Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

Visualizzazione post con etichetta dimissioni. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta dimissioni. Mostra tutti i post

venerdì 13 aprile 2018

BARLETTA : Si è dimesso il sindaco Cascella.


Si vivono momenti in cui bisogna riflettere sul senso dell’articolo della Costituzione che indica ai cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche il “dovere” di adempierle “con disciplina e onore”. Credo che quanto è accaduto ieri in Consiglio Comunale richiami la responsabilità di corrispondere a questo fondamentale principio.   
Il Consiglio comunale non ha potuto deliberare, per il venir meno del numero legale al momento del voto, sull’adozione del Documento preliminare programmatico al Piano Generale Urbanistico. Si tratta di un obiettivo strategico, di un impegno di mandato, di un adempimento che raccoglie fondamentali atti amministrativi su una condizione urbanistica segnata dalle tante alterazioni subite da un Piano regolatore risalente addirittura al 1971, e consente di individuare le opzioni strategiche di rigenerazione e riqualificazione con cui ricomporre una visione urbanistica unitaria, moderna e sostenibile della città.
E’, quindi, qualcosa che non investe il solo compito della maggioranza formatasi dalle urne del 2013, ma a cui l’Amministrazione si è dedicata senza soluzioni di continuità pur di recuperare il tempo perduto e rimediare, non senza fatica a guasti, forzature, incongruenze.
Si sono anche – non esito a riconoscerlo –commessi errori, a cui si è cercato di provvedere contando sulle tante disponibilità alla partecipazione e alla collaborazione che hanno segnato il laborioso percorso compiuto sino alla approvazione il 7 aprile del 2017, da parte della Giunta, della proposta di adozione del Documento al Consiglio comunale.
C’è voluto un anno perché - anche a seguito di continue iniziative pubbliche e pressanti richieste alla Presidenza e agli organi competenti del Consiglio  comunale – il provvedimento fosse inserito all’ordine del giorno dell’assise rappresentativa della sovranità popolare.  Si è inteso, così, segnare una inversione di tendenza rispetto ai tentativi consumatisi nel passato ma mai sfociati in un confronto di merito sulla urbanistica della città. Questa volta l’atto del DPP è arrivato in Consiglio comunale, ed è già un risultato perché comunque consente ai cittadini di conoscere ed esprimersi sulle strategie per la ripresa della crescita a Barletta, e di affermare nell’ormai prossima campagna elettorale quello spirito di rispetto dell’interesse generale che deve pur riuscire a prevalere sugli interessi particolari se non di fazione.
Si è cercato, insomma, di sostenere una assunzione di responsabilità non solo verso gli  elettori degli schieramenti in competizione cinque anni fa, ma soprattutto verso una nuova prova elettorale che sconta le lacerazioni e le crisi di identità del tempo trascorso.

Purtroppo, nemmeno questo è stato possibile. Dopo ore e ore di discussione sulla deliberazione, in Consiglio comunale è venuto a mancare un voto - un solo voto - che ha reso tutto vano. Si è, così, non tanto, o non solo, colpita la dialettica democratica, sempre legittima anche quando alimenta la contrapposizione e la formazione di una maggioranza sia pure trasversale, ma si è impedito, per l’improvvida assenza di questo o quel consigliere (poco importa a quale vecchio o nuovo schieramento potesse appartenere), all’assemblea di deliberare, provocando un vulnus allo stesso vincolo che l’insieme dell’istituzione rappresentativa è tenuta ad assolvere.
Per questo, nel momento in cui sta per determinarsi nuovamente la volontà popolare, sento il dovere di compiere un atto che restituisca alla città il valore dell’adempimento proposto all’assemblea consiliare. 
A differenza del passato, si è dimostrato che possono arrivare in Consiglio comunale scelte che puntano al futuro.  Con le dimissioni del sindaco, condivise  d’intesa con la Giunta, vorremmo rimettere queste scelte alla libera determinazione della volontà popolare perché riescano finalmente ad arrivare a compimento con uno sforzo di rinnovamento e di riscatto della stessa politica.
E’ il contributo che personalmente ritengo di dover dare ancora alla mia città, e che mi induce a continuare ad adempiere - fino al termine che la legge indica perché le dimissioni diventino efficaci e irrevocabili - a ogni funzione pubblica derivante dal mandato elettorale “con onore e disciplina”.


domenica 28 febbraio 2016

BAT : Spina rassegna le dimissioni da Presidente della Provincia

Di seguito un intervento dell’Avv. Francesco Spina in merito alle dimissioni da Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani.

