stessi.
Oggi, ad ottobre 2016, fra i primi provvedimenti del neoeletto Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani nonché già ex Presidente del Consiglio provinciale, oggi Sindaco di Andria con in capo altri numerosi incarichi, spicca quello che prevede il rafforzamento delle funzioni ed il conseguente aumento del compenso proprio del segretario generale, dott.ssa Maria De Filippo.
In virtù di questa estensione di poteri, il Presidente Giorgino ha disposto in favore dell’avvenente la maggiorazione del 50% della retribuzione di posizione in godimento.
In realtà la legge permetteva di riconoscerle un aumento non inferiore al 10 per cento, né superiore al 50 per cento. Con tale aumento la dottoressa arriverebbe a percepire addirittura sui 120mila euro annui, che sono quasi duecentoquaranta milioni delle vecchie, rimpiante, care, amate lire.
Noi delle Libere Associazioni Civiche Andriesi restiamo disgustati da tali provvedimenti assunti in autorità in quanto inseriti in un contesto sociale ed economico drammatico per questo territorio, in un Ente inutile, superato, abnorme, sprecone, insignificante, improduttivo ed ormai decadente con sulle spalle solamente oneri, tra i quali quelli delle locazioni per uffici ormai desertificati, senza funzioni ma costati tantissimi soldi pubblici per allestimenti e decorazioni.
Noi andriesi non possiamo restare in silenzio di fronte a tanto scempio ed a tanta arroganza.
Noi non restiamo ammutoliti e diciamo di farla finita con queste manie di grandezza perpetrate a danni di tante famiglie, molte delle quali vivono il dramma della disoccupazione, della miseria e del disagio sociale.
Quella di cui parliamo è stata definita essere la provincia più povera della Puglia e quella con il più avanzato stato di degrado. Emergenze continue che vanno dalle discariche allo sversamento dei veleni prodotti dai rifiuti che hanno anche inondato le strade urbane ed extraurbane; emergenza ambientale e sanitaria che ha messo la provincia degli sprechi al centro di studi per l’analisi e il monitoraggio dell’inquinamento quale fonte di tumori e malattie mortali, allergie ed intolleranze.
Una provincia ai primissimi posti per l’emergenza criminalità e per la sfiducia dell’imprenditoria che non investe più in questo territorio.
Una provincia che non è neanche riuscita a spendere il denaro stanziato per la costruzione della Questura della Bat e che rimane inetta di fronte all’emergenza sociale che rischia di brillare da un momento all’altro.
Allora dove sono i meriti? Dove si inseriscono questi provvedimenti assunti da un giorno all’altro in favore e beneficio di singoli?
A fronte di benefici di alcuni esiste l’intero tessuto dei residenti della provincia che non hanno ottenuto alcun beneficio in tutti questi anni ma solo ulteriori oneri e vessazioni, senza ricevere alcun servizio in cambio.
Ormai siamo in un contesto ridicolo dove la farsa ha preso il sopravvento e dove non c’è più speranza né futuro, almeno per chi resta a guardare ciò che altri fanno con tanta disinvoltura e faciloneria, continuando a credere che tanto nessuno reagisca.
Noi non restiamo in silenzio e non temiamo di essere “bloccati” nel nostro pensiero e nella nostra libertà.


Savino Montaruli (Associazione “Io Ci Sono!”)

Vincenzo Santovito (Libere Associazioni Civiche Andriesi)

mercoledì 12 ottobre 2016

BAT : Elezioni provinciali, i risultati ufficiali

Dopo aver concluso nella giornata di ieri le procedure di propria competenza, l’Ufficio Elettorale della Provincia di Barletta - Andria - Trani ha proclamato eletto quale Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani il Sindaco di Andria Nicola Giorgino, con un totale di voti ponderati pari a 61.621.
Risultano invece eletti quali Consiglieri provinciali il Sindaco di Bisceglie Francesco Carlo Spina (con 17.237 voti ponderati), il Sindaco di Trinitapoli Francesco Di Feo (con 14.089), il Sindaco di Trani Amedeo Bottaro (7.695), il Sindaco di Barletta Pasquale Cascella (4.214), il Sindaco di Canosa di Puglia Ernesto La Salvia (3.913), il Sindaco di Margherita di Savoia Paolo Marrano (3.661), il Sindaco di Minervino Murge Maria Laura Mancini (2.952), il Sindaco di San Ferdinando di Puglia Michele Lamacchia (2.940) ed il Sindaco di Spinazzola Michele Patruno (2.624). 

