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giovedì 2 febbraio 2017

MARGHERITA DI SAVOIA : Giornata Mondiale delle Zone Umide 2017

Riserva Naturale dello Stato Salina di Margherita di Savoia. Visite guidate, educazione ambientale, avvistamenti avifaunistici, percorsi didattici. 4 e 5 febbraio 2017 – Appuntamento ore 9.30 presso Centro Percorsi Cultura e Natura – CEA Margherita – Via Africa Orientale, 50.

La zona umida della Salina di Margherita di Savoia, circa 4000 ettari, la salina marittima più grande d’Italia, occupa gran parte dell’area che, fino ai primi decenni del secolo, formava il lago Salpi, un bacino costiero di acque salmastre e paludose che dava il nome all’antica Salarpa. Questa area diviene poi Riserva Naturale dello Stato e quindi Zona umida di valore internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar del 1971, in ragione della notevole importanza faunistica. Si tratta di un microcosmo di acquitrini costellati da macchie di tamerici e di ciuffi di giunchi che al visitatore di oggi restituisce intatto il fascino primordiale del mondo palustre. Nelle vasche di acqua salmastra della riserva naturale delle Saline di Margherita, separate dal mare soltanto da sottili lingue di terra, sono incastonate bianche piramidi di cristalli di sale la cui durezza viene compensata dalla vista di morbide dune sabbiose invase qua e là da ciuffi di canna comune. È qui che numerosi uccelli migratori soggiornano periodicamente per riprodursi o svernare. Secondo un recente censimento fatto dalle guardie forestali del Ministro delle Risorse Agricole, sarebbero 7500 gli individui di fischione; 3200 di volpoca; 1100 di alzavola; 5000 di folaga; 2500 di avocetta. Armandosi di binocoli o macchine fotografiche, si possono ammirare anche gli eleganti aironi bianchi o fenicotteri rosa, insieme ai bellissimi rapaci (come il falco e il gheppio) e a tanti altri uccelli acquatici. Info: ruggero.ronzulli@hotmail.it

giovedì 4 febbraio 2016

MARGHERITA DI SAVOIA : Sabato 6 e domenica 7 febbraio iniziative presso la Salina, area umida Ramsar

Laghi, torbiere, foci dei fiumi, lagune e litorali con acque marine costiere: sono tantissime in Italia le zone umide, habitat particolari ricchi di flora e fauna, in grado di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in quanto regolatrici del regime delle acque.

Sono ben 53, secondo l’elenco stilato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, le aree che interessano ambienti e paesaggi molto significativi di 15 regioni italiane, inserite anche nella rete Natura 2000 o in aree protette nazionali, regionali o locali.

In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide – sancita dalla Convenzione di Ramsar (2 febbraio 1971) che tutela queste aree particolarmente importanti per la difesa della biodiversità del Pianeta ma altrettanto fragili e delicate – Legambiente ha messo in piedi una serie di iniziative in tutta Italia (dal 30 gennaio al 13 febbraio) tese a valorizzare tutte quelle superfici fondamentali per la mitigazione dei cambiamenti climatici, molto spesso trascurate e a rischio. 

In Puglia, il comitato regionale di Legambiente, insieme al circolo cittadino di Margherita di Savoia, sabato 6 e domenica 7 febbraio, a partire dalle ore 10, organizzano presso la Salina di Margherita di Savoia, Riserva Naturale dello Stato e Zona Umida Ramsar, attività escursionistiche, avvistamenti avifaunistici, visite guidate, attività di educazione ambientale e valorizzazione del sistema naturale e di biodiversità del territorio (appuntamento presso il Centro Visite della Salina di Margherita di Savoia, Via Africa Orientale, 50 – sede Legambiente Margherita di Savoia).

La Zona Umida della Salina di Margherita di Savoia che, con un’estensione di circa 4000 ettari, costituisce la salina marittima più grande d’Italia, occupa gran parte dell’area che fino ai primi decenni del secolo formava il lago Salpi, un bacino costiero di acque salmastre e paludose che dava il nome all’antica Salapia. Quella stessa area che diviene, poi, Riserva Naturale dello Stato e quindi Zona Umida di valore internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar del 1971, in ragione della notevole importanza faunistica assunta.

È un microcosmo di acquitrini costellati da macchie di tamerici e di ciuffi di giunchi che al visitatore di oggi restituisce intatto il fascino primordiale del mondo palustre. Nelle vasche di acqua salmastra della riserva naturale delle Saline di Margherita sono incastonate bianche piramidi di cristalli di sale la cui durezza si contrappone alle morbidezza delle dune sabbiose ricoperte di canna comune. È qui che numerosi uccelli migratori vi soggiornano periodicamente per riprodursi o svernare. Secondo un recente censimento delle Guardie forestali del Ministero delle Risorse Agricole sarebbero 7500 gli individui di fischione, 3200 di volpoca, 1100 di alzavola, 5000 di folaga, 2500 di avocetta. 