In data odierna ho rassegnato, nelle mani del Segretario Generale dell’ente e per conoscenza al Prefetto della Bat, le mie dimissioni da Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, ai sensi dell'art. 53 del Testo Unico degli Enti Locali D.Lgs 267/2000. Per le funzioni presidenziali subentrerà, fino alle prossime elezioni, il Vicepresidente Giuseppe Corrado. Le mie dimissioni sono evidentemente il risultato di un percorso politico intrapreso da alcuni miei avversari, assolutamente volgare e violento, che ha colpito e ferito non tanto la mia posizione politica quanto la mia dignità personale. 
Come avevo preannunciato in questi giorni, mi sono confrontato sul punto con Michele Emiliano, Segretario regionale del Partito Democratico, che costituisce il mio partito di riferimento dopo la mia iscrizione avvenuta nel mese di dicembre 2015”. 


giovedì 4 febbraio 2016

BARLETTA : Si dimette l’intera Giunta. Presto al voto ?

L’odierna seduta di Giunta si è conclusa con le dimissioni in toto della Giunta: tutti gli assessori hanno firmato e consegnato al sindaco una lettera con la rinuncia alle deleghe.
“Nel prendere atto della comunicazione congiunta, il sindaco ha ringraziato i componenti della Giunta per la preziosa collaborazione ricevuta e per l’intenso lavoro compiuto, lungo un percorso complesso e difficoltoso testimoniato proprio dal documento precedentemente approvato con il rendiconto di metà del mandato amministrativo e l’indicazione degli obiettivi strategici posti all’attenzione del Consiglio comunale per il confronto sulle linee di mandato da portare a compimento”, si legge nella nota diffusa da Palazzo di Città.

venerdì 29 gennaio 2016

TRINITAPOLI : Minervino lascia le deleghe e si pone all'opposizione in provincia

La segreteria provinciale di Forza Italia della Bat ha appreso dal consigliere Andrea Minervino della decisione del Presidente della ProvinciaFrancesco Spina, comunicata questa mattina, di aderire al Partito Democratico. Atteso che il presidente della Provincia è stato eletto come espressione di una maggioranza di centrodestra, Forza Italia non intende sostenere quest’amministrazione e pertanto si colloca da questo momento all’opposizione nel Consiglio Provinciale della Bat.
Conseguentemente il consigliere provinciale Andrea Minervino rassegnerà domani al protocollo della Provincia le proprie dimissioni dall’incarico di delegato alla viabilità ed infrastrutture. Analogamente Forza Italia affida il mandato al Sindaco Giorgino per coordinare i sindaci di centrodestra della nostra provincia nell’espressione di un voto politico contrario agli atti provinciali di competenza dei sindaci.
Forza Italia auspica che analogo atteggiamento sia assunto da tutti i consiglieri del centrodestra e dal Presidente Spina, le cui preannunciate dimissioni sono valide solo se presentate al protocollo in forma irrevocabile. Non esistono infatti nel nostro ordinamento né deleghe consegnate nelle mani di chicchessia e né dimissioni vocali discusse in un dibattito consiliare senza essere preventivamente presentate al protocollo.
Segreteria provinciale FORZA ITALIA

mercoledì 22 aprile 2015

BAT : La Provincia chiede chiarimenti a Ministero e Prefettura sugli effetti delle dimissioni del Presidente

In vista della seduta di venerdì 24 aprile, in cui il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi sulle sue dimissioni, il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina, d’intesa con il Segretario Generale dell’ente Maria De Filippo, ha inviato una nota al Ministero dell’Interno ed alla Prefettura di Barletta - Andria - Trani per chiedere alcuni chiarimenti tecnici e normativi urgenti rispetto al quadro normativo legato alle dimissioni.

Di seguito le dichiarazioni del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina.

