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martedì 4 ottobre 2011

BARLETTA : Crollo palazzina Via Roma Dramma della sicurezza sul lavoro e delle donne

I barlettani si sono stretti attorno alle famiglie dei coinvolti nel crollo e hanno fatto di Via Roma l'emblema della solidarietà

Nel tam tam di notizie confermate e smentite che ha caratterizzato la tragica giornata di ieri che ha visto crollare la palazzina di Via Roma 10 a Barletta, una cosa è emersa nel pieno della sua lampante chiarezza: la squisita generosità, l'enorme attaccamento al territorio e la grande capacità di rimboccarsi le maniche e fare fronte comune dei cittadini barlettani.
Le immagini in tv, le interviste dei colleghi giornalisti, le foto sui siti d'informazione e i commenti sui social network sono stati la testimonianza del grande cuore dei barlettani che si sono stretti attorno alle famiglie dei coinvolti nel crollo e hanno fatto di Via Roma l'emblema della solidarietà: dalla pacca sulla spalla al sostegno ai soccorritori, da acqua e viveri portati a chi a mani nude stava scavando tra le macerie per finire al pensiero già rivolto al domani.
Un domani costellato da tanti punti interrogativi, da colpe che verranno sicuramente e giustamente attribuite a chi non ha ascoltato il grido di allarme degli abitanti della zona, dalla voce degli amministratori che non hanno saputo fare altro che rimpallarsi le responsabilità e darsi la colpa a vicenda.
Questa, oltre al dramma vissuto dalle famiglie di chi ha perso congiunti in seguito al crollo, la nota dolente del pomeriggio del primo lunedì di ottobre: intervistati dalle varie emittenti televisive locali gli amministratori barlettani non hanno saputo far altro (oltre a esprimere solidarietà sterile) che dire “l'avevo detto”, “l'avevo segnalato” da una parte e “non me ne può... non mi interessano le polemiche” dall'altra. I politici hanno perso un'occasione. Per fortuna ci sono i barlettani, le forze dell'ordine, i soccorritori, i vigili del fuoco.
Quello barlettano è anche il dramma della totale assenza di sicurezza sul lavoro e il dramma delle donne. Un laboratorio tessile ubicato al pian terreno (o addirittura nello scantinato) di una palazzina a dir poco mal messa è sinonimo di bassa, se non scarsa, considerazione umana e professionale di chi ci lavora. Donne, per l'appunto, il dramma delle donne, quattro donne, poco più che trentenni, e una ragazzina. Quattro morti bianche e una quattordicenne che non doveva trovarsi là in quel momento ma che aveva preferito attendere i suoi genitori nel laboratorio tessile (di loro proprietà) essendo uscita un'ora prima da scuola per l'assenza di un docente. Fatale casualità.
La Barletta politica alla perenne (e spesso vana) ricerca di unità, la Provincia spesso distratta da altre circostanze e la Regione che a fatica ha “accettato” la presenza di questa sesta Provincia riflettano tutte sulla sicurezza strutturale dei nostri edifici, sulla sicurezza sul osto di lavoro, sulla rilevanza del ruolo delle donne nel mondo del lavoro.
Basta con le scaramucce futili, adesso si lavori congiuntamente affinché queste tragedie non capitino più da nessun'altra parte.
Alle famiglie delle quattro donne rimaste vittime del crollo la redazione di BAT Comunica rivolge un accorato sentimento di cordoglio e di vicinanza.
Francesco Brescia

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