Armandosi di binocoli e macchine fotografiche si potranno ammirare anche gli eleganti aironi bianchi o i fenicotteri rosa, insieme ai bellissimi rapaci (come il falco e il gheppio) e a tanti altri uccelli acquatici.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Margherita di Savoia, il Corpo Forestale dello Stato ed Atisale Spa. Per info e prenotazioni: (3278195112, 0883-657519 e legambientemargheritadisavoia@gmail.com).

giovedì 20 agosto 2015

MARGHERITA DI SAVOIA : Le saline a un passo dal diventare straniere

Il secondo impianto per grandezza nel mondo è nel mirino di austriaci e francesi

Cambia la proprietà in capo alle saline di Margherita di Savoia? Sembra di sì.
Interessati alla compravendita i tre gruppi europei più importanti del settore: Salin Austria, Sudsalz e Groupe Salins. Quest’ultimo–produce 4 milioni di tonnellate di sale all’anno negli impianti di Francia, Senegal, Spagna, Tunisia e Italia (Rozzano, provincia di Milano)–avrebbe scelto la banca d’affari Mediobanca per sondare l’acquisizione di Atisale spa, società che possiede le saline, controllata da Salapia Sale spa.
Non florida la situazione finanziaria di Atisale spa. A gennaio 2015 i vertici societari hanno avanzato richiesta di concordato preventivo al Tribunale di Foggia, che ha nominato un commissario.
Si vocifera che il fatturato annuale di Atisale spa sarebbe nella misura di 36 milioni di euro, con utile operativo di un milione, mentre la debitoria, gran parte nei confronti delle banche, pari a 60 milioni.
Le saline della città foggiana sono le più grandi a livello europeo e le seconde al mondo. Notevoli le dimensioni: 20 chilometri di lunghezza e 5 in larghezza. La produzione annua di sale è di 5.500.000 tonnellate, prima in Europa.
Gestite dallo Stato, tramite Ente italiano Tabacchi, nel 1994 passano nelle mani di Atisale srl e successivamente, anno 2000, dentro l’assetto proprietario di Salapia Sale spa.
Dunque, le storiche saline pugliesi, come molte produzioni e risorse italiane nel corso degli ultimi cinque anni, rischiano di essere cedute a multinazionali straniere.
E gli imprenditori delle Puglie o italici? Assenti.

Di Nino Sangerardi
Fonte : http://www.noinotizie.it/

martedì 27 gennaio 2015

MARGHERITA DI SAVOIA : Saline, a rischio il futuro di 120 dipendenti

La società Atisale, che gestisce le Saline di Margherita di Savoia, sceglie la strada del concordato preventivo per evitare il fallimento. E così il futuro dei circa 120 dipendenti diventa alquanto incerto. Ma non è la crisi di mercato a mettere a rischio la società che gestisce la più grande salina d’Europa. Questa volta sarebbe un problema societario: Atisale vanta crediti per molti milioni di euro nei confronti della controllante Salapia Sale, mai incassati. A questo, poi, si aggiungerebbero i debiti nei confronti dei Comuni di Margherita di Savoia e Trinitapoli, nei cui territori ricadono le saline e che per anni non hanno incassato l’Ici. Per questo al Comune di Trinitapoli sono stati riconosciuti tributi per 700mila euro (in parte già pagati); molti di più a Margherita di Savoia (sui tre milioni).
Insomma, ci sarebbe una serie di fattori concomitanti che avrebbe spinto i leccesi Semeraro e i siciliani D’ Alì Staiti (subentrati nel 2011 ai proprietari locali) ad avviare l’iter per il concordato preventivo al Tribunale di Foggia. La procedura, considerata l’anticamera del fallimento, ha però l’obiettivo di individuare eventuali imprenditori interessati ad acquistare le società. In prima linea è ora il sindaco Paolo Marrano - eletto nel maggio 2013 con la lista “Per il bene comune” - dal momento che il Comune mantiene una partecipazione inferiore all’1% nel capitale di Salapia. Marrano ha già convocato la proprietà per mercoledì pomeriggio alle 17 in Comune. Ma questa mattina a Roma è fissato un incontro con i sindacati nazionali, convocati sia per le Saline di Margherita che per quelle di Sant’Antioco. Ma per Marrano non si discute. “Atisale non scomparirà”, dice. “Se necessario ricorreremo all’azionariato popolare”.
Carmen Carbonaro
Corriere

lunedì 26 gennaio 2015

MARGHERITA DI SAVOIA : Profondo rosso per le Saline, in crisi la Atisale.