“Con la nota inviata al Ministero ed alla Prefettura di Barletta - Andria - Trani, ho inteso offrire, con senso di responsabilità, alle istituzioni provinciali e, in particolare, al Consiglio provinciale un supporto tecnico ed interpretativo del quadro normativo, idoneo a poter effettuare in modo consapevole e coerente scelte così delicate per la comunità provinciale.
Ribadisco in questa sede che mi rimetterò alle esclusive valutazioni dei Consiglieri provinciali di centrodestra, in virtù dell’accordo politico pre elezioni provinciali, e non cercherò i voti tra i Consiglieri del centrosinistra per ipotetici ribaltoni.
Come esprimerò meglio durante la seduta di venerdì 24 aprile, continuo coerentemente a far parte dell’Udc, accettando le logiche di partito che mi hanno portato anche nel 2013 ad una battaglia politica ed elettorale nella mia città di Bisceglie. In quella circostanza gli elettori espressero un giudizio netto e chiaro sulla coerenza della mia azione politica.
Oggi l’appartenenza all’Udc ripropone assolutamente la stessa situazione a livello provinciale per cui mi rimetterò, come nel 2013, ai miei elettori, che un sistema elettorale davvero aberrante (quello previsto dalla Legge Del Rio) ha individuato nei Consiglieri comunali e nei Consiglieri provinciali eletti.

Ho cominciato a far politica nel 1998 con l’Udc. Sono contento di poter continuare nel 2015 con lo stesso partito ed in un progetto politico che vede quale vertice regionale di coalizione Michele Emiliano”. 

giovedì 16 aprile 2015

BAT : Il Presidente Spina convoca un Consiglio provinciale per rimettere il suo mandato alle valutazioni dell’assemblea

Il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani Francesco Spina ha convocato una seduta di Consiglio provinciale per venerdì 24 aprile alle ore 10.00, presso la sede della Provincia in Piazza San Pio X ad Andria, per rimettere il proprio mandato alle determinazioni del Consiglio provinciale.


mercoledì 15 aprile 2015

BARLETTA : IL SINDACO CASCELLA REVOCA LE DIMISSIONI

Il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, ha inviato al Presidente del Consiglio comunale, chiedendogli di trasmetterla ai consiglieri, la seguente lettera di revoca delle dimissioni:

Il Consiglio comunale nella seduta di lunedì 13 aprile, nella quale ho avuto modo di comunicare le ragioni per cui lo scorso 25 marzo avevo presentato le dimissioni da sindaco,  ha approvato il bilancio di previsione 2015 che in base alla legge istitutiva dell’elezione diretta costituisce la verifica primaria del rapporto di fiducia del sindaco con l’assemblea. E’ stato un banco di prova particolarmente rilevante per una Amministrazione che da anni non riusciva a dotarsi per tempo della ordinaria strumentazione finanziaria: è possibile, così, superare il limite della spesa frazionata in dodicesimi, programmare le scelte, proseguire l’azione di risanamento dei conti pubblici, rilanciare le politiche di sostegno alla crescita e alla coesione sociale. Non sarà semplice. Per quanto qualificante sia il risultato dell’approvazione del bilancio, restano da rimuovere i tanti ostacoli - politici,  ma anche organizzativi e normativi - che hanno reso impervio il cammino dell’Amministrazione. Ma è stato indubbiamente un segnale della volontà di superare gli attriti e le tensioni manifestatisi nel tempo, da ultimo anche su atti particolarmente delicati quali quelli legati alla pianificazione e alla rigenerazione urbanistica della città. Il chiarimento intervenuto ha però consentito di recuperare con la maggioranza la fiducia rimasta sospesa. Non solo: pur nell’asprezza del confronto in Consiglio comunale, la dialettica con le minoranze ha permesso di restituire alla intera rappresentanza elettiva la piena agibilità della istituzione cittadina. La ripresa del cammino resta affidata alla consapevolezza che gli ostacoli al cambiamento e al rilancio della vita pubblica possono ora essere affrontati con una assunzione di responsabilità condivisa. Avverto, dunque, il dovere di corrispondere alla volontà espressa in tal senso dal Consiglio comunale con rinnovato spirito di servizio, revocando le dimissioni da sindaco presentate al Consiglio per il tramite del Presidente il 25 marzo 2015”.

giovedì 26 marzo 2015

BARLETTA : CONSEGNATE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ED ALLA PREFETTURA LE DIMISSIONI DEL SINDACO CASCELLA

Il comandante della Polizia Locale, Savino Filannino, nella sua qualità di vice segretario generale, stante l’assenza per malattia del titolare Giovanni Procelli, ha formalmente comunicato al Prefetto Clara Minerva di aver ricevuto le dimissioni del sindaco Pasquale Cascella con nota introitata al protocollo comunale in data 25 marzo 2015 al n. 16283, e che le stesse sono state consegnate al presidente del Consiglio comunale Carmela Peschechera in pari data, pro manibus, oltre ad essere state inviate, sempre nella stessa data con posta certificata, alla Prefettura di Andria Barletta Trani.