venerdì 23 settembre 2016

BAT : Riapertura dei termini per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci conto terzi

La Provincia di Barletta - Andria - Trani ha riaperto i termini per la presentazione delle istanze di ammissione all’esame per il riconoscimento dell’idoneità professionale per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci per conto terzi.
La seduta d’esame è fissata per il giorno 25 ottobre 2016.
Gli operatori interessati a presentare la propria istanza di partecipazione all’esame abilitante entro il termine perentorio delle ore 13.00 di lunedì 26 settembre.
Per i requisiti di partecipazione, il contenuto dell’istanza e la documentazione da allegare si dovrà fare riferimento al vigente Regolamento Provinciale per l’espletamento degli esami per il riconoscimento dell’idoneità professionale per l’accesso alla professione di trasportatore su strada di merci conto terzi, approvato con Delibera di Consiglio provinciale n. 13 del 22 luglio 2010; per le modalità di svolgimento dell’esame e la valutazione delle prove, si applica invece quanto dettato dal D.D. n.79/2013.
Per consultare l’avviso e la relativa modulistica si rimanda alla sezione “Bandi” del portale istituzionale della Provincia, all’indirizzo www.provincia.bt.it.

Ogni eventuale altra informazione potrà essere richiesta presso la segreteria d’esame sita in Barletta a Piazza Plebiscito 34, il giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 ed il martedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30, contattando telefonicamente il numero 0883.1978952/4 o inviando una mail all’indirizzo infrastrutture.trasporti@provincia.bt.it.

giovedì 22 settembre 2016

BAT : Avviso per la realizzazione di attività e strumenti di comunicazione a supporto delle iniziative del Sac “Terre Diomedee”

La Provincia di Barletta - Andria - Trani ha pubblicato un avviso di preinformazione, ai sensi dell’art. 60 comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016, per la realizzazione di attività e strumenti di comunicazione a supporto delle iniziative di fruizione del Sac “Terre Diomedee”.
La gara riguarda in particolare la realizzazione di servizi di comunicazione basate soprattutto sull’utilizzo dei canali social e di forme di marketing innovativo basate su storytelling e coinvolgimento partecipato della popolazione (per un valore di 113.700 euro al netto di iva) e la realizzazione di cataloghi che promuovano il marketing materiale ed immateriale del territorio di riferimento ed i prodotti di merchandising che rendano più attrattivo un bene culturale agli occhi di diverse categorie di utenti (del valore di 79.250 euro al netto di iva).
Pertanto, l’importo complessivo a base d’asta è di 192.950 euro iva sclusa.
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è previsto per il 21 ottobre 2016.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare telefonicamente il numero 08831978525, inviare un fax all’indirizzo 08831978011 ed una mail all’indirizzo c.corriere@provincia.bt.it.  

mercoledì 20 luglio 2016

BAT : Avviso per l’assegnazione di 42 Studi di Consulenza per la Circolazione dei Mezzi di Trasporto

La Provincia di Barletta - Andria - Trani ha indetto un avviso pubblico per l’assegnazione di 42 sedi di Studi di Consulenza per la Circolazione dei Mezzi di Trasporto, rinveniente dal Piano provinciale, elaborato dal Servizio Trasporti ai sensi dell’art.3, comma 8 del Regolamento Provinciale, che è rapportato al numero di veicoli circolanti immatricolati nella Provincia al 31 dicembre 2015.
La domanda per l’assegnazione provvisoria delle sedi dovrà pervenire entro il 30 settembre 2016.
L’avviso e lo schema di domanda possono essere scaricati sul portale istituzionale della Provincia, all’indirizzo www.provincia.bt.it.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi presso gli uffici del Settore “Infrastrutture, Viabilità, Trasporti, Concessioni, Espropriazioni Lavori Pubblici” della Provincia, in Piazza Plebiscito 34 a Barletta, oppure contattare telefonicamente il numero 0883.1978952-4 oppure inviare una mail agli indirizzi infrastrutture.trasporti@provincia.bt.it e viabilita@cert.provincia.bt.it.