È stato convocato per mercoledì pomeriggio, dal sindaco Paolo Marrano, l'incontro con i vertici di Atisale a seguito della decisione dell'azienda, che gestisce le saline di Margherita di Savoia, di avviare la procedura di concordato preventivo presso il Tribunale di Foggia. "Una decisione - spiegano da Palazzo di Città - che arriva come un fulmine a ciel sereno e che ha provocato una forte preoccupazione nel sindaco e in tutta l'amministrazione comunale". La salina è una delle prime risorse economiche del paese e, per questo, la situazione di crisi annunciata da Atisale potrebbe avere gravi conseguenze, soprattutto occupazionali su un territorio già fortemente in crisi. “Abbiamo immediatamente convocato i vertici di Atisale – annuncia il sindaco Paolo Marrano – per verificare l'effettiva situazione debitoria della società e avviare un tavolo di confronto e di concertazione che allargheremo a tutte le forze politiche e sindacali della città”. Per Marrano è prioritario l'impegno dell'amministrazione comunale “per scongiurare il peggio in una comunità, come quella di Margherita di Savoia, che vive da troppo tempo momenti di difficoltà in tutti i settori economici”.

lunedì 28 luglio 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : Tutelare e valorizzare le Saline, per un turismo green

È la richiesta che arriva dalla Goletta Verde di Legambiente oggi in transito nel comune pugliese
Alle 18 l’incontro “Zona umida e salina: un’opportunità per Margherita di Savoia” al Centro visita Atisale

Una maggiore tutela e valorizzazione per la Salina di Margherita di Savoia, la più grande d’Italia e una delle più vaste dell’intero bacino mediterraneo, il cui valore è stato negli ultimi anni ulteriormente rafforzato dalla presenza del fenicottero rosa, e avviare così un turismo responsabile e sostenibile.

È la richiesta che arriva da Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente che da 29 anni naviga a difesa dei mari e delle coste italiane, in rada questo pomeriggio a Margherita di Savoia per la promozione dell’incontro “Zona umida e salina: un’opportunità per Margherita di Savoia”, in programma alle ore 18 al Centro visita Atisale, in via Africa Orientale. Una tavola a cui prenderanno partePaolo Marrano, sindaco Margherita di Savoia; Ruggero Ronzulli, presidente Circolo Legambiente Margherita di Savoia; Francesco Ventola, presidente Provincia BT; Ciro Zeno, responsabile Ambiente Atisale; Sebastiano Venneri, responsabile Mare Legambiente Nazionale; Antonio Capacchione, presidente SIB Puglia; Ruggero Matera, comandante Corpo Forestale dello Stato Margherita di Savoia. Coordina i lavori Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia.

“Valorizzare e tutelare l’area delle Saline è un passo imprescindibile da compiere non solo per la tutela della preziosa biodiversità di questi luoghi ma anche per lanciare una concreta opportunità per lo sviluppo economico e sostenibile del territorio – dichiara Sebastiano Venneri, responsabile Mare di Legambiente -. Si tratta di un percorso già tracciato da molte località italiane ed internazionali che hanno beneficiato del loro impegno ambientale favorendo il cosiddetto “turismo green” che, unito ad una gestione moderna e consapevole del territorio, ha portato a nuovi posti di lavoro e nuove attività. Un modo nuovo di immaginare lo sviluppo che l’amministrazione comunale di Margherita di Savoia non solo deve far proprio ma che deve essere in cima all’agenda politica locale. È questa la chiave di volta non solo per garantire una maggiore tutela di ambienti unici e straordinari di quest’area, ma anche la risposta giusta alla domanda crescente di un turismo sostenibile e di qualità”.

La Salina di Margherita di Savoia si estende su una superficie totale di circa 4500 ettari parallelamente alla costa adriatica, su una fascia lunga 20 chilometri e larga 4. È inserita nel Sito di Importanza Comunitaria “Zone Umide della Capitanata” e costituisce anche una delle più grandi Wetlands d’Italia, sottoposta a vincolo di tutela in virtù della Convenzione di Ramsar (1971) con la quale vengono identificate in tutto il mondo le Zone Umide d’Importanza Internazionale habitat di uccelli acquatici. La Zona Umida della città salinara, infatti, annovera circa 100 specie di uccelli diverse fra stanziali e svernanti, e annualmente raggiunge una popolazione di circa 40mila esemplari.