BARLETTA : Ufficializzate dimissioni del Sindaco Cascella. "Non cederò...."

Sono state protocollate ieri sera, 25 marzo 2015, al termine della conferenza stampa tenutasi a Palazzo di Città, le dimissioni dalla carica di Sindaco di Pasquale Cascella. L’atto, indirizzato alla Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Generale del Comune e al Prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani, chiarisce le ragioni della decisione. Da ieri, dunque, decorrono i 20 giorni che la normativa riconosce al sindaco dimissionario per decidere se revocarle o meno: termine che scade il 14 aprile prossimo. La volontà di Pasquale Cascella, espressa ieri alla stampa, sarebbe quella, in quest’arco di tempo, di discutere le proprie dimissioni in un’apposita seduta di Consiglio comunale: tuttavia, ciò non è previsto dalla normativa per cui tale eventualità potrebbe non verificarsi.
Di seguito le motivazioni per le quali il primo cittadino Cascella ha deciso di interrompere il mandato ricevuto nel 2013: “In Consiglio Comunale si è avuta un’ulteriore manifestazione di mancata coesione della maggioranza politica che ha ricevuto dai cittadini il mandato di amministrare il Comune di Barletta. La dialettica politica su questioni dirimenti merita sempre rispetto, anche quando democraticamente produce esiti avversi, ma altrettanto rispetto credo sia dovuto alla responsabilità che l’Amministrazione comunque si è assunta di fronte al Consiglio, con la scelta di colmare – recuperando strumenti efficaci e regole trasparenti – gli enormi ritardi e i gravi guasti nella pianificazione urbanistica della città. E’ su questo piano che è venuto a mancare il reciproco rispetto tra le posizioni emerse all’interno della maggioranza.
Si è dunque creata una divaricazione politica che, nonostante l’evidenza della lesione, per giorni non si è inteso recuperare in modo da rinsaldare il vincolo contratto con gli elettori.
Per questo ho avvertito la diretta responsabilità di presentare al Consiglio comunale una mozione in cui, a partire dal riconoscimento della legittimità del voto precedentemente espresso da una diversa e trasversale maggioranza, richiedevo non una fiducia personale ma una fiducia politica sulla correttezza degli adempimenti compiuti e sulla coerenza con cui portare avanti il “progetto pilota” concordato con la Regione per adeguare gli strumenti urbanistici della città al Piano paesaggistico territoriale della Puglia.
C’era, e c’è, un enorme bisogno di chiarezza nei comportamenti politico – istituzionali, e non solo da parte della maggioranza elettorale. Purtroppo, il venir meno del numero legale non ha consentito una assunzione di responsabilità condivisa in Consiglio. Non posso che prenderne atto.
Altrettanto vale per la scelta della Conferenza dei capigruppo di vanificare la prevista riunione di questo pomeriggio (ieri, ndr) che avrebbe dovuto fissare la data del Consiglio comunale sul bilancio di previsione del 2015.
Ancora nei giorni scorsi avevo rivolto un pressante appello alle forze politiche a contribuire a “soluzioni più alte ed equilibri più avanzati rispetto ai processi politici convulsi” che hanno contrassegnato nel tempo l’attività del Consiglio comunale. Avevo indicato, appunto, la scadenza del bilancio di previsione – che l’Amministrazione ha puntualmente presentato ormai da 3 mesi – con la consapevolezza che questa è istituzionalmente anche la sede del bilancio politico e, quindi, l’occasione per una operazione di verità di fronte all’intera città. Pure questa prova, dunque, è stata pregiudicata.
Non è possibile cedere né rassegnarsi al logoramento della vita politica a Barletta. Sento, quindi, il dovere di essere personalmente conseguente, consegnando le mie dimissioni da sindaco al Consiglio comunale”.

mercoledì 25 marzo 2015

BARLETTA : Maggioranza non vota mozione di fiducia al sindaco. Ore decisive per le dimissioni?

