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mercoledì 6 gennaio 2010
ANDRIA : ordinanza aperture straordinarie domenicali e festive dei negozi per l’anno 2010. DOCUMENTO CONGIUNTO DI RICHIESTA MODIFICHE.
In riferimento all’ordinanza sindacale con la quale vengono determinate le giornate di apertura straordinaria domenicale e festiva degli esercizi commerciali e della Grande Distribuzione per l’anno 2010,
PREMESSO:
- che il comune di Andria ha deciso, inspiegabilmente, inaspettatamente, ingiustificatamente e senza il necessario ed obbligatorio “concerto” tra tutte le Associazioni ammesse al tavolo di concertazione, di stabilire “ulteriori” giornate di aperture straordinarie domenicali e festive, al di la del minimo previsto dalla vigente legge regionale cioè una domenica o festività per ciascun mese;
- che l’aver determinato un numero di giornate di apertura straordinaria pari a 20 oltre a tutte quelle del mese di dicembre, lo riteniamo fortemente penalizzante, sia in qualità di mamme lavoratrici, di datori di lavoro e di lavoratori dipendenti, aderenti alle Associazioni sottoelencate;
- che il lavoro festivo viene giudicato, anche da tutti gli altri colleghi interpellati e d’accordo con la nostra iniziativa, penalizzante, antieconomico e asociale oltre che un negativo ritorno al passato, in controtendenza con quanto sta accadendo in altre importanti città italiane ed in tutta Europa;
- che un tale numero di aperture straordinarie festive rappresenta unicamente un vantaggio per la Grande Distribuzione Organizzata che tante risorse sta sottraendo al nostro territorio e alla potenzialità di spesa dei consumatori;
- che già il 29 giugno 2007 inviammo alla S.V. Ill.ma Sindaco di Andria, una nostra petizione con la raccolta di otre 400 firme di commercianti della città di Andria che, così come oggi, chiedevano che il numero di aperture fosse limitato al “minimo previsto dalla legge regionale” allora vigente, cioè nel numero massimo di 4 (quattro), oltre al mese di dicembre;
- che la modifica della suddetta legge, nonostante la nostra contrarietà, ha portato tale limite minimo ad una al mese, per i comuni che, come quello di Andria, non godono di riconoscimento di città ad economia prevalentemente turistica;
- che non ci riconosciamo né siamo rappresentati da soggetti che, contrariamente alla nostra volontà, si permettono di formulare proposte non condivise, diffidando costoro dal rappresentare, arbitrariamente, il proprio personale parere, spacciandolo per quello dei commercianti;
- che nella riunione tenutasi presso il comune di Andria il giorno 23 novembre 2009, nella quale si è discusso del calendario delle aperture domenicali e festive dei negozi per l’anno 2010, l’unica proposta confacente e corrispondente alle nostre volontà è quella formulata dal rappresentante sindacale sig. Savino Montaruli, il quale ha proposto le seguenti date, uniche sulle quali tutte le sigle presenti si sono trovate d’accordo, cioè:
3 e 6 gennaio 2010 – 14 febbraio 2010 – 21 marzo 2010 – 18 aprile 2010 – 9 maggio 2010 – 6 giugno 2010 – 4 luglio 2010 – 1 agosto 2010 – 12 settembre 2010 – 3 ottobre 2010 – 28 novembre 2010, alla quale si potrebbe aggiungere quella del giorno 10 gennaio 2010, ma solo perché in extremis la Regione Puglia ha mutato la data di inizio dei saldi invernali, allora prevista per il giorno sabato 2 gennaio 2010, posticipandola al giorno 5 gennaio 2010,
Per tutto quanto innanzi premesso, considerato anche l’enorme danno che l’aumento del numero di aperture produrrebbe all’intero comparto del settore commercio su aree pubbliche, considerato che nel comune di Andria, al contrario di quanto accade in altri comuni cocapoluogo, il mercato settimanale si svolge il giorno lunedì, con la presente CHIEDIAMO alla S.V. Ill.ma la modifica dell’ordinanza sindacale di che trattasi, recependo la nostra proposta di riportare il numero delle aperture straordinarie a quello minimo previsto dalla vigente legge regionale (una al mese), così come da calendario sopra indicato, ferme restando, in via del tutto eccezionale, quelle già previste per il mese di gennaio 2010.
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