Goletta Verde è una campagna di Legambiente

venerdì 28 febbraio 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : L’AMMINISTRAZIONE MARRANO APRE LA STRADA AL TERMALISMO INTEGRATO


Un primo passo concreto verso il termalismo integrato è stato compiuto dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Marrano. E’ questo l’esito della riunione, un vero e proprio tavolo tecnico, tenuto in Comune dal sindaco con il suo vice, l’avvocato Angela Cristiano, l’assessore alle Attività produttive, Michele Damato e il presidente del consiglio comunale, Raffaele Rutigliano, con i rappresentanti delle Terme, la dottoressa Marina Lalli e il presidente e vice presidente di Atisale, Staiti D’Alì e Semeraro. Nel corso della riunione si è discusso del piano generale di sviluppo per il 2014, della gestione del territorio e delle risorse di Margherita di Savoia. L’incontro, svolto in un clima di cordialità, ha evidenziato l’unità di intenti delle parti perché avvenga un immediato rilancio dell’economia margheritana nel settori del turismo naturalistico, culturale, archeologico e di un termalismo integrato. “Dopo tanti anni di immobilismo in questo settore specifico – commenta il sindaco – per la prima volta è stata manifestata la volontà di investire nel nostro territorio, in proprio o con altri seri partners”. Ed è il sindaco ad annunciare la piena disponibilità di Atisale “nel mettere a disposizione del Comune di Margherita di Savoia, le acque madri necessarie per la realizzazione di una piscina termale, dopo aver valutato il progetto tecnico di fattibilità e l’affidabilità degli investitori. La società Terme – aggiunge il primo cittadino – dal suo canto ha ribadito la piena disponibilità a valutare la serietà del progetto tecnico, a condizione che sia garantita la qualità delle acque termali”. Durante l’incontro, inoltre, su sollecitazione del sindaco Marrano, è emersa la disponibilità di Atisale a valutare l’opportunità di rendere utilizzabili, con la supervisione del Comune, alcuni capannoni dismessi o in disuso per ospitare iniziative imprenditoriali, serie ed affidabili, di giovani margheritani. “Devo ringraziare personalmente e a nome dell’amministrazione comunale – conclude Marrano – gli interlocutori dell’incontro per la fiducia manifestata nel nostro operato e per la concreta volontà di proseguire nel percorso intrapreso con l’avvio di questo tavolo tecnico. L’obiettivo finale è essenzialmente quello di riqualificare il territorio e rilanciare l’economia margheritana.


L’ufficio staff e comunicazione

mercoledì 9 ottobre 2013

MARGHERITA DI SAVOIA : EuroBirdWatch 2013, protagonisti gli uccelli della Zona Umida della Salina

birdwatchingSi è svolto domenica 6 ottobre il più importante evento europeo dedicato al birdwatching. La manifestazione si svolge contemporaneamente in 32 Paesi, in Italia si tiene sia nelle 42 riserve naturali gestite dal Corpo Forestale dello Stato – tra queste la riserva naturale della Zona Umida della Salina di Margherita di Savoia – che nelle 32 oasi e riserve gestite dalla LiPU.

Una cinquantina di visitatori, nonostante la pioggerella battente, hanno potuto così puntare i  binocoli  sullo scenario mozzafiato che la riserva offre. Numerosissime le specie avvistate: fenicotteri rosa,  valpoche,  aironi bianchi maggiori, aironi cenerini, spatole, garzette, cormorani, avocette, gufi di palude, piovarelli, piro-piro, corrieri e ancora una serie di limicoli.
Questa area incontaminata, bianca perla di sale, incastonata tra mare e terra ai piedi del Gargano,  rappresenta, per le sue caratteristiche, un habitat di fondamentale importanza al centro del Mediterraneo per la sosta, la nidificazione e lo svernamento di più di 100 specie diverse di uccelli acquatici, tra anatidi e trampolieri. Per questo  la Z.U. è tutelata da una serie di vincoli, tra cui quello idrogeologico, quello di Riserva Naturale di Popolamento Animale (1977), di “Zona Umida di valore internazionale”, grazie alla Convenzione di Ramsar (1979), nonché di ZPS (Zona di Protezione Speciale) e di SIC (Sito di Interesse Comunitario). E’ inoltre un’area IBA (Important Bird Area).
Informiamo gli amanti della natura, della fotografia e del birdwatching che EuroBirdwatch si svolge ogni anno in maniera gratuita e sempre grazie alla preziosa collaborazione del Corpo Forestale dello Stato, del Centro percorsi cultura –natura del Comune di Margherita di Savoia e della LiPU.  L’anno prossimo non perdetela!
C. Rita DiGaetano