Potrebbero essere ore decisive le prossime per la tenuta dell’Amministrazione targata Cascella, messa a dura prova dall’ennesima frattura interna alla maggioranza che si è consumata ieri sera, in coda alla seduta del Consiglio comunale.
Dopo la lunga discussione e approvazione all’unanimità del Piano del commercio su aree pubbliche, finalmente approdato in Consiglio, si è passati ad affrontare un passaggio delicato, su un argomento che nell’ultima settimana ha acceso il dibattito politico: la questione PUTT-PPTR.
Il sindaco Pasquale Cascella, sconfessato nella sua scelta di privilegiare l’approvazione del vecchio PUTT da una parte della sua stessa coalizione (6 consiglieri votarono contro nella seduta di lunedì 16 marzo), ha presentato ieri in Consiglio una propria mozione sul DPP per il primo caso applicativo dell’adeguamento al PPTR. Una esplicita domanda di fiducia nella prosecuzione della sua azione: la mozione, infatti, si concludeva con la richiesta di “conferma del mandato al sindaco e alla Giunta a proseguire celermente sulla strada della elaborazione, del confronto e della più ampia condivisione istituzionale”.
Ma, al momento del voto, dopo un aspro confronto tra consiglieri del Pd e di Sinistra Unita, parte della maggioranza (Ruta, Cascella, Mazzarisi, Calabrese, Di Cataldo, Di Paola, Campese e Doronzo) e tutta l’opposizione eccetto la consigliera D’Ascoli, hanno abbandonato l’aula facendo venir meno il numero legale.
Ancora una volta uno strappo lacerante: staremo a vedere se sarà l’ultimo atto del conflitto interno che purtroppo ha segnato fin dall’inizio questa consiliatura.

martedì 24 febbraio 2015

BARLETTA : Si dimette l’assessore Dipalo, per motivazioni personali

L’assessore Francesco Dipalo ha inviato una lettera in cui presenta le dimissioni con una motivazione personale e professionale, alla quale il sindaco ha cosi risposto: “E’ un gesto di grande sensibilità politica e istituzionale, pur essendo motivato sul piano personale, quello compiuto dall’assessore Francesco Dipalo con le dimissioni da assessore alle Politiche Urbane. Nel prendere atto dell’apprezzabile rigore etico con cui ha rimesso il mandato di assessore “con serenità d’animo e convincimento”, vorrei esprimergli la personale gratitudine, che sento di poter condividere con l’intera Amministrazione, per l’impegno e la passione con cui ha fin qui svolto il difficile compito di riorganizzare e valorizzare il sistema dei servizi nel territorio cittadino. Mi riservo concordare con la forza politica che ha espresso l’indicazione dell’ing. Dipalo, ora, il percorso politico conseguente alle dimissioni, con la certezza di poter contare ancora su una dedizione alla comunità che anche la delicatezza dell’atto compiuto conferma”.

Foto: barlettaviva.it

sabato 24 gennaio 2015

CANOSA DI PUGLIA : L’assessore Piscitelli non se ne va: sindaco respinge le dimissioni

L’assessore alla Polizia Municipale, Ambiente, Suap e Lavoro, Leonardo Piscitelli, alla luce della spaccatura evidenziatasi nel gruppo cittadino dell’Idv, si è dimesso dalla nomina ricevuta dal sindaco Ernesto La Salvia, dopo la consultazione elettorale del 6 e 7 maggio 2012. Dimissioni, però, che sono state subito respinte dal primo cittadino.
“Ricevo la sua proposta di dimissioni dall’incarico assessorile, conseguente la posizione assunta dal Suo partito in Consiglio comunale – ha scritto il primo cittadino in una nota -. Ritengo che il primo motore delle relazioni tra uomini, soprattutto quando questi si candidano a rappresentare la cosa pubblica, siano la coerenza e l’onestà dei comportamenti. Come Lei stesso riferisce nella sua nota, pur apprezzando l’uomo che non condivide le scelte, ma che risponde agli indirizzi del Suo partito, sottolineo in questa fase, assieme a Lei, la mancata trasparenza e l’assenza di democrazia che ha caratterizzato certe scelte. Confermando la stima che questa Amministrazione ha di Lei e del Suo operato, convinto di doverla affettuosamente “utilizzare” per continuare l’azione amministrativa, respingo con forza le sue dimissioni, onorandomi di pensare di averla ancora, nell’interesse collettivo, nella squadra amministrativa, con o senza la bandiera dell’Idv sulla sua testa”.
Dimissioni respinte dunque, alle quali, è seguito un nuovo decreto sindacale di nomina assessorile, prontamente sottoscritto dall’assessore Piscitelli. “Ringrazio il sindaco per la fiducia accordatami – ha detto Piscitelli – e accetto nuovamente l’incarico con entusiasmo, nell’esclusivo interesse di tutti i cittadini di Canosa. Esprimo rammarico per quanto accaduto all’interno del mio partito, con la consapevolezza che l’unità e le aggregazioni democratiche siano l’emblema di una politica partecipata e condivisa. Aspetti questi, sostenuti anche dalla consigliera comunale dell’Idv, Sabina Selvarolo, che invece, purtroppo, all’interno del partito cittadino sono venuti meno, a causa della non condivisione di altri componenti. Ma la democrazia, la condivisione, la trasparenza sono valori fondanti dell’azione politica del mio partito. Pertanto ho dapprima rassegnato le dimissioni, in uno spirito di unità e coerenza di tutto il gruppo consiliare dell’Idv. Inoltre, ho chiesto al segretario regionale (Massimo Colia, ndr) a quello nazionale (Ignazio Messina, ndr) il commissariamento urgente della sezione locale dell’Idv. Restiamo, quindi, in attesa di un riscontro da parte dei nostri dirigenti”.