martedì 12 luglio 2016

ANDRIA : Il ruolo delle Province disegnato dalla Riforma Delrio, se ne parla venerdì 15

Il ruolo delle Province disegnato dalla Riforma Delrio e le nuove opportunità per i Comuni. Se ne discuterà venerdì 15 luglio nel corso di un convegno in programma dalle ore 10.00 presso la sala consiliare della Provincia di Barletta - Andria - Trani, in Piazza San Pio X ad Andria.
L’evento è organizzato dal Settore eGovernment, Politiche Comunitarie e Area Vasta della Provincia, nell’ambito del progetto “Centro Servizi Territoriali”.
Il programma della giornata prevede in apertura i saluti istituzionali del Presidente facente funzioni della Provincia di Barletta - Andria - Trani Giuseppe Corrado; a seguire i rappresentanti del Politecnico di Milano - Invitalia esporranno il ruolo delle Autorità di area vasta in seguito alla legge 56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, conosciuta come Legge Delrio.

Prima della sessione interattiva conclusiva, il Direttore dell’Area Innovazione e Territorio della Provincia di Brescia Raffaele Gareri ed il Dirigente del Settore eGovernment, Politiche Comunitarie e Area Vasta della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Sciannamea, illustreranno il modello CST “Centro Servizi Territoriali”, con un particolare focus sui servizi del Centro Servizi Territoriali della Provincia Bat.

venerdì 29 gennaio 2016

TRINITAPOLI : Minervino lascia le deleghe e si pone all'opposizione in provincia

La segreteria provinciale di Forza Italia della Bat ha appreso dal consigliere Andrea Minervino della decisione del Presidente della ProvinciaFrancesco Spina, comunicata questa mattina, di aderire al Partito Democratico. Atteso che il presidente della Provincia è stato eletto come espressione di una maggioranza di centrodestra, Forza Italia non intende sostenere quest’amministrazione e pertanto si colloca da questo momento all’opposizione nel Consiglio Provinciale della Bat.
Conseguentemente il consigliere provinciale Andrea Minervino rassegnerà domani al protocollo della Provincia le proprie dimissioni dall’incarico di delegato alla viabilità ed infrastrutture. Analogamente Forza Italia affida il mandato al Sindaco Giorgino per coordinare i sindaci di centrodestra della nostra provincia nell’espressione di un voto politico contrario agli atti provinciali di competenza dei sindaci.
Forza Italia auspica che analogo atteggiamento sia assunto da tutti i consiglieri del centrodestra e dal Presidente Spina, le cui preannunciate dimissioni sono valide solo se presentate al protocollo in forma irrevocabile. Non esistono infatti nel nostro ordinamento né deleghe consegnate nelle mani di chicchessia e né dimissioni vocali discusse in un dibattito consiliare senza essere preventivamente presentate al protocollo.
Segreteria provinciale FORZA ITALIA

venerdì 8 gennaio 2016

BARLETTA : Indagine cementeria, Spina: “se confermate le ipotesi accusatorie, la Provincia si costituirà parte civile”

Piena fiducia nell’operato della Magistratura, assoluta contrarietà alla realizzazione di inceneritori ed un annuncio: qualora le ipotesi accusatorie saranno confermate, la Provincia si costituirà parte civile.
Sono i tre concetti espressi dal Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Spina, in merito all’indagine della Procura di Trani sulla cementeria di Barletta.


