L’Associazione “Io Ci Sono!” di Andria è stata la prima ad occuparsi di una questione poi molto dibattuta anche a livello nazionale e alla fine i distributori automatici sono stati rimossi da Poste Italiane.
Agli inizi dell’anno 2011 è stata la prima Associazione a sollevare una problematica che dopo è diventata di carattere nazionale ed ha messo sul piede di guerra anche le Associazioni dei Consumatori e, per certi versi, i Sindacati.
Nel mirino c’era e c’è ancora Poste Italiane, rea di aver installato nei suoi uffici dei distributori automatici di Gratta & Vinci, oltre che venderli direttamente alla cassa e tal proposito venne anche inoltrato un esposto all’Antitrust in quanto la modalità di vendita veniva ritenuta in contrasto rispetto ai fondamentali del servizio pubblico. Infatti tale forma di vendita incideva in maniera sostanziale sul fatto che gli utenti in attesa del proprio turno, proprio per ingannare l’attesa, venivano invogliati e invitati a tentare la fortuna. Questa era ed è considerata una tentazione troppo grande, specie se si considera l’aspetto patologico che negli anni successivi ha determinato una vera e propria emergenza sociale e una delle dipendenze più drammatiche e pericolose.
Le OO.SS. posero all’attenzione un’altra non meno importante argomentazione cioè le pressioni psicologiche che venivano esercitate perché gli operatori addetti agli sportelli vendessero giornalmente il budget quantificato a persona. Proprio a tal proposito furono numerose le testimonianze di dipendenti di Poste Italiane che si ribellarono e inviarono anche lettere aperte nelle quali manifestavano amarezza perché il Gratta e Vinci non lo volevano vendere.
La notizia che sta rapidamente circolando sul web circa quanto diffuso dall’Associazione “Io Ci Sono!” di Andria è di una straordinaria importanza perché veramente, come è stato scritto, porta una bella ventata di aria pulita su una questione che, in realtà, non ha trovato abbastanza coraggio da parte delle Istituzioni che hanno addirittura spesso cercato di evitare di affrontare seriamente un problema e un disagio come quello legato alle dipendenze patologiche da gioco d’azzardo perché affrontare l’argomento significa essere attrezzati e avere una coscienza civica che dia risposte adeguate, come avvenuto per esempio in Emilia Romagna dove è nata “Pluto”, una struttura pubblica aperta tutto l’anno e completamente gratuita, grazie al contributo della Regione e dell’Associazione Giovanni XXIII, su segnalazione dei pazienti da parte delle Ausl del territorio.
E’ importante, quindi, che azioni e risultati come quelli ottenuti ad Andria abbiano il corretto e adeguato risalto perché oggi come non mai questo è diventato l’argomento di attualità più drammatico e più emergenziale perché coinvolge l’intera rete familiare e non incide solamente sugli aspetti economici che comunque sono di una gravità inaudita.
Poiché un ruolo fondamentale di conoscenza e di diretto contatto con l’emergenza viene svolto dai venditori, ci attendiamo anche un segnale che provenga da questa direzione perchè ripartendo proprio da questa constatazione si potrebbe affrontare a viso aperto l’emergenza senza nasconderla o sottacerla o peggio ancora tollerarla fino ai drammi finali.
Co.di.cons
Comitato Difesa Consumatori Puglia
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