martedì 30 dicembre 2014

TRANI : Si dimettono il sindaco Riserbato e consiglieri di opposizione

Il sindaco di Trani Gigi Riserbato ha protocollato questa mattina le proprie dimissioni dalla carica di primo cittadino. La decisione sarebbe maturata ieri sera, dopo aver appreso della conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari da parte del Tribunale del Riesame.
Entro i prossimi 20 giorni la legge consente comunque al sindaco di revocare le dimissioni ma non sembra questo al momento uno scenario probabile. Riserbato nei giorni scorsi era già stato sospeso dalla carica con provvedimento del Prefetto.
In queste ore, inoltre, anche alcuni consiglieri di opposizione stanno ponendo fine al proprio mandato rassegnando le dimissioni: per ora sarebbero 8 quelle già protocollate.

martedì 27 maggio 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : "SULLE DIMISSIONI NON PRENDO ORDINI DA LORO”

IL SINDACO RISPONDE ALLA RICHIESTA DEL MOVIMENTO SCHITTULLI: “SULLE DIMISSIONI NON PRENDO ORDINI DA LORO”


“Il Movimento Schittulli chiede le mie dimissioni? Sappiano che non sono i consiglieri di quel movimento a decidere per me. Se mai prenderò una decisione in tal senso, lo farò in piena autonomia, nei tempi e nei modi che riterrò opportuni, perché non mi faccio condizionare dalle parole del consigliere Lamonaca”. Il sindaco, Paolo Marrano, risponde così alle affermazioni dell’esponente del Movimento Schittulli che, in conclusione dei lavori del consiglio comunale di venerdì, aveva chiesto al primo cittadino di prendere atto di non avere i numeri e per questo di dimettersi. “Vorrei ricordare al consigliere Lamonaca – replica Marrano – che per le dimissioni deciderò in maniera autonoma se e quando presentarle”. Sulla tenuta della maggioranza, invece, Marrano è certo che “la stessa è ancor più coesa”. Sullo sfondo resta il voto di venerdì scorso, quando l’Amministrazione comunale è andata sotto (nove voti favorevoli, otto contrari) sull’atto di indirizzo con il quale si chiedeva alla Giunta di revocare la delibera relativa alla concessione dell’ex scuola materna Kennedy all’Istituto paritario “Nobile”. Sulla questione,  a fianco dei quattro consiglieri del Movimento Schittulli e ai quattro esponenti della minoranza, si è schierato favorevolmente anche il consigliere Carlo Ronzino. Il suo voto è stato accompagnato da un intervento nel corso del quale sono state mosse accuse gravissime all’Amministrazione comunale totalmente ingiustificate e non veritiere; le accuse di tale portata vanno sempre documentate e supportate da prove. Quel voto ha dato fiato alla richiesta di dimissioni, annunciata dal consigliere Lamonaca durante le comunicazioni del Movimento Schittulli. “A parte il fatto che il consigliere Lamonaca sembra essere un campione in fatto di scioglimenti anticipati di consigli comunali – dichiara il sindaco – vorrei ricordare a tutti in quale situazione delicata si trovi il nostro paese. Non credo si possa continuare a giocare sulla pelle dei margheritani”. Con l’atto di indirizzo per chiedere la revoca della delibera relativa alla ex scuola Kennedy, si è giocato pesantemente sul futuro del paese. “Il signor Lamonaca – commenta il sindaco – che tanto si sta adoperando per eliminare l’opportunità di avere a Margherita una scuola prestigiosa che porterebbe lustro e lavoro per la cittadinanza, ancora non si rende conto di quanto male è capace di fare a questa comunità; ed è un’operazione che porta avanti con altri personaggi di bassa statura morale”. Ma sulla vicenda dell’ex scuola Kennedy, Marrano non risparmia invettive anche al consigliere Ronzino: “ma è consapevole delle sue dichiarazioni, formulate solo sulla base di una bozza di contratto non si sa neanche da chi redatta? E’ mai possibile – prosegue il sindaco – che questa gente debba esprimere giudizi così pesanti solo sulla base di pettegolezzi acquisiti sui marciapiedi?”