“Apprendo dagli organi di stampa dell’indagine circostanziata della Procura di Trani circa un’ipotesi di disastro ambientale che riguarderebbe la cementeria di Barletta - afferma il Presidente Spina -. A tal proposito, voglio anzitutto ribadire la mia assoluta contrarietà rispetto agli inceneritori, come più volte rappresentato sia  da Sindaco che da Presidente di Provincia.
Non conoscendo le questioni oggi oggetto di indagine, ripongo massima fiducia nell'operato della  Magistratura tranese, che ha già dimostrato in passato grande competenza in materia ambientale con risultati importanti per la tutela dell'ambiente e la qualità della vita nella nostra Provincia, come recentemente riportato dall'indagine di un noto quotidiano nazionale.
Laddove le ipotesi della Magistratura accertino responsabilità penali - ha poi concluso il Presidente Spina -, preannuncio fin d'ora che la Provincia di Barletta - Andria - Trani si costituirà parte civile nei confronti dei responsabili”.

venerdì 23 ottobre 2015

PROVINCIA BAT, STACCHIAMO LA SPINA CHE E’ MEGLIO

Si continua a parlare di qualcosa che ormai non c’è più, che non dà più servizi e che ha praticamente smantellato quasi tutto, personale, immobili e cartacce, tranne i soldi che continuano ad essere sottratti ai cittadini contribuenti.
Ma se, come dicono, i costi dell’Ente sono sensibilmente diminuiti a causa delle dismissioni perché non vengono abolite o sensibilmente ridotte di pari passo pure le tasse pagate dai cittadini?
Questa provincetta nei suoi lunghi sei anni di esistenza è stata un alberello che non ha prodotto frutti ma ha consumato tantissimo perché l’innesto fatto all’alberello è stato vano, costato tantissimo rispetto al raccolto che nessuno ha mai visto.
Come Cittadini andriesi lanciamo l’appello all’intera classe politica locale, a cominciare dal Sindaco che conosce bene gli sprechi di quell’Ente, affinché la Spina venga staccata definitivamente e vengano restituiti ai cittadini i diritti sottratti e soprattutto la si smetta di raccogliere ancora senza aver mai dato.
Nell’intervista rilasciata da alcuni rappresentanti delle Libere Associazioni Civiche Andriesi tutta la rabbia ma anche la decisa volontà di farla finita perché ora la misura è stracolma. Non si può mantenere in piedi una sanguisuga che in cambio di tanti soldi in tasse e tributi sottratti ai contribuenti non restituisce assolutamente nulla se non ancora qualche beneficio e privilegi a chi si è incollato alle poltrone sei anni fa, non sempre con meriti e spesso per grazia ricevuta, e ancora oggi non si scolla da quelle comode postazioni e non parliamo solo dei politici ma di tutta la schiera che da quei politici ha usufruito di favoritismi e di privilegi.
Ripristiniamo la normalità e torniamo alle nostre origini. Siamo nati baresi e baresi vogliamo essere quindi eliminiamo le diatribe, i campanilismi che tanti danni hanno prodotto. Ognuno ha la sua storia. Andria ha la sua storia e quella storia della nostra città non può continuare ad essere stravolta e calpestata per altrui interessi che hanno prodotto l’annientamento di questa Comunità che negli anni si è vista sempre più privata di tutto.
Tutto il resto è virtuale e non esiste.
Solo chi ha occhi chiusi, orecchie tappate o è troppo asservito non può notarlo.
Ai politici l’invito a tornare in piazza come quel 14 settembre 2012 quando si facevano le agorà e i cittadini potevano dire la loro. Quell’esperienza non è più stata rinnovata e sapete perché? Perché la bocca dei cittadini deve essere tappata perché da quella bocca escono verità pungenti e fastidiose, come quel pungiglione che Caio Duilio faceva cadere sulle navi avversarie per assaltarle e solo così, con un trucco vinse la battaglia navale.



Coordinamento Associazioni Civiche Andriesi

martedì 20 ottobre 2015

BAT : Cominciata la consegna di 5mila tra banchi e sedie. Spina, “ossigeno puro per le scuole della Bat”

Dai licei “Cafiero” di Barletta e “Troya” di Andria è partita questa mattina la consegna degli arredi scolastici che la Provincia di Barletta - Andria - Trani ha acquistato in favore di alcuni istituti scolastici di propria competenza.
Si tratta, in totale, di 2130 banchi, 2765 sedie per studenti, 216 sedie per docenti, 32 armadi metallici, 85 lavagne, 139 cattedre e 9 appendiabiti, per un importo complessivo di 210mila euro, cui presto si aggiungeranno altri 390mila euro per le dotazioni tecnologiche.  
Come si ricorderà, nello scorso mese di maggio il Presidente della Provincia Francesco Spina aveva sottoscritto l’accordo di programma quadro con l'Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Puglia Giovanni Giannini, che prevedeva un contributo complessivo di 5 milioni e 220 mila euro erogati dalla Regione Puglia in favore della Provincia di Barletta - Andria - Trani per interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio infrastrutturale, oltre che per l'ammodernamento delle attrezzature e dotazioni tecnologiche (forniture) di alcuni istituti scolastici del territorio.

«In un momento in cui le risorse economiche scarseggiano soprattutto per le Province, siamo riusciti ad intercettare risorse economiche che rappresentano ossigeno puro per le nostre scuole - ha commentato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina -. Grazie all’Accordo di Programma siglato mesi fa con l’Assessore regionale Giannini, abbiamo ottenuto ben 5 milioni e 220mila euro per risistemare le nostre scuole e per dotare le nostre scuole di tutte le attrezzature necessarie. Abbiamo esaudito tutte le richieste pervenute dai Dirigenti scolastici consegnando migliaia di banchi, sedie ed altre attrezzature; siamo inoltre disponibili, già dalle prossime settimane, ad andare incontro ad ulteriori esigenze di altri istituti che dovessero averne necessità. Ricordo che noi amministratori di questa Provincia operiamo in forma completamente gratuita e riusciamo a portare a casa risultati tangibili per il territorio, realizzando nuove aule, mettendo in sicurezza plessi scolastici e dotandoli di tutti gli arredi necessari per formare i nostri giovani che saranno la classe dirigente del futuro».

«E’ giusto che i nostri studenti abbiano aule, banchi e sedie adeguati per potersi formare nelle migliori condizioni - ha aggiungo il Sindaco di Barletta Pasquale Cascella -: solo così è possibile migliorare il livello della nostra scuola e, di conseguenza, della nostra collettività. La Provincia ed il Comune di Barletta hanno già dimostrato, come nel caso della nota vicenda relativa alla suddivisione delle aule di due istituti barlettani, di saper cooperare con sinergia e spirito collaborativo nell’esclusivo interesse della comunità». 

«Devo dare atto che sin dal giorno del mio insediamento, lo scorso 1° settembre, ho avuto modo di apprezzare la fruttifera ed efficiente collaborazione della Provincia - ha commentato il Dirigente scolastico del Liceo “Cafiero” di Barletta Salvatore Citino -. In pochi mesi sono state sistemate cinque aule, acquistate dotazioni per i nostri laboratori e consegnate centinaia di banchi ed altre attrezzature, che ci consentiranno, già da lunedì prossimo, di interrompere i doppi turni e di riprendere gli orari a pieno regime».

Dopo la consegna degli arredi al Liceo “Cafiero” di Barletta è stata la volta del Liceo “Troya” di Andria.

«Nonostante le difficoltà che oggi le Province stanno attraversando, la nostra continua a garantire il diritto allo studio per tutti gli studenti che frequentano le scuole superiori di competenza provinciale - ha affermato il Sindaco di Andria Nicola Giorgino -. Con questa prima fornitura saranno migliaia le attrezzature scolastiche messe a disposizione delle scuole andriesi, cui a breve si aggiungeranno le dotazioni tecnologiche. E’ questa la dimostrazione tangibile di come la Provincia di Barletta - Andria - Trani stia svolgendo appieno quel ruolo cui è preposta e per il quale l’intero territorio dovrebbe andar fiero».