. Marrano si rivolge, a questo punto, ai margheritani, per fare chiarezza: “Allo stato dell’arte, gli imprenditori che avevano scelto, con tanto slancio, Margherita di Savoia per la sede del prestigioso istituto Nobile, stanno pensando di scegliere un’altra città della Bat per aprire l’unica sede dell’Italia meridionale. Si tratta di una mazzata per Margherita, perché noi amministratori eravamo consapevoli della grande opportunità che ci veniva offerta per l’immagine del paese e, anche e soprattutto, per la creazione di nuovi posti di lavoro”. Marrano si rivolge ai margheritani di buon senso, “alla gente onesta che ama la propria città” affinché “si sollevi contro questi ricatti morali e materiali, a cui si è costantemente sottoposti. Se c’è qualcosa di concreto che si vuole contestare a questa Amministrazione lo si faccia provandolo pubblicamente, davanti ai cittadini, con un confronto al quale il sottoscritto e tutta l’amministrazione non si è mai sottratto e non si sottrarrà mai”. Il sindaco ribadisce che non “può continuare questo stress inutile per l’Amministrazione impegnata, in tutti i modi e senza alcun interesse personale, a risollevare le sorti del paese”.  Marrano ricorda che “c’è un piano di rientro da presentare alla Corte dei Conti per evitare il dissesto del Comune e un lungo periodo di ristrettezze per tutti. Invece ho l’impressione che qualche consigliere comunale preferisca badare ai propri interessi di bottega più che alla salvaguardia di Margherita di Savoia. Piuttosto che invocare le dimissioni del sottoscritto, pensino a presentare progetti concreti per risollevare il paese”. Nella seduta di venerdì, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’atto di indirizzo per sostenere il termalismo diffuso, bocciato (con i voti di maggioranza) la richiesta di rescissione del contratto con Ecologia Pugliese e la revoca della delibera con la quale è stata istituita la sosta autobus in piazza Generale Dalla Chiesa ed approvato, sempre a maggioranza, la rideterminazione dei valori di tre immobili comunali (l’ex mercato coperto, l’ex scuola media e la ex scuola Di Staso) messi in vendita attraverso un bando pubblico. La cessione dei tre immobili porterà nelle casse comunali una cifra di poco inferiore ai tre milioni di euro.


domenica 23 marzo 2014

CANOSA DI PUGLIA : Gli assessori si dimettono. Aperta la verifica politica per il rilancio della maggioranza

L’Amministrazione La Salvia, a quasi due anni dall’inizio del mandato e dopo l’approvazione del Piano Urbanistico Generale, apre una fase di verifica politica, che prelude un rilancio della squadra di governo, per fare il punto della situazione, verificando disponibilità ed entusiasmi. Tutti gli assessori hanno quindi rimesso il loro mandato.
“L’attività di questa Amministrazione - dichiara il primo cittadino, Ernesto La Salvia - è stata in questi 22 mesi costante e produttiva. Nessun progetto è stato fermato e nessun finanziamento è andato perduto. La squadra assessorile, rimaneggiata per l’incompatibilità professionale dei primi nominati nel corso dei primi mesi, ha prodotto risultati importantissimi in tempi decisamente ridotti. Sono stati realizzati protocolli d’intesa con le associazioni di categoria, ricostituiti gli organici degli scaduti Piani di zona, condivisi protocolli (DECO, ITACA...), utilizzati i voucher per dare lavoro, approvati albi dei fornitori, fatto ordine nella tassazione locale, cristallizzata la posizione del locale ospedale con l’aumento totale dei posti letto, redatto il Piano sociale di Zona come Comune capofila, approvato il Pug, Piano Urbanistico Generale, definendo tombalmente contrada Tufarelle. E molto altro ancora è stato fatto e tanto di più si farà. E pensare che qualcuno sosteneva che non saremmo andati oltre 1 anno di governo della Città. E chissà quali insuccessi si paventavano!
È invece doveroso e politicamente auspicabile che, ad un certo punto, alla luce dei progetti avviati e dall’emersione di sempre nuove criticità, si faccia il punto della situazione verificando disponibilità ed entusiasmi.
Ci eravamo dati, infatti, come forze al di maggioranza, appuntamento all’approvazione del Pug che, come hanno potuto constatare anche gli “osservatori” esterni, è stato votato in maniera compatta, all’unanimità, da tutti i consiglieri in aula (giustificati gli assenti!). Si apre quindi, formalmente, una fase di verifica politica che prelude un rilancio della squadra e che era stata concordata con i segretari di partito alla vigilia dell'importante traguardo amministrativo. Sono certo sarà breve perché non figlia di incomprensioni o frustrazioni dovute alle incapacità di qualcuno ma piuttosto dovuta ad un necessario momento critico che proietta il rilancio.
A dirla tutta: anche gli assessori della lista civica e dell’Idv hanno rimesso il loro mandato, ma nelle mani del Sindaco. Dateci qualche ora ed i Canosini potranno contare su un gruppo rinforzato e meglio motivato. Il Paese lo merita. È nostro compito”.
FRANCESCA LOMBARDI