«Ringrazio la Provincia per questo regalo per noi molto significativo - ha concluso il Vicepreside Vicario del Liceo “Troya” di Andria Giuseppina Soricelli -. Banchi e sedie erano per noi un’esigenza prioritaria ed impellente che la Provincia è riuscita a soddisfare, il che ci rende davvero molto entusiasti».

Nei prossimi giorni sarà completata la consegna degli arredi nelle scuole di Barletta ed Andria. Venerdì 23 ottobre, invece, toccherà alla terza città capoluogo, Trani, con appuntamento previsto alle ore 10.30 presso il Liceo Classico “De Sanctis”.

Di seguito l’elenco completo delle attrezzature scolastiche suddivise per scuole.

Barletta
-    Liceo Scientifico “Cafiero”: 250 banchi, 180 sedie per studenti, 10 sedie per docenti e 10 cattedre
-    Ipsia “Archimede”: 60 banchi, 60 sedie per studenti, 14 sedie per docenti, 7 armadi e 10 cattedre
-    Liceo Classico “Casardi”: 60 banchi, 140 sedie per studenti, 2 sedie per docenti, 3 lavagne e 2 cattedre

Andria
-    Ites “Carafa”: 25 banchi e 170 sedie per studenti
-    Liceo Scientifico “Nuzzi”: 60 banchi, 60 sedie per studenti, 10 sedie per docenti e 2 cattedre
-    Iiss “Lotti”: 170 banchi, 170 sedie per studenti, 16 sedie per docenti, 9 lavagne, 14 cattedre
-    Liceo Classico “Troya”: 160 banchi, 160 sedie per studenti e 10 cattedre
-    Ipsia “Archimede”: 50 banchi, 50 sedie per studenti, 14 sedie per docenti, 10 lavagne e 10 cattedre
-    Iiss “Colasanto”: 60 banchi, 150 sedie per studenti, 6 sedie per docenti, 5 armadi, 6 lavagne e 6 cattedre
-    Ita “Umberto I”: 100 banchi, 80 sedie per studenti, 2 sedie per docenti, 2 armadi, 2 lavagne, 2 cattedre ed 1 appendiabiti

Trani
-    Liceo Scientifico “Valdemaro Vecchi”: 30 banchi, 40 sedie per studenti, 2 sedie per docenti, 2 lavagne, 2 cattedre e 8 appendiabiti
-    Iiss “Aldo Moro”: 110 banchi, 160 sedie per studenti, 5 sedie per docenti, 5 lavagne e 5 cattedre
-    Liceo Classico “De Sanctis”: 150 banchi, 190 sedie per studenti, 10 sedie per docenti, 10 lavagne e 10 cattedre

Bisceglie
-    Iiss “Dell’Olio”: 250 banchi, 240 sedie per studenti, 6 armadi e 6 cattedre
-    Iiss “Cosmai”: 85 banchi, 240 sedie per studenti, 6 armadi e 6 cattedre
-    Liceo Scientifico “Da Vinci”: 40 banchi e 130 sedie per studenti

Canosa di Puglia
-    Liceo Scientifico “Fermi”: 100 banchi, 100 sedie per studenti, 80 sedie per docenti, 34 lavagne e 25 cattedre
-    Iiss “Einaudi”: 150 banchi e 100 sedie per studenti

Margherita di Savoia
-    Ipsseoa Alberghiero: 85 banchi, 160 sedie per studenti, 10 sedie per docenti e 5 armadi

San Ferdinando di Puglia
-    Iiss “Dell’Aquila”: 85 banchi, 85 sedie per studenti, 18 sedie per docenti, 9 lavagne, 18 cattedre