giovedì 13 marzo 2014

TRANI : Si dimette l'assessore Nardo

"Essendo stato totalmente ignorato quanto da noi suggerito per la formulazione della bozza di bilancio preventivo, in primis durante gli incontri con l'assessore alle finanza e anche attraverso comunicati stampa, ed essendo stata completamente azzerata la già minima disponibilità sui capitoli della cultura e del turismo culturale impedendone di fatto le attività di programmazione, non potendo accettare per il terzo anno consecutivo una manovra di bilancio in totale contrasto con le linee programmatiche elettorali e di amministrazione, il gruppo ADC, dopo la conseguenziale astensione del proprio assessore, Salvatore Nardò, alla votazione della bozza di bilancio preventivo proposta in giunta, ne condivide le dimissioni rimarcando la propria disponibilità al dialogo con la maggioranza qualora venissero definitivamente adottate idonee misure corretive."

Nicola Pappolla -  segretario cittadino gruppo ADC
Nicola Di Pinto - consigliere comunale gruppo ADC

sabato 9 novembre 2013

BARLETTA : Dimissioni del Prof. Villani da Assessore. La giunta non lo sostituirà al momento !

Il sindaco Pasquale Cascella, in apertura dei lavori di Giunta, ha riferito di aver incontrato il prof. Ugo Villani che gli ha chiesto di rappresentare il sentito ringraziamento agli assessori per le espressioni di amicizia e di rispetto che hanno ispirato la presa di posizione per il ritiro delle sue dimissioni. Il prof. Villani ha confermato con rammarico la scelta, scrupolosamente meditata sulla base di considerazioni personali, per certi aspetti anche di carattere etico, poiché il delicato incarico di assessore, tanto più se dedicato alla legalità e alla trasparenza, richiede un particolare impegno che purtroppo, nelle particolari condizioni in cui la nuova Amministrazione si trova ad operare, si è rivelato essere inconciliabile con i tempi degli incarichi universitari e il rigore delle attività di studio e di ricerca.
 Il prof. Villani, nel  confermare il pieno sostegno all'attività della Amministrazione, ha tenuto comunque a offrire al sindaco una diversa modalità di collaborazione, a titolo gratuito, che possa essere conciliabile con i suoi impegni professionali ed esprimersi in forme istituzionalmente compatibili. Nel manifestare la propria gratitudine per questa nuova prova di vicinanza e di partecipazione alle linee programmatiche, a cui pure il prof. Villani ha già dato un contributo essenziale e che l'intera Giunta a questo punto assume la responsabilità di portare avanti, il sindaco Cascella ha dato mandato al Segretario generale, Giovanni Porcelli, di individuare gli strumenti giuridici e normativi, con cui aprire, sulla scia delle linee programmatiche, la vita amministrativa al generoso apporto di tante espressioni della società civile che, come il prof. Villani, vogliano sostenere l'azione di rilancio e di cambiamento della città.

Il Sindaco ha quindi riferito l'orientamento – condiviso dalla Giunta - a non procedere, allo stato, a una sostituzione del prof. Villani, e a verificare se e quali funzioni e competenze possano essere riaggregate, assumendo direttamente, intanto, le relative deleghe.