Trinitapoli
-    Iiss “Staffa”: 50 banchi, 100 sedie per studenti, 17 sedie per docenti, 9 lavagne e 7 cattedre


venerdì 9 ottobre 2015

BAT : Scuole, una priorità assoluta nel Bilancio della Provincia

37.196.917,93 euro. Sono le risorse economiche programmate dalla Provincia di Barletta - Andria - Trani, nell’ambito del Piano delle Opere Pubbliche per il Triennio 2015-2018, per gli interventi sul patrimonio scolastico di propria competenza.
Il provvedimento è stato approvato in queste ore dal Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina e nei prossimi giorni sarà sottoposto al parere del Consiglio provinciale.
Agli 11.855.597,93 euro già stanziati per il primo anno, con l’Elenco Annuale per l’esercizio 2015, si aggiungono infatti i 15.761.320 euro stimati per il 2016 ed i  9.579.999 euro per il 2017.

Tra gli interventi previsti per il 2015, ad Andria i lavori di recupero e risanamento conservativo dell’Istituto Tecnico Agrario “Umberto I” (per un importo di 2.010.597,93 euro), il recupero e la riqualificazione strutturale dell’Istituto “Carafa” (720mila euro), il recupero dei lastrici solari e la riqualificazione delle aree esterne ed aree interne dell’Itis “Jannuzzi” (750mila euro) ed i lavori di riqualificazione delle aree esterne del Liceo Classico “Troya” (500mila euro). A Barletta il recupero e la riqualificazione strutturale dell’Ipsia “Archimede” (1milione di euro), il risanamento conservativo del Liceo “Cafiero” (750mila euro) ed il recupero e la riqualificazione strutturale del Polivalente “Nervi, Fermi, Cassandro” (600mila euro). A Bisceglie il recupero ed il risanamento conservativo dell’Ipsiam “Cosmai” (1milione di euro) ed il recupero e la riqualificazione strutturale dell’Itc “Dell’Olio” (600mila euro). A Canosa di Puglia il recupero e la riqualificazione strutturale del Liceo “Fermi” (Itc “Einaudi”) per 800mila euro. A Minervino Murge i lavori di allestimento dell’auditorium e sistemazioni esterne del Liceo “Fermi” (250mila euro). A San Ferdinando di Puglia i lavori di costruzione di un auditorium nell’area di pertinenza dell'Istituto “Dell’Aquila” (ex Silone) per 1 milione e 200mila euro. A Trani il risanamento conservativo del Liceo “Valdemaro Vecchi” (125mila euro). A questi interventi si aggiungono, sempre per l’anno 2015, l’ammodernamento delle attrezzature e delle dotazioni tecnologiche (forniture) per vari edifici scolastici (per un importo complessivo di 600mila euro), i lavori di somma urgenza (per 200mila euro) e la manutenzione ordinaria (750mila euro).

Per il 2016, invece, ad Andria previsti i lavori di messa a norma degli impianti sportivi a servizio degli istituti Carafa (200mila euro), “Colasanto” (200mila euro), “Jannuzzi” (200mila euro), “Lotti” (200mila euro), “Nuzzi” (200mila euro) e “Troya” (200mila euro), i lavori di riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale nella sezione distaccata dell’istituto “Colasanto-Archimede” (96.340 euro), il recupero dei lastrici solari e la riqualificazione delle aree esterne ed aree interne dell’Istituto “Lotti” (1milione e 500mila euro), la messa a norma e la riqualificazione energetica degli impianti termici (266.640 euro) dell’Istituto “Lotti”, l’efficientamento energetico del Liceo “Troya” (1milione e 450mila euro) ed i lavori di messa a norma e riqualificazione energetica degli impianti termici del Liceo “Troya” (333.300 euro). A Barletta i lavori di messa a norma degli impianti sportivi al servizio degli istituti “Archimede” (200mila euro), “Cafiero” (200mila euro), “Garrone” (200mila euro), “Nervi” (200mila euro) e “Cassandro” (200mila euro), il recupero dei lastrici solari e la riqualificazione delle aree esterne ed aree interne del Liceo “Casardi” (1 milione di euro) e la realizzazione di un Campo polivalente all'aperto a servizio del Liceo “Cafiero” (200mila euro). A Bisceglie la messa a norma degli impianti sportivi al servizio degli istituti Ipsiam “Cosmai” (sede centrale, ex Vespucci, fronte mare, per 200mila euro) ed Itc “Dell’Olio” (200mila euro), la riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale del Liceo “Da Vinci” (160.790,00 euro) ed il recupero dei lastrici solari con riqualificazione delle aree esterne ed aree interne dell’Itc “Dell’Olio” (1milione e 500mila euro). A Canosa di Puglia la riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale dell’Itc “Einaudi” (514.910 euro), la riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale del Liceo “Fermi” (160.790 euro) ed i lavori di riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale dell’istituto “Garrone” (643.800 euro). A Margherita di Savoia la riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale dell’Ipssar Alberghiero (5.860 euro) ed il recupero dei lastrici solari con riqualificazione delle aree esterne ed aree interne del Liceo “Aldo Moro” (1milione di euro). A Minervino Murge l’efficientamento energetico del Liceo “Fermi” (500mila euro). A San Ferdinando di Puglia i lavori di riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale dell’Istituto “Silone” (65.100 euro). All’Itis “Fermi” di Spinazzola i lavori di sistemazione della recinzione, degli infissi esterni, e manutenzione piano interrato (750mila euro) e di riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità non strutturale (63.790 euro). A Trani i lavori di messa a norma degli impianti sportivi al servizio degli istituti “Moro” (200mila euro), “Vecchi” (200mila euro) e “Desanctis” (200mila euro), il recupero dei lastrici solari con riqualificazione delle aree esterne ed aree interne del Liceo “Vecchi” (250mila euro) e l’ampliamento del Liceo “Vecchi” (1milione di euro). A Trinitapoli il recupero dei lastrici solari e la riqualificazione delle aree esterne ed aree interne della sede centrale del Liceo “Staffa” (150mila euro). A questi interventi si aggiungono, sempre per l’anno 2016, l’ammodernamento delle attrezzature e delle dotazioni tecnologiche (forniture) per vari edifici scolastici (per un importo complessivo di 600mila euro), i lavori di somma urgenza (per 200mila euro) e la manutenzione ordinaria (750mila euro).

Per il 2017 ad Andria previsti l’efficientamento energetico dell’Ita “Umberto I” (1 milione e 500mila euro) ed i lavori di recupero di parte degli interrati dell’Istituto “Lotti” (750mila euro); a Barletta l’efficientamento energetico dell’Ipsia “Archimede” (1 milione e 450mila euro) e del Polivalente “Nervi-Fermi-Cassandro” (1 milione e 480mila euro); a Canosa di Puglia l’efficientamento energetico del Liceo “Fermi” (1 milione e 500mila euro); a Trinitapoli la manutenzione straordinaria e l’adeguamento a norme della sede centrale del Liceo “Staffa” (500mila euro). A questi interventi si aggiungono, sempre per l’anno 2017, l’ammodernamento delle attrezzature e delle dotazioni tecnologiche (forniture) per vari edifici scolastici (per un importo complessivo di 600mila euro), i lavori di somma urgenza (per 200mila euro) e la manutenzione ordinaria (750mila euro).

«La Provincia di Barletta - Andria - Trani non solo non rinuncia alle proprie competenze in materia di edilizia scolastica ma, anzi, mette a disposizione del territorio ben 11.855.597,93 euro di lavori che saranno eseguiti, per il solo anno 2015, sul patrimonio scolastico del territorio - ha affermato il Presidente Francesco Spina -. A questi si aggiungono i 15.761.320,00 euro programmati per il 2016 ed i  9.579.999,00 euro per il 2017, per i quali si attende la definizione del trasferimento delle risorse dal Governo centrale e dalla Regione. Nonostante le difficoltà economiche con cui siamo costretti a far fronte, con questo provvedimento, che a breve passerà al vaglio del Consiglio provinciale, offriremo ai nostri giovani strutture più salubri e qualificate in cui formarsi».

L’Ufficio Stampa

Enrico Aiello